A Biot per la festa dei templari

Lo scorso fine settimana sono stata in viaggio a Biot, in Costa Azzurra, l’occasione è stato Biot et les Templiers, un evento dedicato ai Templari che ha fatto calare il borgo in pieno Medioevo.

Una grande festa molto attesa

L’evento Biot et les Templiers non si teneva da 9 anni, una lunga assenza che finalmente è stata colmata e che ha visto Biot letteralmente travolta da una gran folla, pronta a vivere in prima persona le atmosfere di questa festa. Si stima che il numero previsto di 50.000 presenze sia stato superato.

D’altra parte a partire dalla prima edizione del 2009 la festa, nata per volere del sindaco Jean-Pierre Dermit, ha riscosso un successo immediato.

Le 10.000 presenze della prima edizione sono state ampiamente superate nelle quattro successive. Ad interrompere questo appuntamento, molto apprezzato anche dai visitatori stranieri, sono stati dapprima il cambio di amministrazione e poi la pandemia.

Ecco perché il 2023 vede il ritorno, dopo nove anni, di questa grande rievocazione storica che coinvolge tutta la città, a cominciare dal primo cittadino Jean-Pierre Dermit, che dopo la sua rielezione, ha fatto di tutto per rimportare la festa dei Templari a Biot. Ed è stato proprio lui a dare il via alla nuova edizione, con tanto di abito d’epoca.

Era tanto che volevo visitare Biot e le sue vetrerie, ma quando ho saputo di questa festa ho trovato la spinta giusta per partire. Il Medioevo è uno dei miei periodi storici preferiti e l’idea di visitarla in occasione di una rievocazione così importante è stata determinante. Mi aspettavo qualcosa di grandioso, ma la realtà ha superato ogni aspettativa.

In questa tre giorni di festa – dal 31 marzo al 2 aprile – era possibile assistere a qualcosa come 150 ore di eventi, distribuiti in una decina di luoghi della città: spettacoli con il fuoco, tornei, esibizioni di tiro con l’arco, falconieri, concerti, danze e molto altro ancora.

Il tutto inserito in contesto davvero unico, il vecchio villaggio che ha ospitato antiche botteghe artigianali, laboratori medievali, la riproduzione di un accampamento del XIII secolo, con tanto di taverne dove mangiare “alla medievale” e non ultimo un mercato medievale, con una cinquantina di bancarelle tematiche.

Le vie di Biot poi erano continuamente attraversate in corteo da figuranti in costume, circa 500, in rappresentanza di 25 compagnie medievali e provenienti da 13 Paesi del mondo. Con il calare della sera il loro passaggio era illuminato dalla luce delle fiaccole.

La presenza di persone in abito d’epoca è stata una caratteristica che andava oltre i figuranti. A guardarsi intorno erano davvero tante le persone che si erano calate nei panni del medioevo, dai negozianti agli addetti all’evento, fino ai visitatori. In città, infatti, chi lo desiderava poteva noleggiare un bellissimo abito medievale o acquistarne uno al mercato.

Visto che tra le mie #100cosedafareprimadimorire c’è quella di indossare un abito d’epoca, non ci ho pensato due volte e anche io mi sono calata nei panni di una nobildonna medievale, consentendomi così di sentirmi ancora di più parte dell’evento. Nella foto io e Roberta Zennaro che ringrazio per questo bellissimo selfie.

Il Sindaco di Biot crede tantissimo in questo evento, pensate che per i partecipanti è tutto completamente a costo zero: nessun biglietto di ingresso, parcheggi gratuiti con navetta (sempre gratuita) che dalle 10 a mezzanotte porta collega il borgo con i vari punti sosta.

Biot et les Templiers indubbiamente per l’amministrazione comunale comporta un grande impegno, sia dal punto organizzativo sia economico, ma a ripagare tale sforzo è il ritorno di immagine e soprattutto l’entusiasmo e la partecipazione dei visitatori che giungono qui da tutto il mondo per vivere le atmosfere medievali che Biot et les Templiers sa offrire.

Chi sono i Templari e qual è il loro rapporto con Biot?

Quello dei Cavalieri Templari era un ordine religioso e militare che – tra il XII e il XIII secolo – aveva il compito di proteggere i pellegrini diretti a Gerusalemme. Il viaggio non solo era lungo ma anche rischioso, chi lo intraprendeva poteva cadere vittima di abusi e assassinii. I cavalieri templari erano facilmente riconoscibili perché indossavano una veste bianca con una croce rossa.

Sappiamo che alla fine del XIII secolo in Occidente c’erano qualcosa come 9.000 case dei Templari (dette comandanti) e di queste circa 3.000 si trovavano in Francia. Una data importante per la presenza dei templari in questa zona è il 1209 quando il conte Alfonso II di Provenza emise un atto di donazione all’Ordine dei Templari che autorizzava il godimento di parte delle terre di Biot. Fu così che nel 1233 i templari si trasferirono nell’antico castello di Biot, che diventò per loro una nuova casa.

Con il tempo crebbero, fino ad estendere il loro territorio da Villeneuve-Loubet a Clausonnes. Questa crescita di importanza però ebbe anche un lato negativo, agli inizi del XIV secolo, divennero impopolari, accusati – pur seguendo le regole monastiche (con tanto di voti di povertà, castità e preghiera) – di vivere nella ricchezza dovuta alle numerose donazioni ricevute.

Fu così che nel 1307 molti di loro furono arrestati per ordine del re che aveva in mente di annientarli per impadronirsi delle loro ricchezze. Questa sorte toccò anche ai cavalieri templari di Biot, anche se la città non dipendeva dall’autorità reale. In seguito a questi arresti papa Clemente V attribuì le ricchezze dell’Ordine del Tempio agli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, che nel 1530 divennero Cavalieri di Malta… e da qui inizia una nuova storia.

A quando la prossima edizione di Biot et les Templiers?

So che ora vorrete sapere quando ci sarà la prossima edizione (è una domanda che mi hanno già fatto molte delle persone che hanno seguito le mie storie su Instagram), per ora vi posso dire che l’unica cosa certa è che qui non vogliono rinunciare a Biot et les Templiers, quindi sappiate che non bisognerà attendere altri 9 anni: proprio in questi giorni in comune stanno tirando le somme dell’evento, per poi decidere se ripeterlo ogni anno, oppure ogni due, da alternare con un altro importante appuntamento da tenersi in autunno.

Perché visitare Biot

Biot et les Templiers è solo uno dei tanti motivi per visitare questo borgo medievale, perfetto anche per un’escursione in giornata da Cannes o da Nizza o – meglio ancora – per una permanenza più lunga. Biot si trova in Costa Azzurra, tra Cannes e Nizza, non si affaccia direttamente sul Mediterraneo, ma dista appena tre chilometri dal mare.

Cosa vedere a Biot

A Biot ci sono tre importanti monumenti storici:

  • La chiesa Sainte Marie-Madeleine è iscritta dal 1984.
  • Il monumento romano della Chèvre d’Or, proprietà privata, è iscritto dal 1943.
  • La cappella Saint Roch all’entrata del villaggio di Biot è classificata come Monumento Storico dal 1949.

Due interessanti giardini

  • Jardin de la Chèvre d’Or
  • il Jardin de la Bastide du Roy

Tre musei, tutti molto diversi tra loro, ma altrettanto interessanti:

  • Museo di Storia e Ceramica Biotoise
  • Museo Nazionale Fernand Léger
  • Ecomuseo del vetro

Per non dimenticare poi le sue vetrerie, fiore all’occhiello di Biot, che è famosa proprio per la lavorazione del vetro. Vi dico solo che la Verrerie de Biot ® è il 3° sito più visitato delle Alpi Marittime, con circa 600.000 visitatori all’anno.

E poi tanti laboratori d’arte, tra pittori, ceramisti, illustratori, disegnatori di candele e molto altro ancora e poi il martedì è giorno di mercato. Dalle 9 alle 13, in rue Saint-Sébastien travare un coloratissimo e profumatissimo mercatino provenzale.

Prossimi eventi a Biot

Avete già capito che non serve attendere la prossima edizione di Biot et les Templiers per venire qui, perché l’agenda di Biot – anche nei prossimi mesi – è ricchissima di eventi interessanti:

MAGGIO

  • Pellegrinaggio a La Garoupe con gruppi tradizionali, messa, pasto rustico, ecc. La prima domenica del mese, a partire da
    Biot
  • Vendita in garage
  • « Souffleurs d’Avenir », un festival dell’innovazione eco-cittadina
  • Da più di un quarto di secolo, il Festival des Heures Musicales riunisce artisti di fama internazionale e un pubblico di amanti
    della musica incantati dalla qualità del programma. Nel corso degli anni, è diventato un evento culturale imperdibile nel
    cuore delle Alpi Marittime.

GIUGNO

  • Festa nazionale del patrimonio di Pays
  • Festa della musica (21 giugno) : Intrattenimento nelle strade e nelle piazze del paese
  • Feux de la Saint Jean: festa tradizionale con intrattenimento musicale
  • Vendita di garage : fiera privata a Biot
  • Concerti gratuiti- Spettacoli di jazz e danza contemporanea
  • Fiesta des lavoirs : luogo per gruppi musicali locali

LUGLIO/AGOSTO

  • Festa nazionale il 14 luglio
  • Festa dei commercianti del villaggio di Biot: animazione danzante e musicale
  • Cinema all’aperto: ogni mercoledì
  • Serata dei commercianti: ogni giovedì con visite guidate
  • Festa patronale di San Giuliano: stand, animazioni, pasti, aubades, danze, messe, processioni, gare di bocce, giochi, ecc.
  • Accoglienza dei visitatori con visite guidate il martedì

SETTEMBRE

  • Festa della vendemmia: evento organizzato dall’Amicale Biotoise des Traditions (attività folcloristiche, pasto e degustazione
    di nuovi vini al torchio).
  • Giornate europee del patrimonio
  • Festa del gemellaggio con la città di Vernante (Italia)
  • Mercato italiano: Mercato dei prodotti gastronomici italiani
  • Festa delle associazioni
  • Festival internazionale del vetro di Biot (BIG, “Biot International Glass” Festival)

OTTOBRE

  • Festival dei cori, chiesa Sainte Marie-Madeleine
  • Vendita in garage
  • Halloween

NOVEMBRE

  • Festa della castagna « Castagnade »: attività, stand, degustazioni,

DICEMBRE

  • Feste di fine anno: bancarelle, giochi per bambini, spettacoli, mercatini, messa di mezzanotte, ecc.
  • Le 24 persiane di Natale: esposizione di opere artistiche sulle persiane del Biot Village, da scoprire ogni giorno dell’Avvento.
  • Chalet di Natale

Come arrivare a Biot

Biot è facilmente raggiungibile in aereo, con voli su Nizza, da cui dista appena un quarto d’ora di auto.

Accoglienza

A disposizione dei visitatori Biot ha 30 ristoranti – di cui uno stellato – 6 hotel (da 4 a 2 stelle) e 1 campeggio, un’accoglienza davvero per tutte le esigenze.

Viaggio in collaborazione con Atout France e Biot Turisme

2 thoughts on “A Biot per la festa dei templari

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