A Torino per l’ostensione della Sindone

Mancano ormai pochissimi giorni per l’ostensione della Sindone, che vedrà Torino presa letteralmente d’assalto per il grande evento che dal 10 aprile al 23 maggio sarà al centro dell’attenzione del turismo cattolico. L’occasione di ammirare dal vivo il Sacro lenzuolo che, secondo la tradizione, reca impressa l’impronta lasciata dal corpo di Cristo crocifisso e morto, non si ripete spesso. Erano, infatti, dieci anni che il sacro lenzuolo di lino non veniva esposto al pubblico. Prima di allora, le ostensioni più recenti risalgono al 1978 e al 1998.

La nuova ostensione si terrà nel Duomo di S. Giovanni Battista. Quella che si presente quest’anno rappresenta la prima occasione pubblica di esposizione del Telo “rinnovato” dopo il “restauro” del 2002, nel corso del quale sono state tra le altre cose rimosse le toppe applicate dalle Clarisse, dopo il grave incendio di Chambéry del 1532, dal quale si salvò miracolosamente, ma rimase gravemente danneggiato.
 
Un telo vecchio di duemila anni, la cui esistenza è documentata a partire dal XIV secolo, quando si parlava di un lungo lenzuolo di lino, su cui era impressa l’immagine di un “Uomo morto per crocifissione”.
 
La storia della Sindone può essere ripercorsa anche facendo tappa al Museo della Sindone, situato nella Cripta della Chiesa, per vedere, anche attraverso un percorso interattivo, reperti, documenti, riproduzioni fotografiche e ricerche scientifiche.
Ma una visita a Torino per questo evento è anche occasione per scoprire le bellezze della città sabauda, per girare per le sue strade, visitare le sue chiese, e ammirare i suoi edifici frutto dell’ingegno di grandi architetti. Da non perdere Palazzo Reale, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, la cupola della Chiesa di San Lorenzo, la Cappella barocca del Guarini. Immancabili poi una visita al Museo Egizio, il più grande al mondo dopo quello del Cairo, e alla Mole Antonelliana che ospita il museo del Cinema.

Torino offre anche occasioni per deliziare il palato, dalla cioccolata al vino, dai formaggi alle nocciole. Prodotti che si possono scoprire anche passeggiando per la città e imbattendosi in un mercatino enogastronomico o concedendosi una meritata cene, magari in un localino lungo il Po.

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