Se siete tra i tanti appassionati di texas holdem, in questi giorni probabilmente avreste avuto una ragione in più per recarvi in vacanza a Vienna. Come era stato annunciato, la città è infatti stata scelta per ospitare uno degli event dei tornei mondiali di poker.
Ma è davvero necessario un motivo per recarsi a Vienna? La risposta, chiaramente, è negativa. La città è davvero splendida sono tantissimi i luoghi che meritano di essere visitati.
Ma è davvero necessario un motivo per recarsi a Vienna? La risposta, chiaramente, è negativa. La città è davvero splendida sono tantissimi i luoghi che meritano di essere visitati.

Che dire dei suoi 100 musei? Il Kunsthistorisches Museum espone dei capolavori di primordine: da Raffaello e Parmigianino tra gli italiani, a Velàzquez per gli Spagnoli, fino ai tanti Durer e Cranach per la pittura tedesca. Abbondano poi i dipinti d’arte fiamminga e olandese, in questo la collezione è davvero straordinaria, da Memling ai Brueghel, da Rubens e Van Dyck a Rembrandt. Ma in questo post non voglio parlarvi del Kunsthistorisches, che tutti conoscete benissimo, ma del Naturhistorisches Museum.
Come il suo gemello, il Kunsthistorisches, il “Museo di Storia Naturale” fu voluto dall’imperatore Francesco Giuseppe che ne promosse la costruzione e l’inaugurazione nel 1891. L’istituzione raccoglie una delle collezioni di scienze naturali più grandi al mondo, che merita tantissimo di essere visitata, un’esperienza gratificante e superiore per interesse al Natural History Museum di Londra. 20 milioni i pezzi che fanno parte della raccolta, e che permettono di ripercorrere la storia del pianeta: pietre preziose e minerali, migliaia di insetti (alcune specie di farfalle possono essere ammirate solo qui), scheletri di dinosauri tra i più integri ancora conservati, e, non ultima, la famosissima Veneredi Willendorf.
Come vedete io… l’ho già assaggiata |
Finita la visita, lasciatevi il tempo, per assaggiare uno dei fantastici dolci viennesi, le pasticcerie presenti in città sono tra le più buone al mondo. Concedevi una fetta di Sachertorte, se la provate vi sembrerà di non aver mai mangiato una vera Sacher, oppure optate per la Dobostorte, dolce inventato da Josef Dobos nel 1887: strati di pan di spagna si alternano a crema di cioccolato e glassa al caramello. Non dimenticatevi, infine, di passare da Demel, qualche cioccolatino vi farà compagnia nel viaggio di ritorno!