Io dico sempre che è un viaggio non lo scegli e lui a scegliere te.
È il caso del Giappone che mi sta lanciando segnali da tempo prima è stato l’invito ad un ristorante giapponese di Roma, poi la visita al giardino Giapponese di Roma e come se non bastasse ecco è arrivato anche L’invito per un aperitivo al Ramen Bar Akira.
Già perché l’aperitivo a Roma è sempre più un appuntamento tradizionale per i romani un’occasione per ritrovarsi tra amici, fare due chiacchiere seduti ad un tavolino, bere un cocktail e stuzzicare qualcosa di buono.
L’aperitivo a Roma ha anche un aroma d’oriente
Fin qui niente di strano, ma siamo a Roma, Caput Mundi città e multietnica e non poteva accontentarsi del solito aperitivo e così, grazie ad un’intuizione del Ramen bar Akira, l’aperitivo a Roma si apre ai sapori d’oriente, giapponesi per la precisione. L’ingrediente principale è il sakè, declinato in cinque diversi cocktail per accontentare tutti i gusti.
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La sera un aperitivo al sakè sta diventando abitale tra i giovani di zona |
Per lanciare questo nuovo modo prendere l’aperitivo a Roma, il Ramen bar Akira ha organizzato un a serata Free Open Saké a Piazza Bologna. Insomma cocktail a base di sakè offerti gratuitamente ai presenti, tra loro anche alcuni blogger invitati per l’occasione.
Io sono stata molto contenta di questo invito, anche perché so veramente poco della cucina giapponese. In questo caso si tratta di cocktail a base di sakè, ma siccome – come si sa – non si beve a stomaco vuoto, come accompagnamento anche deliziosi stuzzichini, o meglio finger food giapponesi:
- onigiri al wasabi
- gyoza pollo, verdura e aglio
- salatini giapponesi
- takoyaki polpo e patate
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Un vassoio pieno di finger food in stile giapponese |
Il locale è aperto da circa un anno e come si capisce dal nome è è specializzato in ramen, Avete presente la pasta giapponese fatta in casa e cotta principalmente con brodo di maiale. Brodo che secondo la migliore tradizione richiede una lunga, lunghissima preparazione,almeno 10 ore. Nel menù però anche una variante vegetariana.
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Cucina a vista al Ramen Bar Akira |
All’interno del locale un ampio bancone a vista consente di vedere in diretta la preparazione di questo piatto.
Però aspettate sto andando un pochino fuori tema non sono venuta qui a cena, come vi dicevo, ma per l’aperitivo.
Cocktail al sakè
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Barman al lavoro |
La scelta è tra cinque diversi cocktail, preparati sotto i vostri occhi da un barman molto disponibile ad aiutarvi nella scelta, sì perché non basta leggere qual è l’offerta della casa, perché i nomi dicono davvero poco:
- Sakè Tonicuna versione giapponese, con un sakè dal sapore strutturato e deciso e perfetto per chi non ama le gradazioni forti
- Lost in traslationrinfrescante, aromatico, speziato, con note selvatiche
- Japanese Cobblerrievocazione di una ricetta storica, proposta in chiave giapponese. Un drink fresco e adatto a tutti
- UmeboshiLo spritz in stile giapponese. Fruttato, fresco e con note erbacee
- Spirited Awayper gli amanti del gusto deciso e speziato, una buona alternativa ad un americano
Io ero molto indecisa e così ne ho provati due (tanto non dovevo guidare e la metropolitana è a due passi), casualmente entrambi rossi: Lost in traslation e Japanese cobber. Buoni, ma tra i due ho preferito il primo.
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Il banco dei cocktail |
I cocktail vengono realizzati con del sakè utilizzato arriva direttamente dal Giappone, con l’aggiunta di miscele particolare fatte anche da ingredienti nostrani, per una mix di sapore che appaga tutti i palati, perché il risultato è davvero diverso da tanti altri tipi di cocktail ai quali siamo abituati.
Ci devo tornare per provare anche gli altri tre!
Jap finger food
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Takoyaki al polpo e patate |
Una piacevole sorpresa per me gli stuzzichini di accompagnamento. Tra tutti quelli che ho preferito sono stati i takoyaki polpo e patate, delle palline (da mangiare in un boccone). Si tratta di polpettine fritte, tipiche della cucina di Osaka, realizzate con una pastella a base di farina di grano.
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Una salsina agrodolce per i tokoyaki |
In Giappone si possono preparare in casa, con la padella specifica che garantisce la forma sferica, oppure si comprano già pronti, surgelati e basta scaldarli un attimo al microonde.
Buoni anche i gyoza, dei mini-ravioli ripieni di pollo e aglio. La loro origine a dire il vero è cinese, ma ormai fanno parte della tradizione culinaria giapponese in versione croccante, perché a differenza di quelli cinesi, che sono a vapore, questi vengono preparati in padella.
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Onigiri al wasabi |
Non mi hanno particolarmente esaltato gli onigiri, tipico spuntino giapponese realizzato da una polpettina di riso dalla tipica striscia di alga laterale. Se ne trovano con un cuore di tonno o salmone, questi invece erano solo aromatizzati al wasabi e il sapore dominante era quello dell’alga.
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Salatini orientali |
Quanto a noccioline e salatini vari che accompagnano gli aperitivi, li trovate anche al Ramen Bar Akira, ma declinati in versione orientale
Ramen Bar Akira, non solo ramen
Significativo lo slogan del locale – che ha anche altre due sedi, una in via Ostiense e una al Mercato Centrale di Termini – “Non serviamo solo cibo, ma anche storia e tradizione”
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La tavola è pronta, manca solo il ramen |
La tradizione nel piatto va oltre al ramen, piatto di punta del locale, il menù offre anche il Chasy Don, a base di carne di maiale e il Karaage a base di pollo.
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Il Ramen Bar Akira ha sia tavoli esterni che interni |
Il Ramen Bar Akira ha offre ai clienti sia dei tavoli all’esterno, perfetti soprattutto per le fresche serate estive che un locale interno con un arredamento molto minimal