Grande festa venerdì sera a Roma per l’inaugurazione della tenuta archeologica di Santa Maria Nova, che di fatto rappresenta un ampliamento dell’area della Villa dei Quintili ed il suo naturale proseguimento.
E’ stato un grande evento che ha visto la partecipazione di circa 1200 persone, arrivate da tutta Roma per poter ammirare un tramonto molto suggestivo, partecipare ad una delle tante visite guidate dell’area e d assistere ai concerti in programma.
Una festa per dare il benvenuto ai 4 ettari di agro romano e all’importante complesso archeologico restituito alla cittadinanza dopo l’acquisizione pubblica e il successivo restauro.
Un intervento importante che, tra le altre cose, ha eliminato una serie di brutture moderne, come ad esempio un ambiente interamente tappezzato da incarti di uovo di Pasqua.
Il restauro ha così ridato antico splendore e giusta dignità alle costruzioni di epoca romana e medievale, ma ha anche permesso di scoprire nuovi ambienti.
Ecco allora che il pubblico ora può fruire del casale ricavato da un’antica cisterna romana che presto sarà dedicato a centro servizi e informativi sull’Appia e ad un’antiquarium.
Gli archeologi, al di sotto di una collinetta, hanno rinvenuto ambienti termali con mosaici raffiguranti scene di gladiatori, riconducibili all’epoca in cui la villa fu di proprietà dell imperatore Commodo.
L’imperatore amava molto i giochi gladiatori e si deve a lui l’edificazione, in quelli che furono i giardini della Villa dei Quintili, di un piccolo anfiteatro dedicato proprio questo scopo.
La villa, o meglio i suoi resti imponenti, sorgono su una collinetta naturale, qui, all’epoca dei Quintili, c’era già un edificio, i due fratelli si limitarono ad ampliare la casa preesistente e progettare la nuova.
Quella che realizzarono fu una grande domus aristocratica, con più quartiere: alcuni padronali, altri per ospiti.
Non ci è giunto nulla riguardo che ci possa far capire quante persone potesse ospitare, conosciamo però il nome dei proprietari inciso su alcune fistule.
La casa era davvero imponente, una delle maggiori dell’intero suburbio romano e l’imperatore Commodo trovò il modo di impadronirsene,nel 183, con una falsa accusa di congiura, fece uccidere i Quintili e confiscò a suo beneficio la villa.
Oggi l’ingresso è sulla via Appia Nuova, ma il suo ingresso monumentale è sull’Appia Antica, all’altezza del V miglio. Ingresso aperto da marzo ad ottobre solo il sabato e la domenica.
Venerdì sera a rendere la serata ancora più speciale e suggestiva, il programma di concerti musicale che hanno voluto in qualche modo sottolineare che l’archeologia non è qualcosa di antico e polveroso, ma può e deve essere vissuta.
La serata ad ingresso gratuito è stata un grande successo, ma per visitare la Villa dei Quintili non è necessario attendere il prossimo evento ad ingresso libero: il biglietto di ingresso, chiamato Appia Antica Card, ha una validità di sette giorni, costa solo sei euro e dà accesso anche alla Tomba di Cecilia Metella e alle Terme di Caracalla.