Barcellona, il Barrio Gòtico

Come vi ho già anticipato alcune settimane fa, Ryanair da settembre ha inaugurato i voli per Barcellona, che si affiancano a quelli da tempo operativi su Girona.

Più voli economici quindi più turisti pronti a concedersi un weekend più o meno lungo nel capoluogo catalano, per ammirare, tra le altre cose, l’impronta che Gaudì ha lasciato in città, o passeggiare tra le vie del Barrio Gòtico “perdendosi” nel labirinto di stradine.

Ed è proprio un itinerario in questo quartiere, cuore della città, che voglio proporvi oggi. Punto di partenza è la Cattedrale, che fino agli inizi del XX secolo dava il nome al quartiere. “Il quartiere della Cattedrale” è diventato il “Quartiere gotico” solo dopo l’intervento delle autorità cittadine che hanno deciso di aggiungere alcuni elementi neogotici per mettere evidenza le caratteristiche del complesso monumentale. 

La Cattedrale fu realizzata tra il XIII e il XV secolo, anche se la facciata fu ultimata solo alla fine del XIX. Per chi ama i panorami dall’alto, da non perdere una salita alla terrazza, da qui scoprirete un vista decisamente spettacolare.

La Cattedrale è dedicata alla Santa Creu e a Santa Eulàlia, co-patrona di Barcellona, che si festeggia il 12 febbraio. Alla Santa è dedicata una cripta e una porta che dà accesso al chiostro, nel cui giardino passeggiano 13 oche, in ricordo dell’età della giovane martire. La fanciulla su martirizzata nel 303 d.C. durante le persecuzioni di Diocleziano. Prima della morte per decapitazione fu sottoposta a 12 torture, tra le quali il supplizio della botte chiodata che fu fatta rotolare per una stradina che oggi si chiama Baixada de Santa Eulàlia.
Se capitate a Barcellona di domenica ricordate che a mezzogiorno di fronte alla Cattedrale si balla una tipica danza popolare catalana: la Sardana.
Quello che oggi è il Barrio Gotico, un tempo era parte della città romana di Barcino. Spostandosi in piazza Nova è possibile vedere i resti della cinta muraria romana e le torri che un tempo presidiavano una delle quattro porte d’accesso al centro urbano. 
 
Romane anche le quattro colonne corinzie del vecchio Tempio di Augusto, visibili in calle Paradis, 10, presso il Centro di Escursioni della Catalonia (aperto, ad ingresso gratuito, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 20).
Penultima tappa di questo itinerario è La Plaça del Rei, una delle più antiche della città, circondata di palazzi gotici. Protagonista questa volta il medioevo, con lo straordinario complesso monumentale costituito dal Palau Reial Major e del Palau dels Lloctinets o del Viveré. Contrassegnata anche dalla presenza dell’alta Torre Mirador de Mar, a cinque ordini di arcate, risalente al XVI secolo, che oggi fa parte del Museu d’Història de la Ciutat de Barcelona (aperto dal lunedì a giovedì  dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 19 e il venerdì dalle 10 alle 14). Da non perdere i suoi ambienti sotterranei.
Una curiosità storica: nell’antico salone del trono i sovrani Fernando ed Elisabetta di Spagna accolsero Cristoforo Colombo al ritorno dal viaggio nelle Americhe. E dalla scalinata che porta al Salone del Trono si raggiunge la Cappella reale di Sant’Agata, che a sua volta sorge su resti romani. Al suo interni un altare gotico, due lapidi tombali e paramenti sacri del periodo, mentre nella sacrestia è conservato un antico orologio meccanico del XVI secolo.

L’itinerario termina in plaza de Sant Jaume, un tempo centro dell’antica città romana, oggi cuore amministrativo di Barcellona. Sulla piazza infatti si affacciano il palazzo della Generalitat, sede della Regione Catalogna e il quattrocentesco Ayuntamento (municipio). Al suo interno, visitabile ad ingresso gratuito la domenica, c’è il bellissimo Salò de Cent, un salone gotico anticamente utilizzato dai vecchi governatori per le loro riunioni.

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