Una giornata a Ceri
Ceri però è molto di più, è un vero e proprio gioiello del Lazio: un borgo medievale fondato nel 1236 su una rupe tufacea che ne rendeva difficoltoso l’accesso. A protezione del borgo anche una cinta muraria merlata.
Oggi é parte del Comune di Cerveteri, ma il legame i due abitati e anche nel nome. Ceri infatti altro non è che Caere Novumper distinguerla dalla città antica Caere Vetus, Cerveteri appunto.
Ho parlato di borgo medievale, ma questo riguarda solo la storia più recente.
La zona era infatti già abitata al tempo degli Etruschi e poi dei Romani e successivamente dai barbari. Quella di Ceri è una storia molto movimentata, che vede il borgo passare di mano in mano dalle più celebri famiglie romane: dai conti di Anguillara agli Orsini, dagli Odescalchi ai Torlonia.
Ceri incontra il cinema
Ad innamorarsi di Ceri non solo i principi romani, ma in tempi recenti, tanti cineasti che hanno scelto il borgo per ambientare i loro film, a partire dal cinema neorealista – quando gli abitanti di Ceri lasciavano i panni dei contadini per indossare quelli delle comparse – fino ai giorni nostri, quando a cercare la giusta location tra queste mura non è solo il cinema, ma anche la televisione.
Nella piazza principale sorge la chiesa della Madonna di Ceri, molto ambita dalle coppie che si devono sposare, ma per avere questo privilegio è necessario prenotarsi con molto molto anticipo.
Qui però non ci si sposa la domenica, il giorno del Signore è infatti riservato solo ai matrimoni dei residenti.
Tra le particolarità di questa chiesa c’è un ciclo di affreschi di scuola romana, risalente al XII secolo, venuti alla luce durante un restauro nel 1980 che rappresentano scene dell’Antico Testamento e storia della vita di San Silvestro.
La chiesa custodisce anche le reliquie di Felice II Papa, Santo martire morto sotto l’imperatore Costanzo.
La loro presenza a Ceri è legata ad una leggenda. Pare infatti che i buoi, incaricati di trasportare le reliquie del Santo fino a Roma, si rifiutarono di spingere il carro facendo sì che queste rimanessero per sempre a Ceri.
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