
Nell’arte il segreto per crescere è confrontarsi. Una esposizione in un museo è una opportunità per confrontare un’opera con un’altra che è sempre la migliore lezione di pittura. (Botero)
Il mondo di Botero
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Botero a Roma |
La rassegna artistica è stata curata da Rudy Chiappini in stretta collaborazione con l’artista e fino ad agosto offrirà al pubblico il mondo di Fernando Botero, un mondo dalle forme morbide e colorate. Una mostra importante anche perché rappresenta la prima grande rassegna espositiva in Italia dedicata al maestro colombiano e al suo percorso artistico.
Anche se i suoi lavori hanno faticato ad essere compreso, oggi le sue opere sono molto apprezzate e super quotate. Insomma, l’artista di Medellin è ormai una superstar, come ha dimostrato anche la folla che ieri è accorsa per la serata inaugurale. Io c’ero e vi assicuro che vederlo aggirarsi silenzioso tra le sue creature faceva un certo effetto.
Quello che ha sempre colpito molto delle sue opere è l’abbondanza e al tempo stesso la dolcezza delle forme che lui dipinge.
Un artista è attratto da certi tipi di forme senza saperne il motivo. Prima adotto una posizione per istinto, e solo in un secondo tempo cerco di razionalizzarla o anche di giustificarla. (Botero)
50 opere per 50 anni di attività
Straordinaria la selezione di opere, che rappresentano alcuni dei lavori più significativi di Botero.
In mostra 50 opere, provenienti da tutto il mondo, che rappresentano la sintesi di 50 anni di attività, dal 1958 al 2016, il tutto attraverso un percorso espositivo diviso in otto sezioni:
- sculture
- versioni da grandi maestri
- nature morte
- religione
- politica
- vita latino-americana
- nudi
- circo
Ad accogliere non solo i visitatori, ma anche i passanti, il cavallo con briglie: una gigantesca scultura in bronzo alta oltre 3 metri e dal peso di una tonnellata e mezzo abbondante situata proprio nello spazio antistante il museo.
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Il grande cavallo che accoglie i visitatori |
Una scultura che con i suoi volumi è un po’ un manifesto vivente della mostra, insomma il cavallo è lì a dire ai passanti qui c’è Botero. Anche perché non serve aggiungere che il suo è uno stile unico, irripetibile e immediatamente riconoscibile.
“Credo molto nel volume, in questa sensualità che nella pittura suscita piacere allo sguardo. Un quadro è un ritmo di volumi colorati dove l’immagine assume il ruolo di pretesto” (Botero)
La plasticità dei quadri di Botero è evidente, spesso sembrano quasi uscire alla cornice per conquistare lo spazio esterno, perché quello della tela sembra stargli stretto, ecco allora che Botero arriva alla naturale evoluzione dei suoi personaggi in senso scultoreo. Un passaggio che non deve apparire come banale e scontato, scegliendo questa diversa forma artistica Botero rinuncia ad uno dei suoi elementi caratterizzanti: il colore.
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Forme, movimento, eleganza |
Arte come fonte di ispirazione
La storia dell’alte per Botero è una sorta di grande catalogo dal quale attingere, non per copiare, ma per prendere ispirazione, ricreare e al tempo stesso rendere omaggio, con un pizzico di ironia, ai grandi maestre del colore del passato.
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Botero così interpreta i grandi maestri |
Ecco allora una Fornarina dalle forme sensuali e abbondanti o ancora il ritratto di Rubens e la moglie o il duca ma il Duca da Montefeltro e la moglie. Immagini famose e immediatamente riconoscibili.
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Due profili famosissimi |
Botero però non imita i grandi maestri del passato, ma ne trae ispirazione, reinterpreta le opere alla sua maniera e il risultato è lavori nuovi, con una propria autononmia. Un modo unico e singolare per fondere insieme la sua visione latino americana con quella occidentale dei grandi maestri del colore.
L’arte è una tregua spirituale e immateriale dalle difficoltà della vita. (Botero)
Non solo figure umane, Botero è anche natura morta
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Alle nature morte è dedicata la terza sezione della mostra |
Ai più Botero è noto per le sculture e per i ritratti di figure umane con tutta la loro opulenza, eppure nella produzione artistica del maestro colombiano ci sono anche le nature morte, che rivestono un ruolo di primaria importanza all’interno della sua opera.
E così come i suoi uomini, le sue donne, i suoi bambini, anche gli oggetti inanimati che trasporta sulla tela hanno la sua firma inconfondibile. Tra le opere in mostra anche la celeberrima natura morta con strumenti musicali
“Quando dipingo una mela o un’arancia, so che si potrà riconoscere che è mia e che sono io che l’ho dipinta, perché quello che io cerco è dare a ogni elemento dipinto, anche al più semplice, una personalità che viene da una convinzione profonda”. (Botero)
In mostra a Roma anche opere che raccontano il rapporto di Botero con politica e religione
Nel modo colorato e onirico di Botero trovano posto anche i politici, con ritratti di governanti e militari
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Anche i politici tra i personaggi dipinti da Botero |
Una sezione è poi dedicata alla religione, dove tra i personaggi boteriani spicca anche un Cristo crocifisso e diverse opere che ritraggono esponenti del clero.
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Tanti gli scatti per la passeggiata del cardinale |
Amore per la propria terra d’origine
“Bisogna descrivere qualcosa di molto locale, di molto circoscritto, qualcosa che si conosce benissimo, per poter essere capiti da tutti. Io mi sono convinto che devo essere parrocchiale, nel senso di profondamente, religiosamente legato alla mia realtà, per poter essere universale”. (Botero)
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Tanta America Latina nei suoi quadri |
Botero ha vissuto molti anni negli USA e in Europa, ma in lui è sempre rimasto un forte attaccamento per la propria terra d’origine, la Colombia e più in generale l’America Latina.
“Una specie di nostalgia e io ne ho fatto l’aspetto centrale del mio lavoro” (Botero)
Anche se le sue origini rappresentano per Botero un importante punto di riferimento ci sono quadri che sono un vero e proprio omaggio a questa terra, che raccontano la vita latino americana grazie anche all’utilizzo di un linguaggio diretto ed essenziale dell’arte popolare che richiama quella precolombiana.
Ecco allora come in molti suoi quadri il tema principale della sua narrazione è una fotografia della vita latino americana della quale aveva tanta nostalgia. E anche noi osservando queste opere ritroviamo personaggi, paesaggi e oggetti che raccontano di quel mondo. Atmosfere che comunque tornano nelle varie opere.
I nudi e il circo
Non potevano poi mancare i nudi, le forme imponenti di Botero sono qui ritratte senza veli nelle loro taglie extralarge, forme abbondanti che vengono esaltata dalla nudità.
Chiude la nostra una sezione dedicata al circo, un tema molto amato da Botero nel quale si eprimre con una vera e propria esplosione di colori e movimenti
Occorrono occhi freschi, liberi da ogni pregiudizi. Fortunatamente l’arte ha una grande dote, quella di essere inesauribile. È un processo senza fine, nel quale non si smette mai di imparare. (Botero)
La mostra è arricchita anche da una serie di panelli biografici attraverso i quali il visitatore può ripercorrere la vita personale e artistica di Botero, e per chi ha poca voglia di leggere c’è anche un video da vedere seduti su comodi divanetti
Informazioni
La mostra è stata organizzata sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio e dell’Ambasciata di Colombia in Italia. Organizzata e co-prodotta da Gruppo Arthemisia e MondoMostreSkira
Fino a quando vedere Botero a Roma?
La mostra resterà aperta fino al 27 agosto 2017
Quando è aperta la mostra di Botero?
Orario: dal lunedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30. Orario prolungato fino alle 22 il venerdì ed il sabato e fino alle 20,30 la domenica
Quanto costa visitare la mostra di Botero?
Biglietti (compresa audioguida):
12€ il biglietto intero
10€ il ridotto
E’ possibile fare visite guidate alla mostra di Botero?
Questi i costi per i gruppi
Visita guidata adulti € 100
Visita guidata scuola € 80
Visita guidata in lingua adulti € 110
Visita guidata in lingua scuola € 90
www.ilvittoriano.com