Ci sono località, che pur trovandosi in posizione strategica, spesso diventano solo un luogo di passaggio, indipendentemente dall’importanza e dall’interesse. E’ il caso di Brindisi. Chi scegli si ferma a Brindisi spesso non si chiede neppure che cosa c’è da vedere, lo fa quasi sempre per poter poi prendere un traghetto per la Grecia la mattina dopo. Ma è un errore, Brindisi e il suo territorio hanno molto da offrire.
Insomma se siete di passaggio a Brindisi questa sosta potrebbe rappresentare un punto di partenza per conoscere un territorio ricco di storia ed interesse. Lo sapevano anche gli antichi Romani che qui a Brindisi avevano uno dei porti più attivi dell’Adriatico e forse dell’intero Mediterraneo. Non a caso è qui che fecero arrivare la loro via più celebre, l’Appia.
E allora, cosa vedere a Brindisi?
A celebrare la grandezza romana anche i resti conservato all’interno del Museo archeologico provinciale Francesco Ribrezzo, la cui entrata monumentale è segnata dal Portico dei Cavalieri Templari.
All’interno della struttura museale molte le ceramiche e le statuette fittili, ma in mostra anche il calco della sezione della Colonna Traiana di Roma che raffigura il porto di Brindisi. Porto che nel Medioevo mantenne alta la sua importanza come punto d’imbarco dei Crociati diretti in Terra Santa.
Oggi è il principale porto di collegamento tra Italia e Grecia, un Paese che fin dai tempi antichi è stato molto importante nella storia della città, come testimonia il suo stesso nome, che deriverebbe dalla parola greca brenteséion, cioè “testa di cervo”
Visto che vi dispenso spesso consigli di viaggi, non manco di segnalarvi un monumento molto importante nella storia di Brindisi: è il castello Svevo, voluto da Federico II. L’edificio presenta una pianta trapezoidale ed è contrassegnato da possenti torrioni quadrati.
Dunque, la prossima volta che passate per Brindisi, ricordatevi di programmare qualche giorno in più per apprezzare le ricchezze di questo territorio, anche dal punto di vista enogastronomico.
Prodotti semplici e genuini, come i formaggi di capra e di pecora, il pane, i taralli, le focacce da mangiare con i prodotti della terra, dagli asparagi ai legumi, e del mare, dal pesce spada ai ricci, dalle cernie alle ostriche, da annaffiare con i vini tipici della zona: l’Aleatico di Puglia, il Negroamaro, la Malvasia Nera, la Verdeca, il Fiano e l’Ottavianello.
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