Capodanno in Oman

Perché scegliere Oman per Capodanno

Un Capodanno in Oman, in un certo senso ha poco di speciale, ma è proprio questo che lo rende unico. 

Se pensate ad un Capodanno tra cenoni e fuochi d’artificio, lasciate stare, non fa per voi. 

Capodanno in Oman

L’Oman è un Paese che offre molto di più perché è – almeno per ora – lontano dalle esigenze di un turismo di massa che, alla fine, rende tutto più o meno uguale.

A parte il mercato crocieristico,  che fa sbarcare nella capitale Muscat passeggeri in cerca di atmosfere da mille e una notte, l’Oman è un Paese ancora molto genuino. Anche senza cenoni e orchestre, a meno che non vogliate prenotare in un hotel di lusso, trascorrere qui l’ultimo giorno dell’anno non vi deluderà certamente.

Per quello che mi riguarda, molto meglio una cena in stile omanita tra le vecchie mura di una città o sotto una tenda nel deserto. Vi assicuro che non c’è paragone. Un Capodanno in Oman offre suggestioni che difficilmente troverete altrove.

Capodanno in Oman

Cosa si mangia in Oman

In Oman si mangia bene, per il menù non mi sono sbilanciata troppo sui piatti locali, ma solo perché non mangio carne, e tanto meno di montone, che nel Paese è molto diffusa. 

A chi vuole sperimentare i sapori omaniti segnalo l’harees, un piatto a base di grano cotto e carne bollita, condito con lime, peperoncino e cipolla. Ancora carne, ma questa volta marinata e cotta in un forno di argilla per lo shuwa. Io che non mangio carne mi sono lasciata tentare dall’hummus , che adoro e mangio in dosi massicce, e dal pesce. 

L’Oman è stato il mio viaggio dello scorso Capodanno, solo pochi giorni, ma abbastanza per assaporarne gli aspetti più belli. Come già ho avuto modo di scrivere, mi sono innamorata dell’Oman durante un viaggio in aereo, dal racconto di un ragazzo austriaco che sedeva vicino a me durante il viaggio di ritorno dalla Siria. Fino a quel momento avevo pensato all’Oman come ad una “scatola di sabbia”. Niente di più sbagliato!

Capodanno in Oman


E’ vero che il deserto ha il sopravvento, ma questo aspetto del suo territorio ha un suo fascino e poi contrasta con la bellezza e il verde dei tanti wadi.

Le vacanze di Natale sono un buon periodo anche per il clima, è vero che in Oman fa sempre caldo, ma in estate può essere eccessivo, l’inverno invece offre la temperatura ideale per chi ha voglia di passare qualche giorno al caldo, lasciando il freddo a casa.

Itinerario un viaggio in Oman di una settimana

Il viaggio non può che prendere inizio dalla capitale Muscat, il modo migliore per muoversi è un’auto a nolo che garantisce la giusta dose di libertà e la benzina poi costa pochissimo.

Altro aspetto positivo è la qualità delle strade, l’Oman sta lavorando molto per rendere la sua rete stradale all’altezza di un mercato turistico che si fa sempre più interessante.

oman

Muscat, la capitale

A Muscat, tappa obbligata il suq di Muttrah, per riempire gli occhi e il naso dei colori e dei profumi delle spezie, così, tanto per iniziare il viaggio anche dal punto di vista sensoriale. Per chi fa un viaggio più lungo consiglio di includere anche altri dei souq e mercati più caratteristici dell’Oman

Io che sono una patita del pane, mi sono intrufolata anche in un forno tradizionale ed ho scambiato le mie esperienze di panificazione con i fornai locali. Non so quanto abbiano capito, ma sono stati comunque gentilissimi con questa turista rompiscatole (che poi sarei io) che ha fatto irruzione nel piccolo locale intralciando il loro lavoro. 

capodanno oman

Quello che mi ha colpito maggiormente è stata la gentilezza e la genuinità delle persone. Capita che se chiedi un’informazione ti accompagnano sul posto, anche se non decisamente dietro l’angolo. Oppure quella volta che al mercato, quando mi sono accorta di aver dimenticato i soldi in albergo, ed ero pronta a rinunciare all’acquisto di un (prezioso) mango. Non ci crederete, ma il fruttivendolo mi è venuto dietro con la bustina e me l’ha regalato. Chi mi conosce lo sa, con un mango ben maturo mi si compra facilmente. 

Lasciata Muscat la destinazione successiva è Nizwa, una città color ocra che sembra rubata ad un presepe

 Il grand Canyon d'Arabia

Dalle montagne al deserto

Da qui il paesaggio cambia se ci si sposta sulle montagne, verso le cime più alte del Paese dove si apre il Wuadi Ghul, il Grand Canyon d’Arabia. Ecco a questo punto mi viene in mente la prima raccomandazione: quando noleggiate l’auto che sia una 4X4, magari in montagna ce la potete anche fare, ma poi come i problemi arrivano nel deserto.  Già il deserto, c’è poco da fare. In un viaggio in un paese come Oman, Giordania o Marocco, una notte nel deserto è veramente una delle esperienze più belle che vi attendono. E, come vi ho già raccontato, in Oman mi sono divertita da morire e questo grazie ad una guida che ci ha spinto ad osare e a fare i pazzi sulle dune. 


Ogni tanto c’è chi mi chiede della notte in tenda un po’ spaventato. Ma nel deserto mica vorrete trovare un albergo?!

4X4

Le tende poi sono davvero confortevoli e, vi assicuro, non hanno davvero nulla da invidiare ad un hotel e poi in albergo mica vi capiterà di fare la doccia sotto il cielo più stellato che abbiate mai visto!

wadi

Dal deserto al mare

Dopo il deserto il mare a Sur, per scoprire come si fabbricano le tipiche imbarcazioni omanite (i dhow) o per assistere alla deposizione delle uova delle tartarughe marine, anche se devo dire che questo è l’aspetto che mi è piaciuto meno. Prima parlavo di un Oman genuino lontano dalle dinamiche di un turismo di massa, però sulla spiaggia delle tartarughe ho avuto un’impressione decisamente diversa, mi è sembrato un po’ tutto costruito. Sarà che quando penso alle tartarughe a venirmi in mente è solo il bellissimo incontro avuto sulla spiaggia messicana di Tulum, ma quello è un altro viaggio. 

E con qualche giorno in più anche vacanze attive

Durante la mia visita in Oman l’aspetto mare è stato marginale, so che l’Oman è una meta emergente per il turismo velico ed un ottimo luogo per fare immersioni, ma questa volta per noi il mare è stata solo una spiaggia dove rilassarci un po’ prima di rientrare in Italia. Niente bagno, lo abbiamo fatto però nelle acque color smeraldo di Wadi Bani Khalid e Wadi Shab.

Anche se è passato solo un anno dal mio viaggio in Oman, ho già tanta voglia di tornare per visitare il sud e la penisola di Musandam della quale ho sentito parlare benissimo. Non so ancora quando sarà la mia seconda volta in Oman, ma sono certa che sarà di nuovo  un Capodanno.

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