Cartagine, non si può non visitarla. Solo ad evocarla la mente mi si affollata di immagini: la regina Didone, Enea, le guerre Puniche, Catone con la sua “Carthago delenda est”.
Un po’ di storia
Per capire Cartagine bisogna andarci e salire sulla collina di di Byrsa e vedere come da qui l’antica città, fondata nel IX sec. a. C., dominava sul golfo di Tunisi.
La posizione è tutto, le isole della Sicilia sono a 80-100 metri dalla costa, vicinissime. Siamo in una posizione strategica, al centro del commercio del Mediterraneo. Non a caso i fenici, provenienti dal Libano si fermarono qui. Per tre secoli questa fu zona di scambi commerciali, un porto mercato, ma anche un porto militare in grado di dare rifugio ad oltre 200 navi.
Potevano i Romani che si credevano padroni del mondo tollerare tanto splendore? Certo che no e fu così che diedero vita alla tre guerre che, dopo alterne vicende, portarono alla distruzione di Cartagine. Di guerre ce ne sono volute tre, ma alla fine, dopo un assedio durato due anni, nel 146 a.C. i Romani la rasero al suolo.
Leggenda vuole che sulla città fu sparso il sale per evitare che risorgesse. Dei suoi 300mila abitanti in vita ne rimasero solo 50mila che furono fatti schiavi. Non tutti furono uccisi in battaglia, molti, per evitare una sorta tanto dolorosa e umiliante, preferirono togliersi la vita.
Su Cartagine per circa un secolo calò il silenzio. A farla risorgere dalle sue ceneri, come un’araba fenice, furono gli stessi romani che la rifondarono nel 29 d.C. E fu così che Cartagine tornò allo splendore di un tempo, conquistandosi il titolo di Capitale della Provincia Romana d’Africa, un territorio che comprendeva l’intero Nord Africa fino alla Sicilia.
Cartagine oggi
Non stupisce quindi se i resti più antichi oggi visibili siano quelli romani. Da qui provengono anche molti mosaici conservati al Museo del Bardo di Tunisi.
In realtà anche la Cartagine romana, che pian piano lasciò il posto alla moderna Tunisi, dovette subire un periodo di crisi, invasa dai Vandali (439-553) finì poi sotto i Bizantini (553) e sotto gli arabi (647). Nel 1535 finisce sotto gli spagnoli e nel 1574 la Tunisia entra a far parte dell’Impero Ottomano. Nel 1881 finisce sotto protettorato francese e finalmente nel 1956 la Tunisia conquista l’indipendenza.
In questi secoli dunque all’antica città di Cartagine si è andata sovrapponendo la città moderna e molte tracce del suo passato furono cancellate. Tanti secoli di espoliazione non hanno cancellato la grandezza e l’importanza di una città che ha avuto un ruolo molto importante nella storia del bacino del Mediterraneo. Cartagine è Cartagine. La Storia è passata di qua e oggi il sito archeologico è di diritto un Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Per avere un’idea più chiara di tanta grandezza vi consiglio di fare anche un giro al Museo Nazionale di Cartagine che, attraverso gli oggetti esposti, spazia nella storia dei tre grandi periodi cartaginesi fenicio-punica, romana e afro-arabi musulmani.
Orario invernale: 8,30-17
Orario estivo: 8-19