La lingua francese dal 1 novembre ha una sua casa internazionale, anzi, ad essere precisi, un castello, e allora oggi vi porto nell’Aisne, a 70 km da Parigi, dove si trova il castello di Villers-Cotterêts che ora ospita la Cité internationale de la langue française (La Città internazionale della lingua francese).

In viaggio alla scoperta della lingua francese
Tra i tanti, tantissimi motivi per un viaggio in Francia c’è anche quello dello studio del francese, una lingua molto importante, la seconda per diffusione nel mondo non solo per numero di paesi nei quali è la lingua ufficiale, ma anche per quello dei continenti in cui è parlata.
Una lingua che ha regalato alla letteratura anche molti capolavori: quando parliamo della lingua francese vengono subito in mente scrittori del calibro di Victor Hugo, Guy de Maupassant, Gustave Flaubert, Honoré de Balzac, Marcel Proust, Jules Verne, solo fare alcuni esempi. A proposito, lo sapete che la sola Francia ha conquistato bel 14 premi Nobel per la letteratura? l’ultimo andato alla scrittrice Annie Ernaux, classe 1940, lo scorso anno. Un primato che non è stato ancora eguagliato da nessun altro Paese.
Questa è solo una premessa per sottolineare l’importanza di questa istituzione che vede la lingua francese al centro di un percorso di valorizzazione e di scoperta. Ma di questo vi parlo meglio più avanti. Prima preferisco soffermarmi sul castello di Villers-Cotterêts che la ospita.
Il castello di Villers-Cotterêts

Il castello di Villers-Cotterêts è del 1532 ed è uno dei castelli fatti costruire da Francesco I, ve lo ricordate? Lo stesso del castello di Amboise, e anche lo stesso sovrano che ha portato in Francia Leonardo da Vinci. Ed è proprio qui che Francesco I firmò l’ordinanza con la quale, tra le altre cose, sancì che il francese fosse la lingua ufficiale del Paese. Decisamente non poteva esserci luogo migliore per ospitare la Cité internationale de la langue française .
Il castello, completamente restaurato, è sotto la tutela del Centro dei Monumenti Nazionali, che in tutta la Francia gestisce già un centinaio di monumenti e ora ha assunto l’importante ruolo di tempio della lingua francese, con l’obiettivo di condividere e far amare (ancora di più) questa che è una lingua viva, parlata in tutti i continenti e reinventata da tutti coloro che la praticano in tutto il mondo.
Che cos’è la Cité internationale de la langue française

La creazione della Cité internationale de la langue française è stata fortemente voluta dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron. Il risultato è stato la creazione di un luogo che non è, come erroneamente si potrebbe pensare, dedicato solo agli addetti ai lavori, al contrario è aperto a tutti e offre un percorso di visita permanente che copre uno spazio di 1200 m² e che invita, anche attraverso moderne postazioni multimediali, a compiere un viaggio attraverso la lingua francese e la francofonia.
Anche se si parla di lingua francese, questa non è l’unica lingua con la quale sono fruibili i vari contenuti del percorso, si trovano anche in inglese e tedesco e non solo, infatti, grazie a un’applicazione gratuita, i visitatori di altri Paesi potranno avere sul proprio cellulare i contenuti del tour tradotti anche in italiano, spagnolo, cinese, arabo e olandese.
Il percorso di visita
Il percorso di visita permanente si trova al primo piano della residenza reale. È composto da quindici ambienti divisi in tre sezioni, e da una sala introduttiva sul castello e il suo territorio.
Uno spazio tutto da scoprire ed esplorare anche grazie ad una sessantina di innovativi dispositivi di mediazione, preziosi oggetti e documenti. Non mancano poi opere, frutto di prestiti da parte di una ventina di istituzioni partner nazionali e internazionali. Tra le cose più singolari la sezione, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, “trova il libro che fa per te”. Inoltre, anche se ci troviamo in un castello rinascimentale, il percorso è scandito da creazioni artistiche contemporanee.
Alla Cité internationale de la langue française è possibile esplorare la lingua nel suo funzionamento, dalla costituzione del vocabolario all’evoluzione della pronuncia, compresa la sua standardizzazione, ma anche nella varietà dei suoi usi e nella sua capacità di reinventarsi costantemente, che poi è una delle caratteristiche di ogni lingua viva.

Il bello di questo percorso di visita è soprattutto il fatto che, nonostante l’importanza degli argomenti trattati, non ci sia nulla di noioso. Qui è anche possibile giocare con la lingua francese, scoprendo suoni e parole da tutto il mondo, gareggiando su una gigantesca griglia di ricerca di parole, conoscere la varietà di parole regionali per designare lo stesso oggetto ed ancora esplorare l’origine delle parole e la loro evoluzione,
Questo mi ricorda molto il mio esame di filologia romanza, una delle cose più affascinanti fu proprio quella di scoprire e soprattutto capire i meccanismi dell’evoluzione delle parole. Esame impegnativo, ma ho preso 28.
C’è un’altra cosa davvero molto particolare e suggestiva che si può sperimentare lungo il percorso, quella di ascoltare la voce (reale o ricostruita), di importanti personaggi storici come Giovanna d’Arco, Alexandre Dumas, Francesco I e molti altri ancora.

Il castello, come vi ho detto all’inizio è un castello Rinascimentale, Francesco I infatti rimase così affascinato dall’arte italiana dell’epoca che volle portarla anche in Francia (portò l’arte italiana e con essa maestranze ed artisti) e qui al castello di Villers-Cotterêts uno degli spazi in cui meglio si apprezza questo suo sforzo è la cappella reale ,dove si conclude la visita tra sontuose decorazioni scultoree e opere della biblioteca di Francesco I per poi di raggiungere la Cour du Jeu de Paume con il suo magnifico tetto in vetro e acciaio, unico nel suo genere, progettato dall’architetto capo dei Monumenti Storici, Olivier Weets.

oltre a quello che è il percorso espositivo, qui il visitatore troverà anche un ricco programma multidisciplinare di mostre e spettacoli, oltre a laboratori didattici e un laboratorio di ricerca e innovazione sui temi linguistici. Per rilassarsi ì non mancano poi una caffetteria, una libreria e spazi verdi. .
Ora, che voi siate studiosi, appassionati o semplici curiosi, sapete dove andare per iniziare un viaggio nella lingua francese, un viaggio che si preannuncia straordinario in grado di stupirvi
Ed ora alcune informazioni pratiche su Villers-Cotterêts
Il castello di Villers-Cotterets è visitabile dal martedì alla domenica con orario 10-18.30.
Il biglietto di ingresso per la collezione permanente ha un costo di 9€, mentre gli altri spazi ((cortile del castello, passaggio dalla città alla foresta attraverso la Città, sala espositiva Un château, un territorio , caffetteria e libreria) sono ad accesso libero.
Per maggiori informazioni potete consultare il sito: https://www.cite-langue-francaise.fr/