Viaggio a Berlino, c’era una volta la DDR

Museo DDR

Tanti anni fa, quando esisteva l’URSS e i voli a basso costo non erano neppure ipotizzabili, esisteva un’altra Germania, la DDR. Una Germania che si affermava alle Olimpiadi, ma anche un Paese in cui la vita era completamente differente da quella dei “cugini” dell’Ovest.

Dopo la caduta del Muro quella Germania è morta, ma è comunque un capitolo indelebile nella storia del Paese. Una viaggio indietro nel tempo, che può essere fatto a Berlino visitando il Museo della DDR, le prigioni della Stasi e il Museo del Muro. Si tratta di un percorso interessante che può essere fatto anche con breve soggiorno di uno o due giorni.
 

DDR Museum

Museo DDR

Il nostro viaggio a Berlino oltre la cortina di ferro inizia dal museo della DDR. Una struttura interattiva che sorge sulle rive della Strea, in Liebknecht Strasse, 1, che ricostruisce la vita quotidiana dei tedeschi dell’Est. 

Questo museo mostra al visitatore alcuni aspetti della vita quotidiana della DDR. Il percorso espositivo è suddiviso per temi:

  • famiglia
  • scuola
  • tempo libero
  • Stasi. 

Il visitatore può sbirciare negli armadi per capire che abiti indossavano, provare a ballare il Lipsi, sedersi al volante di una Trabant, scoprire quanto guadagnavano nella DDR contadini e ingegneri, oppure ascoltare la musica del periodo e tentare di comprendere che cosa significava vivere sotto sorveglianza… e molto altro ancora.

trabant Museo DDR

Un museo che parte dal basso

Il museo, aperto dal 2006, è nato grazie al contributo di circa 300 abitanti dell’ex DDR, che hanno risposto ad un appello, donando alcuni oggetti personali.

Trabant, un auto e un simbolo della DDR

La piccola Trabant è sicuramente tra i pezzi esposti quello che attrae e incuriosisce maggiormente il pubblico. Non a caso la “Trabi”, sogno proibito dei tedeschi dell’Est, che doveva attendere anni per averne una, racchiude in sè un fascino molto particolare. Fascino che spinge molti turisti a scegliere un “Trabi Tour” per visitare Berlino a bordo di una di queste auto, per scoprire l’atmosfera dell’Est alla “folle” velocità di 30 km/h ed ammirare Berlino da una prospettiva davvero singolare.
 

La Trabi, simbolo della DDR, la troviamo anche a Est Side Gallery, il tratto di Muro più lungo che si è conservato, ora trasformato in una galleria all’aria aperta, sul quale l’auto è dipinta mentre, simbolicamente, si apre una breccia e attraversa il confine. Osservate la targa. Vi dice qualcosa? Sì, è proprio la data della caduta del muro.

East Side Gallery

Quanto al muro, in città ne sono quasi del tutto scomparse le tracce, mentre camminate però guardate ogni tanto dove mettete i piedi. Una serie di mattoncini in terra che ne segnano il tracciato, solo pochi segni a ricordare ciò che non va dimenticato, una pagina dolorosa della storia non solo tedesca, ma europea.

 

Confine Muro di Berlino

 

Mauermuseum

Passare il confine che divideva Est e Ovest era il sogno di molti cittadini dell’Est. Un sogno che per qualcuno si è realizzato e per altri si è trasformato in una tragedia. Il Mauermuseum, nato nel 1962, vicino al Checkpoint Charlie, il principale punto di passaggio tra Est e Ovest, raccolta la storia di alcune di queste fughe rocambolesche, effettuate utilizzando mezzi di ogni tipo e non sempre si sono concluse con esito positivo.
 Checkpoint Charlie

L’ultima persona a morire durante un tentavo di fuga fu un giovane di vent’anni, colpito al petto e ucciso, appena sei mesi prima della caduta dal muro. A lui e tutte le vittime di questi tentativi di fuga è dedicato un monumento, eretto a Zimmerstrasse nel luogo dove perse la vita Peter Fechter, la prima vittima del Muro, era il 17 agosto 1962.

Il carcere della Stasi

Il nostro ipotetico viaggio a Berlino nella DDR si conclude a Hohenschönhausen, nella periferia nord-est di Berlino, dove fino al 1990 un grande edificio ospitava il carcere della Stasi, con circa 200 celle e stanze per interrogatori, che venivano portati con torture fisiche e psicologiche, al punto da spingere l’interrogato a confessare.
 
Un consiglio: prima di intraprendere questo viaggio, se ancora non lo avete fatto, vedete il film “Le vite degli altri”, servirà a farvi entra ancora di più nelle atmosfere dell’ex DDR e calarvi indietro nel tempo, quando sulla Germania sventolava anche un’altra bandiera tedesca

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