Nel nuovo Nepal, quello dell’era repubblicana potre
bbe non esserci più posto per la Kumari, la dea bambina. La tradizione vuole infatti che le Kumari reali di Patan, Kathmandu e Bhaktapur siano direttamente connesse con il re.
Chi è la Kumari e come viene scelta dovreste già saperlo, ve ne ho parlato dopo il mio viaggio in Nepal, quando a Kathmandu abbiamo le fatto visita ed ho visto il suo viso triste affacciarsi ad una finestrella di legno intarsiato.
La Kumari, la dea bambina, la reincarnazione della dea Taleju tanto venerata e amata in Nepal, ma costrette ad una vita senza gioia, anche se il pianto le è vietato, non può uscire da casa ese non in rare occasione e i suoi piedi non possono toccare terra. Una vita solitaria, tolta ai genitori, non può frequentare i suoi coetanei, lo studio le è vietato… perché una dea sa tutto e non ha bisgono di studiare. Costretta ad una vita che ne viola i diritti umani.
La Kumari perde il suo status di dea alla prima perdita di sangue, ma anche alla morte del Re. Se il Re non esiste più, la Kumari può essere considerata ancora divina? Non è solo questo il punto una volta scelta la predestinata secondo un rituale crudele, la consacrazione avviene solo dopo che il sacerdote del sovrano abbia verificato che il suo oroscopo sia compatibile con quello del Re.

Foto – changhg da Flikr
Il sovrano non c’è più e neanche il suo sacerdote
Difficile dunque capire come legittimare l’elezione della dea bambina, la cui tradizione è molto cara al Paese, al punto che anche il partito comunista, ateo, si sta preoccupando di capire come manterene questa tradizione e va fatto al più presto.
C’è infatti da eleggere la nuova dea bambina di Bhaktapur dopo che la precedente Kumari, nel gennaio scorso, aveva deciso di ritirarsi in segutio ad alcune polemiche nate dopo un suo viaggio negli Stati Uniti che l’avrebbe “contaminata”.
Alla dura selezione era prevalsa la piccola Shreeya Bajracharya di sei anni, ma l’arrivo della Repubblica ha fatto sorgere un problema difficile da risolvere.
Senza sovrano e senza sacerdote, come si fa a consacrare la nuova Kumari?
Un problema la cui soluzione è nelle mani del Ministro delle Riforme, al quale è stato affidato il compito di venirne a capo in modo da accontentare il popolo, fortemente legato a questa tradizione e non compromettere la popolarità della neo Repubblica del Nepal.