
Sotto l’albero di Natale di Cerveteri spunta regalo più ambito per il 2020 quello di “Città della Cultura della Regione Lazio 2020”. Riconoscimento che la vede Cerveteri in veste di capofila a rappresentare l’Etruria Meridionale e che coinvolge anche i comuni di Santa Marinella, Tolfa e Allumiere. Il progetto CivitArt, con il quale hanno partecipato al bando regionale, ha sbaragliato gli altri 22 concorrenti.

Cerveteri da 15 anni patrimonio Unesco
Un titolo che arriva anche in concomitanza con il 15 esimo anniversario dell’iscrizione della Necropoli della Banditaccia tra i siti Patrimonio dell’Umanità Unesco.
“Dopo un 2019 memorabile, il 2020 sarà l’anno in cui insieme ad altri tre comuni del Litorale Cerveteri rappresenterà la cultura all’interno di tutto il territorio della Regione Lazio”. Queste le parole con le quali il sindaco Alessio Pascucci ha commentato l’importante riconoscimento, anche perché la cultura è da sempre stato un punto di forza di questa amministrazione.

“Abbiamo sempre creduto che per un Comune come il nostro – persegue il primo cittadino – investire sulla cultura fosse un valore imprescindibile per uno sviluppo economico, commerciale e sociale. Noi lo abbiamo fatto, con un’intensità ed una forza sempre maggiore nel corso degli anni. Andando controcorrente in anni in cui i tagli negli Enti Locali su queste tematiche sono stati all’ordine del giorno. Siamo orgogliosi del riconoscimento ricevuto: continueremo ad essere protagonisti ed una meta per tutti i visitatori non solo della nostra Regione ma di tutto il Centro Italia”.
È il terzo anno che la Regione Lazio conferisce questo titolo, che per il territorio selezionato si traduce non solo in un grande onore, ma anche in un contributo regionale di 100.000 euro. Fondi che servono a dare maggiore impulso alla crescita economica e alla “coesione sociale delle comunità attraverso lo sviluppo culturale e la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici”.

Che significa per Cerveteri essere città della Cultura 2020? In poche parole la Regione si impegna “a sostenere l’espansione dell’imprenditoria nel settore culturale e creativo, migliorare l’offerta culturale, incrementare i servizi rivolti ai turisti, favorire processi di rigenerazione e riqualificazione urbana e dei territori e promuovere una cultura della progettazione integrata e della pianificazione strategica”.

Cerveteri – insieme agli altri tre comuni dell’Etruria Meridionale – ha dimostrato come impegno e attenzione verso la cultura attraggono turismo e danno impulso all’economia locale.
Tra i tanti eventi messi in cartellone in questo 2019 c’è anche l’unica tappa laziale del Jova Beach Party, che ha visto Lorenzo Jovanotti esibirsi sulla Marina di Cerveteri.
Poi ci sono stati i grandi spettacoli nel Centro Storico, con Loredana Berté, Simone Cristicchi, Cristina D’Avena, Edoardo Leo, Giobbe Covatta, Francesca Reggiani, e la rassegna realizzata all’interno della Necropoli Etrusca della Banditaccia insieme al Polo Museale del Lazio per festeggiare i 15anni dal riconoscimento UNESCO, con Giancarlo Giannini, Rocco Papaleo, Sergio Cammariere.
Un anno importante che si avvia ad una conclusione alla grande con “il Capodanno in Piazza, prima volta nella storia, e il concerto il 1 Gennaio del 2020 di Cristina D’Avena, che torna nella nostra Cerveteri insieme ai Gem Boy”.
Tanto lavoro fatto e tanto ancora da fare con il progetto CivitArt che punta ad “allargare e qualificare il pubblico della cultura sperimentando nuovi modelli di ascolto, condivisione e produzione, abbracciando l’idea di un “abitante culturale” che partecipi attivamente ai processi di co-creazione e co-generazione del territorio” che punta a far tornare la cultura parte della vita di tutti i giorni “come pratica messa in relazione con gli altri: un esercizio di “accensione civica”, un nuovo modo di apprendere e di sentirsi cittadini affinché siano protagonisti di uno sviluppo economico locale coerente, sostenibile, responsabile e che risponda ai bisogni della collettività”.

A vincere un territorio dal ricco patrimonio storico, archelogico e naturalistico, tutto concentrato in pochi chilometri.
Solo per farvi capire di che cosa stiamo parlando si va dalla Necropoli Etrusca della Banditaccia, all’area protetta della Palude di Torre Flavia, fino al Castello di Santa Severa. Castello che dove tra recentemente è stato aperto un ostello.

Non solo arte e natura, parliamo anche di un territorio ricco di arte, tradizione, prodotti enogastronomici famosi nel mondo. Tutti aspetti che il progetto vuole valorizzare.
E allora buon lavoro a Cerveteri Città della Cultura 2020!
Nel commentare il titolo conquistato Alessio Pascucci ha voluto ringraziare anche i suoi colleghi Sindaci, Pietro Tidei, Luigi Landi, Antonio Pasquini. Un grazie anche agli assessori alla Cultura dei quattro comuni per il grande lavoro svolto nell’ambito della cultura. Un lavoro di sinergia che ha consentito al territorio di “raggiungere questo straordinario obiettivo, questo grande sogno ora realtà – ha concluso il sindaco di Cerveteri – di essere Città della Cultura del Lazio per l’anno 2020”
Al bando per il 2020, come vi ho anticipato, hanno partecipato 23 progetti per un totale di 92 soggetti coinvolti tra comuni, comunità montane e altre formazioni.

Anche se ad aggiudicarsi il titolo è stato il progetto che vede come capofila Cerveteri , ma ci sono anche altri due progetti entrati nella terna dei finalisti. Per loro l’opportunità di proseguire le loro attività utilizzando le altre opportunità offerte dai bandi regionali. Si tratta dei Castelli Romani con un progetto presentato dal Consorzio SBCR (Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani) e quello dei Comuni della Bassa Sabina.