Mi ricordo la prima volta che sono andata a Civita di Bagnoregio, tanto tempo fa. Il borgo, uno dei più belli del Lazio, era noto con il soprannome La città che muore.

Un termine, a dire il vero ancora utilizzato. All’epoca però il borgo, a differenza di adesso, era ancora poco conosciuto.
Passeggiare fra le sue vie era davvero surreale, non c’era praticamente nessuno. Aggirandomi tra i suoi stretti vicoli. Gli unici che abbiamo incontrato erano stati degli studenti inglesi della scuola di architettura del Principe Carlo.

Da quel giorno è passato tantissimo tempo ed oggi Civita di Bagnoregio è più viva che mai.
Dopo il restauro, molte delle sue abitazioni sono ora disponibili per essere affittate ed ospitare artisti e viaggiatori.
Molti sono gli stranierei, compresi tanti giapponesi, che vengono qui, nella Valle dei Calanchi, per vivere le atmosfere uniche che offre questo borgo quasi senza tempo.

Per entrare c’è un ticket di accesso
Il numero di turisti, mordi e fuggi che, in particolar modo nel fine settimana, raggiungono Civita di Bagnoregio è elevatissimo. Si parla ogni anno di centinaia di migliaia di persone al punto che, alcuni anni fa, è stato necessario regolarizzare gli ingressi tramite il pagamento di un biglietto.

Un ticket abbastanza discusso a dire il vero, ma necessario per difendere il borgo, che è nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia, dall’impatto negativo di così tanti visitatori. Un overtourism che – lasciando l’accesso in controllato.- può suo malgrado influire negativamente sul suo fragile equilibrio del borgo.
Quanto è lungo il ponte per entrare a Civita di Bagnoregio?
Civita di Bagnoregio sorge su una rupe di tufo raggiungibile attraversando un ponte pedonale – lungo 300 metri – che oggi rappresenta l’unica via d’accesso all’abitato.

Il tufo su cui sorge Civita di bagno Reggio è un materiale fragile fortemente soggetto ad erosione e al rischio di crolli. È questo uno dei motivi che in passato ha progressivamente portato allo spopolamento del borgo, che ad oggi conta solo una decina di residenti.
Il ponte è relativamente recente, risale infatti al 1965. Osservando le foto d’epoca sembra quasi impossibile pensare che un tempo gli abitanti potessero affrontare una lunga e ripida salita a piedi o a dorso di mulo per entrare e uscire dal paese.
Antica vi di accesso era il cosiddetto bucaione. Un tunnel (attualmente non visitabile) che fu aperto nel secolo scorso per consentire il passaggio dei carri, realizzato allargando un antico acquedotto romano che fu anche utilizzato come riparo durante la Seconda Guerra Mondiale.

Anticamente il centro abitato era più grande ed aveva ben 5 porte di accesso. Oggi ne rimane una sola, porta Santa Maria situata proprio al termine del ponte.
A Civita di Bagnoregio avevano il loro palazzo alcune importanti famiglie nobiliari del viterbese come gli Alemanni, i Bocca e i Colesanti..
C’è comunque da dire che lo spopolamento di Civita di Bagnoregio Non è un fatto recente. Già nell’ottocento gli abitanti erano davvero molto pochi.

A chi mi chiede cosa vedere a Civita di Bagnoregio rispondo che lo spettacolo che dà questo borgo inizia ancora prima di arrivare. Visto il lontananza sembra quasi un luogo dove spazio e tempo sono annullati, un colpo d’occhio molto suggestivo che stato utilizzato anche dal cinema
Lasciata la macchina a Bagnoregio ci si muove a piedi. Il ponte va attraversato senza la fretta. Passo dopo passo basta guardarsi intorno e iniziare a riempirsi gli occhi con lo spettacolo offerto dalla natura. Il territorio è stato modella dall’erosione creando valli e calanchi. Spettacolo che si ripete anche una volta arrivati a Civita affacciandosi dal belvedere.

Al termine del ponte basta oltrepassare Porta Santa Maria ed entrare nel borgo.
Quello che troviamo oggi è un tipico borgo medievale. Il cuore è piazza San Donato, dove si affaccia la chiesa principale. L’edificio risale al VIII secolo, ma il suo aspetto è quello di una chiesa del 500.

La sua realizzazione, cosa frequente nel medioevo, fu fatta sovrapponendosi a resti più antichi sempre adibiti a culto, ovvero un antico tempio etrusco.
Ed era sempre di origine etrusca la Cappella della Madonna del Carcere. Si tratta di una piccola grotta che in passato fu una tomba, poi un’abitazione di pastori. Anche la Tomba si San Bonaventura in origine era un’antica tomba etrusca, poi trasformata in cappella nel medioevo
Tutto questo ci ricorda che le origini di Civita di Bagnoregio vanno ricercate molto indietro nel tempo, ai tempi degli etruschi.

Cosa fare a Civita di Bagnoregio
La cosa più bella che si può fare a Civita di Bagnoregio e quella di perdersi tra viuzze e stretti vicoli e assaporarne l’atomosfera.
Interessante anche una visita al Museo Geologico e delle frane per capire bene il rapporto tra Civita di Bagnoregio e il territorio su cui sorge. In ogni caso il museo abbraccia più discipline, oltre alla geologia trovate anche una sezione archeologica.

Quando andare a Civita di Bagnoregio
È sempre il momento giusto per visitare Civita di Bagnoregio. Ci sono però delle date che rendono la visita ancora più speciale come in occasione del Palio della Tonna (giugno e settembre). Ad agosto poi ci sono gli appuntamenti della rassegna estiva Civit’arte, a ottobre la Festa della Castagna.
Un momento davvero speciale, poi, è il periodo natalizio, quando tra le vie di Civita di Bagnoregio viene allestito il presepe vivente

Film girati a Civita di Bagnoregio
Il borgo di Pietranera del film Il Nome della Rosa (1986) di Jean-Jacques Annaud, altro non è che Civita di Bagnoregio. Il borgo distrutto dalle truppe pontificie come ritorsione nei confronti dei seguaci di Fra Dolcino il frate eretico.
Ma questo è stato solo uno dei tanti film legati a Civita di Bagnoregio.

Alessandro Genovesi ha girato qui la maggior parte della scene del film Puoi baciare lo sposo, con Diego Abatantuono, Monica Guerritore ed Enzo Miccio.
Ed ancora I due colonnelli (1962) di Steno con Totò e Vittoria De Sica, l’episodio Il prete del film Contestazione generale (1971) diretto da Luigi Zampa, con Alberto Sordi ed Enrico Maria Salerno.
A Civita di Bagnoregio sono girate anche alcune scene di Questione di karma (2017), regia di Edoardo Falcone. Mentre nel Pinocchio televisivo Alberto Sironi (2009) Civita di Bagnoregio fa da cornice alle avventure del burattino di legno. Così protagonista da apparire già nei titoli di testa
E non finisce qui. Nel borgo sono state girate le scene iniziali della telenovela brasiliana Terra Nostra 2 (2002)
Ed è sempre Civita di Bagnoregio ad avere ispirato il regista film giapponese Hayao Miyazaki per il film di animazione Laputa Castello del Cielo
Ma quanto si paga per entrare a Civita di Bagnoregio?
Tranquilli, anche se per entrare a Civita di Bagnoregio si paga il biglietto il prezzo è, possiamo dire, simbolico. Sono 5 euro, per il visitatore una vera sciocchezza, ma sono soldi fondamentali per garantirne la migliore fruizione. Il denaro del biglietto non serve all’amministrazione comunale semplicemente per fare cassa, ma per essere così in grado di compiere lavori di restauro e di manutenzione del borgo. Insomma tutto ciò che è necessario per rendere il borgo visitabile.
… dove si acquista il biglietto di ingresso a Civita di Bagnoregio?
Il biglietto di ingresso a Civita di Bagnoregio può essere acquistato on line . Questo è il modo più comodo, anche per evitare le file alle biglietterie che si trovano sia in paese che in prossimità del ponte
Come arrivare a Civita di Bagnoregio
Quanto dista Civita di Bagnoregio da Roma, Orte, Viterbo e …
Civita di Bagnoregio dista:
- circa 120 Km da Roma
- una quarantina di Km da Viterbo
- una cinquantina di Km da Orte
- poco meno di 90 Km da Civitavecchia
- 1 Km dal borgo di Bagnoregio

Per arrivare a Civita di Bagnoregio la prima tappa è il borgo di Bagnoregio, è qui che bisogna lasciare l’auto. per poi raggiungere a piedi Civita.
Il modo migliore è quello di arrivare in auto lungo l’autostrada A1. Per chi arriva da nord l’uscita migliore è quella di Orvieto, per chi invece proviene da sud si consiglia di uscire ad Attigliano. In entrambi casi, una volta lasciata l’autostrada in circa mezz’ora, minuto più, minuto meno, si arriva a Bagnoregio.

Una buona alternativa sono i pullman di linea della Cotral, con partenza dalla stazione di Saxa Rubra a Roma oppure quella di Viterbo o Orvieno. Arrivare in treno invece è leggermente più complicato perché è necessario arrivare prima alle stazione di Viterbo oppure Orvieto e da lì proseguire in pullman.
Nel quanto dista Civita di Bagnoregio da… prima ho voluto inserire anche Civitavecchia e questo perché il borgo è inserito anche nelle escursioni dei passeggeri della navi da crociera.
Un grazie particolare ad Anna Moreschini per aver contribuito a questo racconto con le sue foto
Escursione per croceristi
Civita di Bagnoregio è anche una meta molto apprezzata dai croceristi in arrivo a Civitavecchia che possono prenotare un tour a Civita di Bagnoregio e al Bosco Sacro di Bomarzo, comprensivo di pick up dal terminal crociere, trasporto in pullman, guida in italiano, pranzo e biglietti di ingresso.