
Tzvi Lotan, dirett, Uff. Nazionale Israeliano del Turismo foto mizio.gem
Il culto di Maria, madre di Gesù, è fortissimo nel mondo cristiano, tanto in tutti i continenti si trovano santuari dedicatati alla Madonna, forse però vi stupirà sapere che è l’unico Paese del mondo occidentale a non avere un santuario mariano è Israele.
Eppure i luoghi non mancano, in fondo è tutto iniziato da lì e forse è anche per questo che è nata l’idea di un grande evento, poi diventato qualcosa di ancora più grande che, il prossimo 17 novembre 2013 a Nazareth,segnerà la “Conclusione dell’Anno della Fede in Terra Santa”.

Mons. Mario Lusek e Tzvi Lotan foto mizio.gem
Al gran giorno manca meno di un mese, ma il progetto ha richiesto un lungo periodo di lavoro che è stato raccontato durante una conferenza stampa a Roma da Tzvi Lotan, direttore dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo e Monsignor Mario Lusek, direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale italiana.
Un grande evento, ma anche un cammino di crescita e di scoperta reso possibile grazie la collaborazione tra la Chiesa di Terra Santa e la Chiesa italiana.

Rendering luogo Messa sul Monte del Precipizio, Nazareth
L’evento più importante di questa due giorni sarà la grande messa solenne, alla quale assisteranno 10mila persone, presso il Monte del Precipizio. Saranno tanti, tantissimi i pellegrini che arriveranno a Nazareth il 16 e 17 novembre, un modo per chiudere l’Anno della Fede esprimendo pienamente le indicazioni pastorali di Papa Benedetto XVI che parlano di un l’incoraggiamento dei pellegrinaggi, soprattutto quelli in Terra Santa, e di una particolare attenzione alla devozione a Maria.

Io e Tzvi Lotan foto mizio.gem
“In tutto il mondo ci sono santuari mariani, ma uno solo è il luogo che ha visto Maria credere in mondo incondizionato e questo è la Terra Santa” – ha detto Tzvi Lotan. Ecco quindi l’occasione di offrire al pellegrino di tutto il mondo la possibilità di compiere un cammino sulle orme di Maria, alla scoperta del luogo e dei luoghi che la videro testimone di fede”.
Per assistere alla messa è necessario munirsi di un biglietto, gratuito, ma obbligatorio, che può essere prenotato on line.
La funzione religiosa presieduta da Mons. Fouad Twal, Patriarca Latino di Gerusalemme,insieme al vescovo di Galilea e a un rappresentante del Vaticano sarà solo uno dei momenti di una due giorni di eventi, tra spettacoli musicali e laboratori d’arte che si svolgeranno in varie chiese e luoghi sacri di Nazareth, ma anche nelle piazze della città.
Una straordinaria macchina organizzativa porterà i fedeli con delle navette fino al luogo della funzione religiosa. Diverso il percorso del ritorno, che non vedrà i mezzi lasciare i pellegrini al punto di partenza, ma in varie zone della città, uno modo per coinvolgere l’intera città ed offrire ai pellegrini l’occasione per vivere da protagonisti un luogo, come Nazareth, la cui importanza per il mondo cristiano è ben nota. Insomma, una grande festa che vedrà tutta la città di Nazareth partecipare all’evento.

Mons. Mario dir. Ufficio Naz. per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI foto mizio.gem
“La proposta ci è piaciuta” – ha spiegato Monsignor Lusek –“ e si è voluto accogliere la proposta del Ministero del Turismo di Israele dando, per la prima volta, un risvolto mariano all’iniziativa, coniugando le esigenze precise e le indicazioni pastorali inserite nel documento nella Dichiarazione Ufficiale dell’Anno della Fede con la richiesta di creare un evento di pellegrinaggio in Terra Santa per la chiusura dell’Anno della Fede”.
A livello organizzativo va sottolineato non il grande investimento fatto dal Ministero del Turismo di Israele per rendere accogliente il luogo della Messa, il Monte del Precipizio appunto, che non era stato più utilizzato dai tempi della Messa lì celebrata durante la visita di Papa Benedetto XVI. Fondamentale anche il ruolo dei vari organismi di ispirazione cristiana che si occupano di pellegrinaggio e con loro molte agenzie laiche che hanno inserito l’evento nei loro programmi di pellegrinaggio, anche se si attendono comunque molti pellegrini che giungeranno a Nazareth in modo indipendente, provenienti non solo dall’Europa, ma anche dai Cristiani di Terrasanta.

Conferenza stampa foto mizio.gem
Un progetto unico e straordinario frutto della collaborazione tra il Ministero del Turismo di Israele e la Chiesa internazionale e di grande supporto per tutti i cattolici della Terra di Israele che, al di là di quelli che potranno essere i numeri finali, apre insperate ed eccezionali porte di collaborazione.
Vista la bassa ricettività di Nazareth è facile che i pellegrini scelgano anche altre città per il pernottamento, ma è anche vero che partecipare a questo evento può significare per loro l’occasione di visitare i luoghi sacri cristiani situati intorno al Mare di Galilea tra Tabgha (luogo della moltiplicazione dei pani e dei pesci), Cafarnao (casa di Pietro), il Monte delle Beatitudini, così come i siti più lontani, come il Monte Tabor, Cana, Gerusalemme e il sito battesimale di Qasr el Yahud sul fiume Giordano. Prevista per queste giornata anche l’apertura straordinaria del Centro di Maria di Nazareth, non solo, a Nazareth tutti i luoghi normalmente accessibili con biglietto di ingresso, per l’occasione saranno aperti gratuitamente.