Dopo la spuntino in mezzo agli ulivi, alla Masseria Sant’Angelo a Corigliano D’Otranto, ci attende un pranzo completo ispirato alla cucina povera d’importazione contadina ma estremamente ricca per sapori e metodi di cottura elaborati.
Sapori del Salento a Corigliano D’Otranto
Nella cucina salentina è previsto l’uso di molte erbe aromatiche della macchia mediterranea come appunto il finocchietto, rosmarino, timo, menta e origano.
Gli antipasti proseguono con pomodori schiattariciati (scattati perché saltati nell’olio); zuppa gialla con scapece (mollica di pane e aceto); licurda (pane fritto e piselli secchi) che rappresenta un’altra versione del cecamariti, sempre per ottimizzare gli avanzi e poi l’immancabile formaggio di capra prodotto nella masseria.
Alcuni esempi sono sufficienti per capire la complessa storia delle pietre: dolmen, stanze rettangolari formate da pilastri di pietre. Probabilmente costruzioni funerarie da attribuirsi tra la fine dell’età del bronzo e l’inizio di quella del ferro; pignone, piccola piramide in pietra a secco per segnalare ai pastori l’inaccessibilità del fondo alle greggi; neviera, costruzione interrata a pianta rettangolare per la raccolta della neve