Cosa fare e vedere a Ventotene

Prima di dirvi cosa fare e vedere a Ventotene vi do qualche informazione geografica. Ventotene è una delle Isole Pontine o Ponziane insieme a Ponza, Zannone, Palmarola e Santo Stefano.

Cosa vedere a Ventotene
Foto mizio.gem

Siamo nel Lazio, in provincia di Latina, anche se Ventotene è molto più a sud. Si trova al confine tra Lazio e Campania e si protende verso l’isola di Ischia.

L’isola di Ventotene è di origine vulcanica, anzi praticamente è la parte terminale di un vulcano sommerso.

Cosa vedere a Ventotene
Foto mizio.gem

L’isola è sicuramente meno modaiola della sorella maggiore Ponza ed è perfetta per chi cerca un po’ di relax.  Ventotene non è molto grande, la sua lunghezza massima è di 2800 m per 800 m di larghezza. Non serve la macchina ci si muove benissimo a piedi anche perché è pressoché pianeggiante vi dico solo che il suo punto più elevato è di appena li 139 m. 

case Ventotene
Foto di mizio.gem

L’isola è piuttosto brulla, troviamo soprattutto una bassa vegetazione e fichi d’india. Eppure anticamente era chiamata dei greci Pandataria, cioè “dispensatrice di ogni bene”, mentre il nome attuale pare sia legato al Vento.

porto ventotene
Foto di mizio.gem

La storia di Ventotene è molto antica, sono stati infatti trovati resti risalenti all’età del Bronzo, anche se per parlare di storia dobbiamo arrivare al I sec. quando sotto Augusto iniziarono ad essere realizzate le prime costruzioni, come la villa in cui l’imperatore Augusto fece esiliare la figlia Giulia, colpevole di essere un po’ troppo libertina. Villa Giulia è solo uno dei molti segni della propria presenza passata che ci hanno lasciato i Romani antichi

Il Porto Romano

Il primo e più evidente segno del passato che incontrerete a Ventotene è il porto romano, ricavato scavando nel tufo e portando via diverse tonnellate di roccia. Il Porto Romano oggi è particolarmente frequentato dai subacquei perché le sue antiche strutture ospitano i principali Diving Center dell’isola. Qui trovate comunque anche alcuni negozietti, l’ufficio turistico e il centro visite dell’area marina protetta.

Cosa vedere a Ventotene
Foto di mizio.gem

La peschiera romana

Gli antichi romani si sa amavano molto il pesce, che spesso allevavano in peschiera e costruite per questo scopo e che in alcuni casi sono state trovate anche a notevole distanza dal mare (come ad esempio a Villa Adriana a Tivoli), in altri invece i resti delle peschiere affiorano dal mare. Anche perché la vicinanza del mare aiutava questo tipo di attività, Succede anche a Ventotene dove, nella zona del porto, possono vedere i resti dell’antica Peschiera romana. È possibile osservarne i resti dell’alto, ma il bello della struttura  è quello che si trova sott’acqua perché dall’epoca romana ad oggi il livello dell’acqua si è alzato.

La peschiera era costituita da una serie di vasche collegate al mare. Qui i pesci potevano entrare e deporre le uova ma poi non riuscivano più a tornare in mare aperto. 

Villa Giulia 

Anche se l’isola di Ventotene non è molto grande è ricca di cose da vedere tra queste anche i resti di una villa romana, situata nella zona di Punta Eolo. Non una villa romana qualunque, ma una villa imperiale. Si tratta di villa Giulia che prende il nome dalla figlia dell’imperatore Augusto. Giulia fu la prima ad abitarla, esiliata (ufficialmente) per essere andata contro la legge sulla moralità, voluta dallo stesso Augusto. Dopo di lei la seguirono altra altre nobildonne romane. Tra loro anche Ottavia, la prima moglie di Nerone.

Trattandosi di una villa imperiale era suddivisa in un’area dedicata alla famiglia imperiale, che dava direttamente a mare, e una parte più nascosta e isolata destinata alla servitù. Tra i resti visibili anche l’area dedicata alle terme. Con il tempo tutte le cose più preziose della villa sono andate perdute, danneggiate o asportate. Rimangono solo pochi materiali conservati al Museo Storico Archeologico di Ventotene.

piazza castello
Foto di mizio.gem

Museo storico archeologico

 Il museo archeologico di Ventotene è situato all’interno del castello borbonico. Si tratta di un piccolo museo all’interno del quale sono conservati alcuni reperti provenienti da Villa Giulia e da altri siti archeologici, oltre a ritrovamenti subacquei.

Le cisterne romane

A Ventotene non ci sono sorgenti di acqua dolce, per sopperire a questo problema i romani costruirono delle grandi cisterne nelle quali veniva raccolta l’acqua piovana che si conservava perfettamente grazie al rivestimento impermeabile in cocciopesto, in parte ancora visibile.

Si tratta di due grandi cisterne:

  • la cisterna della villa di Stefania
  • la cisterna dei detenuti.

Le cisterne erano realizzate con grandi stanze che servivano contenendo possibili danneggiamenti della la struttura, dovuti alle spinte della forza dell’acqua. Questo nel tempo ha favorito la loro continuità d’uso e la trasformazione. Anche le cisterne di Ventotene hanno avuto una sorta simile e una vita molto lunga e articolata: per un periodo furono abitate dai monaci e in un altro da detenuti condotti a Ventotene per lavorare alla ricostruzione. Poter scoprire questa fase storica delle cisterne è una cosa molto semplice, basta seguire una delle visite guidate organizzate dal Comune di Ventotene che consentono anche di vedere disegni scritte graffiti lasciati sulle mura.

Museo della migrazione e osservatorio ornitologico di Ventotene

Isola di Ventotene si trova sulla rotta di migrazione degli uccelli tra Africa ed Europa per questo motivo qui si trova un importante centro di osservazione e inanellamento. Sull’isola inoltre è stato realizzato un piccolo museo che offre informazioni su gli uccelli migratori del Mediterraneo. Il museo fa parte delle attività promosse dall’Area marina protetta di Ventotene e di Santo Stefano. 

Isola di Santo Stefano 

Altra cosa che è possibile fare da Ventotene è un’escursione in barca alla vicina isola di Santo Stefano per vedere l’omonimo carcere borbonico. Sull’isola di Santo Stefano però è possibile accedere solo accompagnati.

Santo stefano
Foto di Gaúcho da Wikipedia

Il carcere di Santo Stefano, rimasto in funzione dal 1795 al 1965, era detto panottico, termine che sta ad indicare che era stato progettato per garantire ad un unico guardiano di avere l’intera situazione sotto controllo.

Il carcere è costruito a ferro di cavallo e precludeva ai reclusi la vista a mare e questo anche se si trova su un’isola ed è a picco sul mare. Ai prigionieri era consentito vedere solo l’area interna.

Foto di mizio.gem

Il carcere è famoso non solo per le sue caratteristiche architettoniche ma anche perché qui furono rinchiusi alcuni personaggi illustri come Sandro Pertini e Giuseppe de Vittorio e perché fu proprio in questo carcere che Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni scrissero il cosiddetto manifesto di Ventotene, universalmente considerato il testo fondante dell’Unione Europea.

bandiera europea

La Regione Lazio nei giorni scorsi ha approva la legge per il “Riconoscimento di Ventotene come luogo della memoria e di riferimento ideale per la salvaguardia dei valori comuni ispiratori del processo di integrazione europea”, nell’ambito della quale è stata istituita anche la “Giornata di Ventotene luogo della memoria e isola d’Europa” da tenersi nel mese di maggio, in occasione della settimana della cultura europea della Regione. Ed ora si lavora per ottenere per Ventotene il riconoscimento di capitale ideale dell’Europa,

Spiagge e calette di Ventotene

Uno dei principali motivi per cui si viene a Ventotene è il suo mare. Ventotene è una meta perfetta per una vacanza in barca, per gli appassionati di subacquea e perché semplicemente cerca belle spiagge e mare cristallino.

Cosa vedere a Ventotene
Foto di mizio.gem

Le spiagge

Cominciamo con le spiagge, la più famosa e anche la più frequentata dell’isola è Calanave che si affaccia su una baia naturale. Non è molto lontana dal centro e può essere raggiunta tranquillamente a piedi. Lo scorso febbraio un crollo della parete di tufo ha portato alla chiusura del tratto di spiaggia interessato.

ventotene spiaggia
Foto di mizio.gem

Altra spiaggia sabbiosa è quella di Cala Rossano,  vicino al porto. Entrambe le spiagge sono attrezzate e dotate dei servizi necessari. 

Altra spiaggia molto bella è quella di Parata Grande, questa è la mia preferita anche se è un po’ più lontana dal centro cittadino e per raggiungerla bisogna scendere alcuni gradini scavati nel tufo. Spiaggia però che non è accessibile per motivi di sicurezza.

spiaggia di Ventotene
Foto di mizio.gem

A questo proposito tenete presente che la particolare conformazione dell’isola richiede a volta la chiusura di tratti di spiaggia legati al rischio frane o ai lavori di messa in sicurezza delle pareti di tufo. Quindi verificate di volta in volta l’accessibilità

in barca a vela
Foto di mizio.gem

Calette da scoprire via mare

Per chi è arriva in barca segnalo tre belle calette:

  • la zona delle saline romane, vicino al vecchio porto di Ventotene,
  • la caletta vicino al faro
  •  Parata Postina, una caletta di ciottoli caratterizzata da due archi naturali semi-sommersi.

Fare snorkeling e immersioni a Ventotene

Cosa vedere a Ventotene

Chi invece è appassionato di snorkeling ed immersioni qui trova un paesaggio marino ben conservato, grazie anche all’istituzione, nel 1999, dell’Area Marina Protetta isole di Santo Stefano e Ventotene . In queste acque è possibile trovare tantissimi tipi di pesci che nuotano tra scogli e praterie di posidonia. Non mancano però anche i cetacei, primi fra tutti i delfini (stenella e delfino comune), ma anche globicefali e capodogli. Da non dimenticare poi la tartaruga marina caretta caretta che proprio in questi giorni è tornata a deporre le uova sulla spiaggia di Calanave.

Come raggiungere Ventotene

Ventotene centro abitato
Foto di mizio.gem

Ventotene può essere raggiunta in aliscafo o in traghetti Laziomar da Formia e da Terracina. Quindi il modo più semplice per arrivare a Ventotene da Roma è in treno fino a Formia e poi proseguire via mare.

Ventotene è collegata anche con Napoli e Ischia tramite la compagnia Snav.

Quando andare a Ventotene

Foto mizio.gem

Nei mesi di luglio e agosto l’isola è molto affollata, molto meglio optare per la bassa stagione. I mesi ideali sono quelli di giugno e settembre, anche se la stagione balneare è un pochino più lunga. A maggio e a ottobre l’acqua è un pochino più fredda, ma è comunque possibile fare il bagno.

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