Cuba, Guardalavaca

Era arrivato il momento di lasciare Baracoa diretti a Gardalavaca, bellissima spiaggia, ma le distanze a Cuba, a causa delle pessime condizioni delle strade sono pazzesche. Per Cristoforo Colombo questa era il posto più bello che avesse mai visto  e lui se ne intendeva.

 La bellezza di Guardalavaca è però in parte offuscata dalla presenza di resort che a partire dagli anni ’70, quando Fidel Castro inaugurò il primo, sono aumentati in maniera esponenziale. Rispetto ad altre belle e famose spiagge di Cuba, questa ha la caratteristica di essere accessibile anche ai cubani e questo ne conserva un aspetto meno artificiale e più autentico. Un tempo questo era rifugio di pirati. Anzi pare proprio che il nome sia legato a questa attività. Secondo un leggenda “Guarda la vaca!” era il grido che lanciavano gli indigeni quando vedevano arrivare i pirati che non si occupavano solo di saccheggiare le navi, ma anche le mandrie di bovini.

Gardalavaca
Per Colombo il posto più  bello che abbia visto

Guardalavaca è un vero paradiso, sono circa 3 km di spiaggia bianca bagnata da acqua turchese, un mare che è sempre tranquillo perché protetto da una fascia di barriera corallina qualche centinaia di metri a largo. Quello che lascia perplessi è la strada per arrivarci, troppo lunga (circa otto ore di viaggio), ma soprattutto il paesaggio che qui mostra il suo lato peggiore. La strada infatti attraversa il distretto minerario di Moa, forse l’unica parte di Cuba dove l’ambiente ha subito una ferita insanabile.

Essendo il mio un viaggio on the road non potevo certo arrivare a Guardalavaca seguendo il modo migliore, cioè con un volo interno, ecco perché, il senno di poi, forse sarebbe stato meglio evitare Gardalavaca, Visto il nostro itinerario e i nostri tempi, probabilmente la scelta più saggia sarebbe stata quella di tornare verso Guantanamo e puntare subito verso Cayo Coco, guadagnando due giorni pieni di mare cristallino, oppure saltare Maria La Gorda e trascorrere qui un paio di giorni.

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