Cuba, hotel a l’Avana

Panorama
Panorama dall’ottavo piano del Lincoln

Prima di lasciare l’Avana vi voglio parlare degli alberghi.

Noi abbiamo soggiornato in due hotel: il Carribbean e il Lincoln, entrambi della catena Islazul.
Per prima cosa i lati positivi… uno solo a dire il vero: la posizione. Ottimi per muoversi a piedi in direzione l’Avana Vieja, l’Avana Centro o Malecon.

Visto che io non ho avuto molta fortuna, vi lascio il link di Booking agli hotel de l’Avana in modo da poter scegliere una struttura migliore di quelle che ho trovato io.

Hotel Carribbean, io non ci tornerei 

Partiamo con “Il Carribbean“, due (misere) stelle per un hotel che si dimostrato è tra le peggiori sistemazioni avute a Cuba.

La colazione pessima, basta dire che siamo in un paese caraibico, ma ci hanno servito macedonia sciroppata in scatola di pessima qualità. Le stanze ad una prima occhiata non sembravano male, anche se qualcuno, a dire il vero, ha fatto caccia grossa alle cucarachas! Quello che ha determinato il nostro pollice verso è stato il problema dell’acqua, o meglio della mancanza d’acqua. Immaginate di essere in piena estate a Cuba e non avere la possibilità di farsi la doccia perché dal rubinetto non escono neanche goccioline solitarie di acqua… senza tutto il resto che ciò comporta. A peggiorare la situazione l’atteggiamento del personale che non ha fatto il minimo sforzo per venirci incontro o per far (almeno) finta di capire il nostro disagio.

Hotel Linoln, qui fu rapito Fangio

Dopo tre notti in questa situazione abbiamo chiesto, che al nostro ritorno all’Avana, ci fosse cambiato hotel. La richiesta è stata soddisfatta con il Lincoln hotel, tre stelle. Si tratta di un hotel storico, fondato nel 1926. A vederlo oggi fa trapelare quello che un tempo era il suo splendore, ma è solo un vago ricordo. Appare come un hotel un po’ triste, con la mobilia che sembra la stessa da decenni.
Le camere migliori, pare, siano quelle dell’ottavo piano: molto spaziose e luminose, lo stesso però non si può dire di quelle dei piani inferiori. Dall’ottavo piano inoltre si gode un bel panorama della città e proprio qui, a due passi dalla mia camera, nel 1958 i rivoluzionari di Fidel Castro rapirono Juan Manuel Fangio. La sua stanza, la 810, ora è una sorta di camera-museo.

Era la vigilia del Secondo Gran Premio di Cuba. L’episodio fece il giro del mondo, ma non fermò la corsa, che fu poi interrotta, ma solo in seguito ad un grave incidente, che anche coinvolse il pubblico. Due auto uscirono di pista e il bilancio fu di 6 morti e 40 feriti. 


Dopo 27 ore dal suo rapimento Fangio fu consegnato, sano e salvo, all’ambasciata argentina.

Una targa all’entrata dell’hotel ricorda con queste parole l’episodio “Nella notte del 24 – 02 -1958 in questo luogo venne sequestrato da un commando del Movimento 26 di Luglio, diretto da Oscar Lucero, il campione del mondo di automobilismo, per ben cinque volte, Juan Manuel Fangio. Fu un duro colpo propagandistico contro la tirannia di Batista e un importante stimolo per le forze della Rivoluzione”.
Castro, una volta arrivato al potere, invitò Fangio a tornare a Cuba, ma il campione lo fece solo nel 1981, in veste di rappresentante della Mercedes e in quell’occasione incontrò Fidel Castro. 

Una foto, anzi una gigantografia, dell’incontro è esposta all’ottavo piano del Lincoln. All’ultimo piano c’è un bar terrazza dove durante il giorno è possibile bere un aperitivo o mangiare uno snack e la sera assistere a momenti di spettacolo dal vivo. Come si mangia al bar non posso dirlo, posso però testimoniare che la colazione non è certo un buon motivo per dormire qui e che il servizio è lentissimo!

E con l’acqua, abbiamo risolto?

Se vi state chiedendo se abbiamo avuto problemi con l’acqua, la risposta è affermativa. Al nostro risveglio infatti i rubinetti erano a secco… però al termine della “lunga” colazione l’acqua era tornata a scorrere. Il dubbio che ci è venuto è che la mancanza d’acqua a l’Avana non dipenda tanto dalla scelta degli hotel, ma che sia un problema diffuso.

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