27 luglio 2010
Da Plaza de la Revoluciòn è inziato il nostro giro al Vedado. Il quartiere è nato dove un tempo sorgeva un’area forestale. Le prime case risalgono alla seconda metà dell’Ottocento, ma lo sviluppo vero e proprio il Vedado lo conobbe tra gli anni ’20 e gli anni ’50 del XX secolo.
In quel periodo non era una zona molto raccomandabile.
Oggi invece è il centro economico e finanziario della città. La differenza con l’Avana Centro o con l’Avana Vieja è più che evidente. Qui si trovano molte sedi di attività straniere, gallerie d’arte, musei e locali. Il nostro itinerario di viaggio prevedeva due tappe distinte all’Avana: dal 25 al 28 luglio e la notte tra il 31 luglio e il primo agosto, di ritorno dalla zona occidentale dell’isola.
Pensando di fare bene, ho scelto di dormire all’Avana Centro, perché dal punto di vista logistico mi sembrava la soluzione migliore. Dormire a l’Avana Centro ci faceva risparmiare la spesa del taxi per raggiungere i luoghi di interesse. Con il senno di poi però devo dire che ho sbagliato.
La cosa migliore sarebbe stata quella trascorrere l’ultima notte al Vedado, in modo da goderci una serata qui, zona sicuramente più animata de l’Avana Centro e l’Avana Vieja. Quindi, se state progettando un viaggio a Cuba, tenete presente questo consiglio.
Questa zona un tempo era una piccola Las Vegas, tutti i principali alberghi avevano un casinò. Le cose a l’Avana cambiarono però rapidamente nel 1959, quando Fidel Castro entrò in città con il suo esercito, prese il potere, chiuse i casinò e requisì gli alberghi.
Prima di “perderci” nel quartiere abbiamo avuto il nostro primo impatto con un mercato cubano e con la Moneta Nacional. Non avendo ben chiaro il valore, ho cambiato una cifra che a me sembrava irrisoria: 5 CUC, ma sono stata sommersa di banconote. Quindi, secondo consiglio del giorno: siate sempre provvisti di Moneta Nacional, utilissima per
comprare frutta e pizzette, ma cambiate sempre 2-3 CUC al massimo. Ricordate che i CUC possono essere convertiti in Euro, la MN invece no. Che cosa ho comprato al mercato? Ovviamente il mango, il mio frutto preferito… è stato solo il primo di una lunga serie.
Hotel Nacional, monumento storico di Cuba |
Hotel Nacional il più famso di Cuba
Ma torniamo agli alberghi… se alcuni hanno perso lo splendore di un tempo e altri addirittura sono stati chiusi, questo non è accaduto all’Hotel Nacional. Nelle sue stanze hanno dormito personaggi illustri.
Oggi è Monumento Nazionale e dal 1982 è anche entrato nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Inutile specificare che noi non abbiamo soggiornato in questo hotel, ma in due più modesti, anche se uno ha vissuto un periodo di grande splendore ed ha avuto anche un suo ruolo storico. Un albergo così va visto, come in questi giorni non ci siamo lasciati scappare l’occasione per visitarne altri.
E’ sicuramente l’hotel più famoso dell’Avana, anzi è uno dei suoi simboli, ed è considerato uno degli alberghi più classici e lussuosi.
Dal 30 dicembre 1930, giorno della sua inaugurazione, sono trascorsi 60anni, ma l’hotel ha mantenuto tutto il fascino di un tempo. In ogni caso, se volte concedervi una vacanza di lusso il consiglio è quello di prenderlo in considerazione, i prezzi infatti non sono poi così proibitivi, si parte infatti da 90 euro.
Non abbiamo potuto visitare le stanze, ma non ci siamo fatti mancare l’occasione per fare un giro nel parco e ammirare la splendida vista sul Malecòn e visto che c’eravamo abbiamo approfittato anche per una pausa bagno (quando ci vuole, ci vuole!!).
L’Avana Vieja, occhio ai ladri
Lasciato l’hotel Nacional abbiamo proseguito la nostra passeggiata al Vedado, poi un giro sul Malecòn e infine, attraversando di nuovo l’Avana Vieja siamo tornati in albergo. La passeggiata è stata funestata da una piccola disavventura, una ragazza del gruppo è stata scippata degli occhiali da sole che portava sulla testa.
Nulla di grave, erano occhiali di poco valore, ma questo ha richiamato la nostra attenzione sulla pericolosità delle strade de l’Avana Vieja e sull’opportunità di lasciare soldi e documenti al sicuro in cassaforte.
Il pomeriggio però non era ancora finito e così abbiamo raggiunto parte del gruppo a Plaza Vieja, dove ci aspettava una freschissima birra al metro e per cena la nostra prima aragosta!