Partiti da Vinales abbiamo puntato verso Maria La Gorda, nella penisola di Guanahacabibes (Patrimonio dell’Umanità Unesco) sulla punta estrema occidentale di Cuba.

Ancora una volta un percorso non eccessivamente lungo, ma durato circa quattro ore. Unica tappa quella per fare scorta d’acqua, perché a Maria La Gorda costa 2 cuc a bottiglia, decisamente cara, ma l’hotel Villa Maria La Gorda, è posto in una angolo estremo dell’isola, in piena area protetta, e decisamente isolato.
Maria La Gorda, da rifugio per pirati a paradiso per sub
La spiaggia e i fondali di Maria La Gorda sono molto rinomati, noi, non facendo immersioni, abbiamo perso quella che forse è la parte più bella e l’unico vero motivo valido per spingersi fino qui. Tornando indietro non arriverei fino a Maria La Gorda, troppo tempo per arrivare e poi per tornare indietro. Visto il lungo giro che avevo in programma forse sarebbe stato meglio tornare indietro da Vinales e utilizzare il tempo risparmiato per fermarsi un giorno in più in un’altra località, come Cayo Coco o Guardalavaca.
Bella, ma troppi moscerini
Nulla da dire sulla spiaggia è bella. Anzi la spiaggia di Maria La Gorda ha tutte le caratteristiche che si immaginano di una spiaggia cubana: sabbia bianca, mare cristallino, palme vicino la riva. Anche l’hotel è molto carino, con casette a due livelli sulla spiaggia.
La mia aveva anche la vista sul mare, ma, come dicevo – almeno per me – non è abbastanza per giustificare il viaggio fin qui quando si ha in programma un ampio tour, come nel nostro caso.
Tutto bello, bellissimo? Quasi. purtroppo abbiamo trovato la spiaggia piena di mosquitos e il mare infestato da meduse, al punto che siamo riusciti a malapena a fare un tuffo. Non siamo quindi in grado di testimoniare la qualità dello snorkeling in questa zona.
Mi auguro di essere stata solo sfortunata e che questo non sia la condizione naturale. Anche se sa dire il vero ci avevano avvertito che qui i mosquitos non danno tregua e che – proprio a cause di questi microscopici mostri alati – l’escursione notturna per vedere le tartarughe può trasformarsi in una vera e propria tortura.
Meduse, mosquitos, nient’altro? Certo che sì. Con la nostra “fortuna” ci ha colpito anche l’unico grande acquazzone caraibico del viaggio. Ma dopo la pioggia, si sa, torna il sereno e Maria La Gorda ci ha regalato un fantastico tramonto sul mare incastonato tra le palme
Chi era Maria La Gorda
La Maria in questione era, secondo una leggenda, una donna venezuelana, rapita dai pirati per poi essere abbandonata sull’Isola. Maria a quel punto aprì un locale nel quale offriva i piaceri della tavola e della carne ai pirati che bazzicavano da queste parti. Aggiungiamo poi che era grassa (gorda) ed ecco il soprannome della donna che poi ha dato origine al nome della località.