Da Napoli a Pompei: quando l’arte scandalizzava

Lo chiamano il Gabinetto Segreto, ma altro non è che una selezione particolare di opere antiche custodite nel museo archeologo di Napoli, tutte a tema erotico, raccolti dalla metà XVIII secolo.

Il nome gli fu dato dai re Borboni affinché ne “avessero unicamente ingresso le persone di matura età e di conosciuta morale“. 

Vietato ai minori

Oggi l’accesso rimane precluso ai bambini non accompagnati da un adulto.

Molte delle opere provengono dai due principali siti archeologici campani: Ercolano e Pompei.
Tra gli esemplari più celebri c’è il gruppo, proveniente dalla villa dei Papiri di Ercolano, con Pan e capra.   Gli scavi archeologici delle due antiche città portarono alla luce immagini ritenute imbarazzanti e per questo destinate ad una sala riservata, al punto che alla fine fu chiusa al pubblico! Per essere certi che occhi indiscreti non si soffermassero su tali “oscenità” furono montate tre serrature, con altrettante chiavi diverse, in mano ad altrettanti custodi. Forse un po’ esagerato, ma almeno il provvedimento le preservò dalla distruzione.  

Il Gabinetto Segreto tornò visitabile solo dopo l’arrivo di Garibaldi, ma non ai bambini, donne e clero avevano invece bisogno di un particolare permesso. Nei decenni seguente la collezione fu chiusa e riaperta al pubblico più volte ed oggi rappresenta un completamento ad un percorso a tema iniziato tra ville e lupanari di Ercolano e Pompei, dove raffigurazioni atropopaiche caratterizzate da simboli fallici sono la normalità.   In mostra disegni, sculture, bronzetti, lucerne, oggetti e immagine varie divenute, forse anche per questo tenute “segrete”, oggetto di curiosità. Come blog di viaggi non posso che consigliarvi un weekend partenopeo a tema e ovviamente all’insegna del low cost. Il primo consiglio che posso dare è quello di scegliere come base un hotel a Napoli sfruttando il trasporto pubblico. Dalla città poi è possibile muoversi con la circumvesuviana per raggiungere i siti archeologici e completare la visita. Facendo attenzione alle date e alle iniziative del Ministero dei Beni Culturali con un po’ di fortuna si può approfittare di giornate in cui i due siti archeologici e il museo sono aperti gratuitamente o a tariffe contenute. L’iniziativa in corso, che si concluderà a dicembre, riguarda l’ultimo martedì del mese, giornata che vedrà i principali musei statali aperti gratuitamente al pubblico, compresi gli scavi di Ercolano, di Pompei e il Museo archeologico di Napoli.

  In tutte le altre giornate per accedere agli scavi di Pompei occorre fare un biglietto da 11 euro (5,50 ridotto) e lo stesso vale per Ercolano. Chi vuole visitare entrambi i siti può acquistare un biglietto cumulativo che vale tre giorni. Costa 20 euro (ridotto 10) e consente di entrare non solo ad Ercolano e Pompei, ma anche a Oplonti, Stabia e Boscoreale. Il biglietto al Museo Archeologico costa invece 6,50 euro (3,25 ridotto).    Nessun supplemento per visitare il Gabinetto Segreto, ma è necessario prenotarsi al punto informazioni.  

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