Per chi è alla ricerca di idee su cosa vedere a Cuba in 3 settimane (o un mese scarso) ecco il mio itinerario.
Spesso un viaggio a Cuba si risolve nel soggiorno in un resort e, nel migliore dei casi, una visita a l’Avana. Il mare qui è fantastico, soprattutto nelle celebri spiagge settentrionali di Varadero (dove questa volta non siamo stati), e Cayo Coco, ma Cuba offre molto di più.

Se parliamo di natura basta ricordare i parchi naturali della zona di Pinar del Rio, alcuni dei quali con il riconoscimento Unesco di Paesaggio Culturale dell’Umanità o Riserve Mondiali della Biosfera. Ma Cuba non è solo mare, è anche molto di più

Molte le città Patrimonio dell’Umanità, anche se la loro bellezza va cercata con attenzione tra edifici in pessimo stato di conservazione e a volte pericolanti.
Cuba è un paese fatto di contrasti, la povertà delle case e l’opulenza dei resort; la circolazione di una doppia moneta, un paese votato al turismo, una parola della quale i cubani non conoscono il vero significato; un paese dove si guadagnano 15-20 euro al mese, ma al turista se ne possono chiedere senza vergogna 10 per un corsa in taxi di pochi chilometri; un paese dove la musica risuona continuamente nelle strade, ma negli occhi degli abitanti manca la gioia.
Andare a Cuba significa anche capire Cuba con i propri occhi, una realtà spesso dura.

Cosa fare e vedere a Cuba in tre settimane
Ecco quindi in dettaglio l’itinerario di 3 settimane con tutti i link di approfondimento per scoprire cosa fare e vedere a Cuba tappa per tappa.
Italia – Cuba, la partenza
Il primo giorno è inevitabilmente tutto di viaggio, soprattutto se, come me, si prende un volo con scalo. Nel mio caso un volo Air Europa via Madrid, quindi qualcosa come 15-18 ore.
L’Avana – Playa del Est
Il mio viaggio è iniziato il 25 luglio, con arrivo a Cuba il giorno seguente, ovvero il 26 luglio festa nazionale, questo significa che era tutto praticamente chiuso. Così la cosa più logica da fare era iniziare con un approccio con il mare. Questo va bene anche se non è festa nazionale, perché aiuta a riprendersi dalle fatiche del viaggio. Siamo a l’Avana, quindi il posto migliore dove fare un po’ di mare è Playa del Est con un litorale lungo 9 chilometri dove si alternano spiagge di vario genere.
Per completare la giornata siamo andati a mangiare a Coijmar, il borgo sul mare che ispirato la storia de “Il Vecchio e il Mare”. Nel pomeriggio ritorno all’Avana per una prima visita a l’Avana Vieja.
L’Avana
Finalmente una giornata interamente dedicata alla città dell’Avana con visita al Capitolium, ma solo da fuori, poi Plaza de la Revolucion, il Vedado e per non farci mancare niente siamo tornati a l’Avana Vieja.
L’Avana – Vinales
Lasciamo per ora l‘Avana e ci spostiamo verso Vinales, la zona famosa per le coltivazioni del tabacco e tappa imperdibile in un viaggio a Cuba. Un luogo perfetto dove fare anche escursioni a piedi e a cavallo
Vinales – Cayo Jutias
Non molto distante da Vinales c’è un mare da cartolina, che sembra dire questo è il vero mare di Cuba: Cayo Jutias. Un buon posto anche per chi ama praticare snorkelining .
Vinales – Maria La Gorda
Da Vinales ci si può spostare ancora verso ovest fino a raggiungere Maria la Gorda, una tappa che con il senno di poi avrei evitato. O restando un giorno più a Vinales oppure guadagnando mare per i giorni successivi. Non che Maria La Gorda sia brutta, al contrario. Però è forse più un posto imperdibile per i sub. Viste le strade cubane il tempo necessario per andare e tornare da Maria la Gorda a Vinales potrebbe essere impiegato molto meglio nelle tappe successive.
Maria La Gorda – L’Avana
Una giornata un po’ persa, praticamente una tappa di trasferimento da Maria La Gorda a L’Avana, che comunque ci ha regalato un’altra mezza giornata da dedicare a l’Avana.
L’Avana – Playa Giron – Cienfuegos – Trinidad
Partenza da l’Avana direzione Playa Giron , che poi sarebbe anche il luogo della storiaca della Baia dei Porci e della crisi USA-Cuba degli anni ’60? Ecco eravamo proprio li. Chi in spiaggia, che, per fare il pieno di storia, non si è perso il museo.
Nel pomeriggio visita a Cienfuegos– e arrivo a Trinidad in serata
Trinidad – Playa Ancon
La visita della città patrimonio Unesco di Trinidad può essere abbinata anche ad una bella tappa marina: Playa Ancon.
Trinidad – Los Ingenius – Camaguey
Da Trinidad tappa Los Ingenius per visitare un’antica piantagione di canna da zucchero, oggi visitabile come una sorta di museo e a Sancti Spiritu per poi arrivare a Camaguey,
Camaguey – Bayamo – Balcon de la Sierra
Da Camaguey pria tappa a Bayamo per comprare i biglietti per l’escursione alla Sierra Maestra del giorno successivo. Escursione che ci ha portato a dormire tra i monti al Balcon de la Sierra.
Sierra Maestra
Intera giornata dedicata all’escursione al parco della Sierra Mestra alla scoperta dei luoghi che hanno ospitato i rivoluzionari. C’è anche la capanna dove dormiva Che Guevara!
Terminata l’escursione si raggiunge Santiago, l’antica capitale.
Santiago
Giornata interamente dedicata alla visita della città di Santiago, compreso il cimitero e il Morro
Baracoa
Da Santiago il viaggio prosegue verso la punta orientale dell’isola, dove sorge la città di Baracoa
Oltre che una visita della città qui c’è la possibilità di fare un bellissimo trekking fino a El Yunte, con bagno nella cascata, e relax sulla spiaggia di Playa Maguana
Guardalavaca – Holguin
Il viaggio da Baracoa a –Guardalavaca è lungo per via delle strade cubane, sosta in spiaggia per spezzare al meglio il viaggio e poi si prosegue verso Holguin. Arrivo in serata e visita della città il giorno seguente
Cayo Coco e i Jardines del Rey
Da Holguin si prosegue per trascorrere qualche giorno in un questa meraviglia chiamata i Jardines del Rey a Cayo Coco e Cayo Guillermo
Remedios e Santa Clara
Da Cayo Coco si riparte, tappa a Remedios per poi arrivare a Santa Clara con visita ai luoghi legati, ancora una volta a Che Guevara e alla Rivoluzione cubana.
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