Oggi vi voglio raccontare di quando mi sono trovata a dormire al CitizenM all’aeroporto di Parigi. Non raggomitolata su una scomoda poltroncina, ma in uno degli hotel dell’aeroporto.

Quando un aeroporto come il Paris Charles de Gaulle è uno dei più importanti hub europei può capitare facilmente di fare scalo. A volta si tratta di soste davvero brevi, come è accaduto a me durante il viaggio in Sud Africa (quando ho rischiato di perdere il volo), in altri si tratta di soste lunghe che possono durare anche diverse ore.
Dormire in aeroporto, quando c’è di mezzo una notte intera non vale davvero la pena trascorrerla allumacati sui sedili dell’aeroporto, al mattino vi sveglierete (sempre che abbiate dormito) abbastanza distrutti, pronti a proseguire sì il viaggio, ma con una stanchezza addosso difficile da recuperare.
Dormire all’aeroporto di Parigi
Io recentemente ho trascorso circa 12 ore al Paris CDG. Non era programmato, è stato a causa di uno sciopero che mi ha costretto ad anticipare la partenza alla sera precedente
Il mio volo Air France arrivava a Parigi alle 21,20 e aveva davvero poco senso arrivare in città solo per dormire, anche perché la mattina seguente avevo un treno già prenotato in partenza proprio dalla stazione dell’aeroporto e cosi mi sono fermata a dormire al CitizenM. Già perché uno dei servizi del CDG è quello di essere connesso con il resto della Francia, non solo con voli interni, ma anche con una invidiabile rete ferroviaria ad alta velocità.
Ecco dunque perché prima di proseguire il mio viaggio in treno verso la città di Angers, mi sono fermata a dormire in uno degli hotel vicinissimi al Terminal 3, prenotato con pochi click
Un hotel da provare, il CitizenM

Non posso certo dire che il CitizenM sia il migliore hotel dove dormire all’aeroporto di Parigi, potrebbe anche essere, ma io ho provato solo questo. Quello che vi posso dire è che è un hotel molto diverso e accogliente dove il viaggiatore si trova davvero a casa.
Uno dei suoi punti di forza è il design, nulla è casuale e tutto sarebbe da fotografare. Il filo conduttore degli arredi è il viaggio e il volo, non a caso siamo appena cinque minuti a piedi da un aeroporto! Il secondo è certamente la modernità e l’efficienza data dall’utilizzo della domotica.
Un hotel super tecnologico
Appena entrata mi sono sentita un po’ spaesata a dire il vero perché non vedevo il tradizionale desk della reception. Certo che non lo vedevo, non c’è! Qui il cliente, o forse è il caso di dire l’ospite, fa tutto da solo in un’isola dedicata. Si inseriscono tutti i dati in un PC e si procede con la scelta della stanza. Si avete capito bene, la stanza la scegliete voi selezionando l’opzione che preferite.
Poi si inserisce la carta di credito, si effettua il pagamento e si ritira la key card che non serve solo ad aprire la porta della camera, ma anche ad usare l’ascensore. Forse uno dei due lati negativi di questa organizzazione è l’impossibilità di pagare in contanti, accettano solo carta di credito. Il secondo è la scelta limitata delle lingue da selezionare per la procedure. Ok che c’è l’inglese, ma siamo in uno degli aeroporti più importanti d’Europa e dovrebbe esserci la possibilità di selezionare almeno tutte le lingue comunitarie.
La mattina prima di lasciare l’hotel il check out si fa allo stesso modo, dopo aver dato l’ok si sceglie come avere la ricevuta, se stampata al momento o se inviarsela direttamente alla mail inserita al momento del check in. Ah dimenticavo, per chi è meno pratico di queste procedure c’è sempre un addetto pronto a dare una mano.
Così come mi ha sorpreso la hall, anche se per motivi diversi, mi ha sorpreso la stanza. Proprio non mi aspettavo una camera così bella e particolare.
Il colore dominante è il bianco, bianche le pareti, bianco il letto, bianco il lavandino (posizionato all’entrata della camera), bianco il box in vetro che racchiude la doccia e il water. Ora tutto questo bianco potrebbe fare effetto ospedale, ma non è così. L’effetto complessivo è quello dell’eleganza. A spezzare la candida monocromia il rosso della poltroncina e i due cuscini posti ai piedi del letto, uno rosso e uno nero.
Tutto si controlla da un tablet. Prima vi parlavo della domotica, beh accanto al letto vi aspetta un tablet con il vostro nome. Tutto quello che vi serve fare è a portata di touch. Direttamente dal letto basta un tocco per rendere il vostro soggiorno più accogliente: dalla temperatura della stanza alle luci, che non solo si possono accendere e spegnere, ma con un touch è possibile anche attivare sfumature cromatiche cangianti, un po’ effetto cromoterapia. Sempre dal tablet si controlla anche l’apertura e la chiusura delle tende, la TV e altre cose.
Nel frigo bar solo due bottiglie d’acqua, sono un omaggio dell’hotel agli ospiti per soddisfare la sete notturna.
Ristorante aperto fino a tardi
Per tutte le altre esigenze al piano terra c’è un ampio spazio bar/ristorazione dove trovate un po’ di tutto. Qui è possibile mangiare fino a tardi con una cena selle service è a prezzo fisso (20€), oppure scegliendo panini o insalate dal bancone. Io che non avevo molta fame, perché sul volo Air France da Roma mi avevano servito da poco un bel panino, ho preso solo un’insalata e una birra.
La mattina seguente ho potuto apprezzare l’ottima scelta in fatto di colazione, che poi è il pasto che preferisco.
Così mi sono lasciata coccolare dall’offerta dolce dell’hotel, il salato sia chiaro non manca, ma io la mattina propria non ce la faccio! A proposito, l’attenzione che ha per i suoi ospiti il CitizenM si nota anche da un altro piccolo particolare: l’angolo gluten free.
Spazi comuni per socializzare
Tra le tante cose che ho apprezzato di questo hotel ci sono gli spazi comuni, che mi sono voluta godere sia prima di andare a dormire che la mattina seguente dopo colazione, prima di andare a prendere il treno.
Sono davvero uno dei punti di forza di questo hotel, anche per chi come me è da solo, la parola solitudine non esiste grazie agli ampi spazi comuni: dai divani dove chiacchierare con gli altri ospiti, ai computer a disposizione per eventuali esigenze.
Dormire vicino ad un aeroporto grande come quello di Parigi mi preoccupava un po’, mi chiedevo quanto sarebbe stato rumoroso, invece non mi sono accorta di nulla. Sarà stata la troppa stanchezza addosso o la buona insonorizzazione dell’hotel?
Insomma, per me dormire all’aeroporto di Parigi doveva rappresentare solo un imprevisto, anzi una scocciatura invece grazie al CitizenM si è trasformato in una bella esperienza. Ora se qualcuno mi chiede consiglio su dove dormire a Parigi vicino all’aeroporto so cosa consigliare.
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