Dove mangiare a Caserta

Mangiare in Campania è sempre un’esperienza che non delude, oggi vi suggerisco cosa mangiare a Caserta e dove. Non ho la pretesa di indicarvi i posti migliori, però posso solo dirvi che questi sono quelli dove ho mangiato io, e bene, durante i miei tre giorni di tour campano, in occasione dell’assemblea annuale dell’Associazione Italiana Travel Blogger.

Mangiare la mozzarella di bufala a Caserta

Antica Hostaria Massa

Appena arrivata all’Antica Hostaria Massa la prima cosa che si nota è una data: 1848, quella dell’inizio dell’attività. In realtà i fratelli Massa non iniziarono con un ristorante, ma con una bottega di vini e oli dove ad un certo punto iniziarono a vendere anche cibi cotti.

Antica Hostaria Massa

Ecco quello fu l’inizio di una storia di successo che ha accompagnato le varie epoche successive. Un locale molto noto in città che vanta una cucina molto legata alla tradizione locale.

Aperitivo in cantina

La nostra serata è iniziata ad una quindicina di metri sotto terra. Più esattamente nella cantina in tufo del locale dove ci hanno servito l’aperitivo un calice di bollicine, accompagnato da una mozzarellina fritta.

aperitivo ini cantina

Quella che oggi è una cantina un tempo pare fosse stata parte di un sistema di cunicoli che venivano utilizzati dai Regnanti per i loro spostamenti segreti. Questo non è sicuro, ma lo è il fatto che queste cavità fossero collegate alla Reggia di Caserta. La storia più recente invece vede queste cavità utilizzate come rifugio anti aereo, ovviamente parlo della Seconda Guerra Mondiale.

Cena in giardino

Mangiare la pizza napoletana a Caserta

La cena invece ci è stata stata servita nel loro bellissimo giardino interno. Ora basta chiacchiere, lo so che volete sapere che cosa abbiamo mangiato.

L’Antica Hostaria Massa si vanta di preparare la vera pizza napoletana, anche questa è (quasi) a Km zero: a cominciare dai pomodorini del Vesuvio alla mozzarella di bufala campana Dop. E allora, che pizza sia! Ne abbiamo mangiati diversi tipi, ma abbiamo iniziato con un antipasto a base di fritti, il tutto accompagnato da vino locale. Perché non è vero che la pizza si sposa bene solo con la birra!

Dove mangiare i fritti a Caserta

Noi pizza, ma l’Antica Hostaria Massa offre molto di più con menu che puntano sulle tipicità campane. Per i più golosi è disponibile un menu degustazione, oppure come preferiscono chiamarlo qui all’Antica Hostaria Massa, un percorso gastronomico, che consiste in 4 diverse portate frutto di antiche ricette campane. Menu che segue l’andamento stagionale e varia di mese in mese. E sempre per l’attenzione alle tradizioni e al territorio, anche il menu standard viene adeguato, come è giusto che sia, di stagione in stagione.

Antica hostaria Massa

Se sceglie un luogo del centro storico di Caserta dove mangiare L’Antica Hostaria Massa può essere un’ottima alternativa, si mangia bene ed facilmente raggiungibile anche a piedi.

Antica Hostaria Massa
via Giuseppe Mazzini 55, Caserta +39 0823 456527 – info@ristorantemassa.it

Mangiare a Caserta può essere anche un’esperienza sensoriale, due gli indirizzi che vi segnalo per questa categoria: La Sbecciatrice e La Campestre. Ma vediamo in dettaglio

La Sbecciatrice

Se venite da soli o in coppia a Caserta, questo non è il posto dove fermarvi a mangiare. Non perché non sia romantico, tutt’altro, ma perché non è proprio un ristorante e aprono la loro cucina solo per i gruppi che accolgono in quella che è la loro “stalla degustazione”. Un nome originale? No, era proprio una stalla. Ora una sala rustica che accoglie esperienze di degustazione, ma anche workshop enogastronomici

Roberta Zennaro

L’azienda prende il nome dalla sbecciatrice, (che si nota in questa foto sulla sinistra, dietro a Roberta Zennaro – Gamberetta) che altro non era che un antico attrezzo agricolo utilizzato per mietere il grano e che ora fa bella mostra di sé proprio nella stalla degustazione.

I padroni di casa sono Mimmo e Lino Barbiero, Contadini per amore e per passione, la loro filosofia è quella della Resistenza contadina che vuole recuperare sapori e prodotti di un tempo. Nella loro azienda stanno lavorando per il recupero di antiche colture e il ripristino di lavorazioni tradizionali. Questo vi fa capire subito perché ho inserito questa azienda nella categoria mangiare a Caserta è un’esperienza sensoriale. Viene privilegiato il gusto, ma anche gli altri sensi vengono stimolati in modo diverso.

mangiare alla sbecciatrice di Caserta

La nostra degustazione, non era un pranzo, ma una merenda di metà mattina, ci ha portato alla scoperta di marmellate dagli ingredienti inconsueti, come può esserlo la combinazione di zucchine e limoni o quella di zucca e arancia che abbiamo assaporato e apprezzato sia spalmata semplicemente sul pane, pane autoprodotto ovviamente, che come farcitura di crostate. E poi uno dei prodotti di cui vanno più fieri: il pomodoro riccio, di cui vi ho già parlato.

Crostata

Un pomodoro un tempo molto utilizzato nella zona, ma poi dimenticato a favore di specie più belle e perfette dal punto di vista esteriore. I fratelli Barbiero hanno recuperato i semi da un anziano contadino che, al contrario, non ne aveva mai abbandonato la coltivazione e ne hanno ripreso la produzione.

pomodoro riccio la sbecciatrice

Ora, alla coppietta di cui sopra voglio dire che non importa se come singoli non potete mangiare qui, bussate comunque alla porta della Sbrecciatrice e date un’occhiata al loro punto vendita. Ci sono tanti barattolini colorati pieni di bontà da portare comunque a casa. Uno modo per fare un regalo al vostro palato e scoprire quante cose buone riescono a produrre.

La sbecciatrice

La Sbecciatrice
via Villa Santa Croce, 137 – Piana di Monte Verna (CE) +39 3391216016 –  info@lasbecciatrice.it

La Campestre.

Foto di gruppo a le Campestre

Altro suggerimento esperienziale è quello che offre L’agriturismo le Campestre di Castel di Sasso, che abbiamo incontrato al termine del nostro trekking lungo il sentiero del conciato romano. Non spaventatevi, anche se l’agriturismo è un po’ isolato non serve necessariamente arrivarci a piedi, potete benissimo venirci in macchina.

La grande quercia

L’agriturismo Le Campestre offre anche la cosiddetta merenda contadina da assaporare sotto una grande quercia, meteo permettendo. Lo dico perché Giove Pluvio non è stato dalla nostra parte e la pioggia della notte precedente aveva inumidito troppo il terreno, così abbiamo mangiato nella sala ristorante. Un peccato. Il vantaggio però è stato che abbiamo anche potuto mangiare un’ottima zuppa a base di ceci.

Il formaggio più antico del mondo

Mangiare formaggio a Caserta

Mangiare qui significa anche scoprire la passione che la famiglia Lombardi mette nel proprio lavoro. Per loro un ritorno alle origini dopo un passato da emigranti. Fiore all’occhiello dell’agriturismo le Campestre è ll Conciato Romano, ovvero il più antico formaggio italiano, ma anche del mondo. Un particolarissimo pecorino, oggi presidio slow food, che può essere degustato solo dopo una lunga stagionatura in anfore di terracotta che va dai 6 mesi ai 2 anni.

Conciato romano

L’Agriturismo le Campestre è aperto solo nei weekend per pranzo, con un orario che va dalle 13 alle 17, perché si viene qui da Caserta a mangiare, ma senza fretta di concludere il pasto. Si mangia, si passeggia, si torna a tavola, recuperando una dimensione spazio-temporale che il più delle volte nel quotidiano è perduta

Le campestre

Agriturismo le Campestre
via Strangolagalli, 3 – 81040 Castel di Sasso (CE) +39 3470580014 – info@lecampestre.it

Enoteca Nerolo

Con questo indirizzo torniamo a mangiare nel centro storico di Caserta, l’enoteca Nerolo ha anche tavoli all’aperto sistemati in un vicoletto a due passi dalla Reggia. L’atmosfera è molto particolare anche perché pur essendo nel pieno centro, ci si lascia alle spalle la movida casertana per cenare in tutta tranquillità. Una cena molto particolare la nostra, che ha visto anche l’incursione in costuma dei ragazzi della Fabbrica Wojtila che ci hanno intrattenuti con un simpatico intermezzo teatrale, molto apprezzato.

Mangiare la centro storico di Caserta

Non è un ristorante, ma un’enoteca quindi la nostra è stata una cena piuttosto leggera, d’altra parte tra la merenda alla Sbecciatrice e il pranzo alla Campestre avevamo mangiato tutto il giorno! In ogni caso, assaggino dopo assaggino non è che ci siamo alzati da tavola con la fame

Enoteca Nerolo
Via Maielli 39/43, Caserta +39 0823 171 0977 – nerolo.enoshop@gmail.com

Bar Serao

Ultimo indirizzo che vi segnalo è quello di un bar, il Serao che si trova vicino alla Reggia di Caserta. Qui, al termine della nostra assemblea, abbiamo fatto una pranzo in piedi prima di riprendere la strada verso casa.

mangiare a Caserta

Un’ultima occasione per assaggiare alcuni prodotti tipici locali di Caserta è più in generale della Campania a cominciare dalla famosissima frittata di pasta e poi ancora mozzarelle di bufala del Caseificio Pagliuca e ancora tanti formaggi e salumi

Tra le tante specialità che ho mangiato, quella che ho apprezzato di più sono stati i fiori di zucca ripieni di ricotta di bufala.

Fiori di zucca

Mangiare, ma anche bere. Ad accompagnare il pranzo i vini dell’enoteca Il Torchio.

Da segnalare anche gli ottimo cocktail e la simpatia del personale.

Il Bar Serao è aperto praticamente sempre. Le saracinesche aprono tutti i giorni alle 7 del mattino per chiudere, dal lunedì al venerdì alle 2 e alle 3 nel weekend.

Bar Serao
Corso Trieste, 2181100 Caserta – + 390823 154 8414

#incollaborazione

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