Elba, nel 2014 si ricorda Napoleone

200 anni di Napoleone all’Isola d’Elba

L’isola d’Elba si prepara a vivere un anno all’insegna del suo cittadino più illustre: Napoleone, che qui soggiornò 10 mesi, dal 4 maggio 1814 al 26 febbraio 1815. Un bicentenario che per l’Isola rappresenta un momento di grande visibilità. Il suo legame con Napoleone è noto e molti luoghi fanno sentire l’eco di quando fu uno stato sovrano, governata da un unico principe.
Per chi ha la memoria debole ricordo che fu dopo la sconfitta di Lipsia che Napoleone fu relegato qui, in questo piccolo regno. Nulla al confronto di ciò che aveva dominato fino a quel momento.
Eppure Napoleone prese le cose seriamente. Amato dagli abitanti che lo accolsero con tutti gli onori, il sovrano amministrò con diligenza il suo regno e ne progettò persino la bandiera: bianca, con una banda rossa sormontata da api d’oro.
Anniversario o no, l’Elba presenta al visitatore un percorso sulle tracce di Napoleone che parte dalla Villa dei Mulini, dove fissò la sua residenza.

Io l’ho visitata recentemente, anche se non è stata la mia prima volta, qualche settimana fa, in occasione dell’Educational-BlogTour organizzato da “Il Genio del Bosco” con il quale presentava “A scuola di natura”, i programma per le scuole dove il percorso Napoleonico non poteva certo mancare, soprattutto quest’anno.

Non è una dimora sfarzosa, per essere una residenza reale possiamo definirla quasi modesta, quello che è straordinaria è la sua posizione, tra Forte Falcone, Forte Stella e la scogliera che si affaccia sul mare. Una posizione decisamente molto strategica. 

Nel visitarla oggi non si deve dimenticare che tutto l’arredamento, pur essendo d’epoca, non appartenne a Napoleone. 

Gli arredi originali infatti andarono perduti subito dopo la sua partenza, ma passeggiando per le sale si ha un’idea di come la volle Napoleone. 

 Una residenza su due piani, uno per sé, il piano terra, e uno superiore destinato alla moglie Maria Luisa, che però non lo raggiunse mai e quindi fu utilizzato dalla sorella Paolina e alla madre Letizia.

Tra le curiosità della villa un cimelio davvero singolare: la brandina da campo di Napoleone e una parte della sua straordinaria collezione di libri. Napoleone aveva una biblioteca di oltre 2mila volumi di tipologia sorprendete, dalla storia alla filosofia, dalla geologia alle tecniche di giardinaggio. 


Contrariamente a quello che si pensi, riusciva a trovare tempo per leggere e voleva essere informato su tutto. 


Qui nella villa di Portoferraio aveva un bellissimo giardino dove trascorreva molto del suo tempo e ne seguiva personalmente la cura e manutenzione.

 

La Villa del Mulini non era l’unica residenza napoleonica sull’isola, per la stagione estiva aveva scelto Villa di San Martino, poco distante da Portoferraio, per la quale promosse degli interventi che la personalizzassero un po’.
Rimanendo a Portoferraio le tracce di Napoleone ci portano alla Chiesa della Misericordia dove sono conservati il calco di una mano e del volto.
Un sovrano che si rispetti non poteva non avere un teatro privato e Napoleone, che non era certo uno qualunque, di teatri ne aveva addirittura due. Uno piccolino alla villa dei Mulini e l’altro più grande a Portoferraio, il teatro dei Vigilanti.

A vederlo oggi è un bel teatro, Napoleone lo fece realizzare negli spazi della settecentesca chiesa del Carmine. I lavori furono affidati all’architetto di fiducia di Napoleone, Paolo Bargigli, mentre le decorazioni pittoriche furono opera dell’artista piemontese Antonio Revelli e dello stuccatore livornese Campolmi.
Seguendo Napoleone sull’isola d’Elba vi segnalo due curiosità:

  • La Sedia di Napoleone, una roccia vicino al Santuario della Madonna del Monte dove, si dice, lui stava seduto ad ammirare la Corsica
  • Il Bagno di Napoleone, una profonda spaccatura della scogliera, sotto Villa dei Mulini, che sarebbe stato il luogo preferito dall’imperatore per il bagno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *