
Il nostro viaggio on the road nel sud dell’Inghilterra ci ha riservato la scoperte lungo la strada, una di queste è stata la tomba Tregiffian e successivamente con le vicine Merry Maidens, le fanciulle danzanti. Insomma, lungo la strada incontri imprevisti con la preistoria.
Stonehenge è una meta imperdibile per chi fa un viaggio nell’Inghilterra meridionale, anche se io la prima volta che ci sono stata venivo dalla Scozia e per arrivare a vedere questo sito ho fatto tutta una tirata con tanto di notte passata in macchina in un autogrill.
Stonehenge è Stonehenge e questo non si discute. E’ patrimonio dell’umanità e compare in tutte le guide turistiche della zona, anche quelle fatte con i piedi come la mia (Galles Inghilterra Routard).
L’incontro con la preistoria in Inghilterra può avvenire per caso, lungo la strada.
Quelli che a un occhio distratto sembrano solo sassi possono nascondere una storia più che millenaria. Durante il nostro giro in Cornovaglia ad un certo punto, vicino Penzance, abbiamo visto due persone che facevano foto lungo la strada. Apparentemente non sembrava esserci nulla di interessante, giusto un piccolo monticello circondato da pietre, su quale si celava un’apertura, ma questo lo abbiamo visto solo dopo.

Però ci siamo fermati e ci siamo messi a chiacchierare con loro. Erano due turisti polacchi, con loro avevano una rivista che parlava dei siti preistorici della Cornovaglia. Abbiamo così scoperto che si trattava di una tomba a camera risalente al tardo Neoltitico, chiamata Tomba Tregiffian.
Qualche dato storico
La tomba fu costruita tra il 3000 e il 2000 a.C. La tomba in origine era molto più grande. la costruzione della strada, a metà del XIX secolo, portò alla distruzione di gran parte della camera sepolcrale. In ogni caso anche così, quello che rimane à sufficilente a farsi un’idea di come sarebbe stata la camera sepolcrale originale.
La camera misura poco meno di 5 metri di lungheza e quasi 2 di larghezza, per un altezza di poco meno di un metro. Particolare interessante perché poco usato in questa parte della Gran Bretagna. È infatti più facile trovarle nella parte occidentale della Cornovaglia o alle isole Scilly. La tomba è formata da una serie di lastre di granito, una delle quali funge da tetto. Su una delle lastre laterali sono incise con una serie di motivi rupestri detti “a coppa”. La pietra è una replica, quella originale è al Royal Cornwall Museum di Truro. Si tratta di 25 incisioni che sono state collegate ai cicli della luna. Ogni anno infatti si hanno 13 lune piene e 12 nuove (o viceversa), per un totale di 25.
La Tomba Tregiffian fu scavata nel 1871 da William Copeland Borlase durante i quali scoprì anche pozzi con resti di ossa, che facevano pensare alla cremazione; fu solo negli anni 1968 e 1972 che vennero fatti degli scavi più completi che portarano alla luce urne funerarie che sono stati datati al 1900 a.C. grazie al radiocarbonio Questo ha fatto pensare che la tomba sia stata usate come sepoltura per un lungo periodo.

Questo luogo faceva parte di una vasta area sacra contrassegnata da numerosi sepolcri e da siti simili al vicino cerchio di pietre della “Merry Maindens, Le Fanciulle Danzanti” Così vicino da essere visibile ad occhio nudo. Non solo vicino, ma anache facilmente accessibile. Non potevamo non andare. Io poi, che sono un po’ matta, mi sono messa al centro del cerchio di pietre a danzare come se fossi un derviscio rotante, avevo anche una gonna lunga bianca che ben si prestava. Ecco, se vedete bene la fota io sono il puntino bianco e nero tra le pietre. Mi sono tolta una bella soddisfazione, visto che al centro del cerchio di pietre di Stonehenge non si può andare.