Bristol, città musicale

ponte pedonaleIn viaggio verso Bristol

La mia esperienza a Plymouth era terminata ed ero pronta a proseguire il mio viaggio nel sud dell’Inghilterra, prima tappa Bristol.

Lo so che Bristol è più a nord di Plymouth, però il mio programma di viaggio partiva da Bath, dove mi avrebbe raggiunto un amico e avremmo proseguito in auto. Così la mattina del 15 luglio, mi sono svegliata presto. I bagagli erano pronti già dalla sera precedente. Dopo una colazione rapidissima sono andata alla reception per riconsegnare le chiavi e chiamare il taxi. Pioveva a dirotto e questo è bastato a farmi desistere dall’idea di andare in città in autobus. Quella è stata sicuramente la giornata peggiore del mio soggiorno a Plymouth, per la prima volta dopo quasi 10 anni ho usato il coprizaino.

tramonto

Il tassista era un irlandese molto simpatico, abbiamo chiacchierato tutto il tempo.

E’ la seconda volta che mi capita un tassista tanto loquace, in genere sotto tutti molto silenziosi. Pensano a guidare e basta. Alla stazione degli autobus sono arrivata quasi un’ora prima della partenza, ma almeno mi sono assicurata il posto avanti e vicino al finestrino. Anche se con tutta la pioggia che veniva giù il panorama non era certo uno spettacolo. In pullman faceva anche freddo, colpa dell’aria condizionata tenuta bassissima. Pioggia, freddo, panorama. presto ho dimenticato tutto e mi sono addormentata

Arrivo a Bristol

A Bristol per fortuna non pioveva. Questo mi ha consentito di raggiungere a piedi l’ostello, appena a 10 minuti di cammino, ma che con lo zaino in spalla sono raddoppiati. L’ostello è molto carino e si affaccia sul fiume, nella zona più animata e vivace della città. La camera molto carina, solo 4 letti e con servizi privati.

Mi sono assicurata il letto in alto, ho lasciato i bagaglie e sono partita alla scoperta di questa bellissima città che mescola antico e moderno. 

La prima tappa è stata la cattedrale fondata del 1140, ma nel corso dei secoli è stata spesso rimaneggita fino a raggiungere l’aspetto attuale. All’interno della basilia ho avuto la fortuna di assistere alle prove del coro e questo mi ha consentito di apprezzare al meglio l’ottima acustica di questo edificio. 

Quindi un giro lungo il fiume per vedere, seppur da lontano la SS Great Britain, il primo transatlantico in acciao con propulsione ad elica. Quando fu varato – nel 1843 – era la nave passeggeri più lunga del mondo e fu anche il primo piroscafo in ferro ad attraversare l’Oceano Atlantico. Un viaggio che durò 14 giorni. Quello fu solo il primo viaggio della nave. Ora, dopo una gloriosa carriera tra l’Europa e le Americhe, ha finito di navigare, ma non di stupire, ma lo fa dalla terraferma. Ora, infatti,  è diventata una nave museo . 


Poi il mio giro mi ha portato a Brandon Hill, alla torre di Caboto (purtroppo chiusa). La torre fu inaugurata nel 
1897 per commemorare i 400 anni dal viaggio di Caboto. Volevo sarei in cima per godere della bella vista della città.

Mentre ero a Brandon Hill ha iniziato a piovere, per fortuna la Georgian House era vicina. Si tratta di un’abitazione tipica georgiana, arredata con mobili d’epoca che fornisce un’idea di come poteva essere lo stile di vita di un mercante coloniale del XVIII secolo.

Ma dov’è la Christmas step?

Questa è la domanda che mi sono posta più volta mentre andavo su e giù per lo stesso tratto di strada , passando davanti alla seminascosta traversa che cela questa scala finacheggiata da negozi. Certo che vista con la pioggia e i negozi chiusi, non è certo un gran bel vedere!

Una scala che poi sarebbe una via. Originariamenteo si chiamava Queen street. Tra le teorie del nome moderno della strada c’è quella che lo vuole legato ad un presepe trovato in una vetrata della Cappella dei Tre Re di Colonia, che si trova in cima alle scale.

Continuava a piovere ed io alla fine, bagnata, nonostante il Kway, sono tornata all’ostello, mi sono fatta una doccia e dopo qualche tazza di te, fiduciosa del ritorno del sereno, sono uscita di nuovo.

The Nails

Ero troppo curiosa di vedere The Nails al S. Nicolas Market.
Eccole, sono delle semplici colonnine in bronzo, ma sono legata alla nascita di un modo di dire: Pagare sull’unghia. 
Era su queste che veniva messo il denaro al termine di una compravendita, da cui pay on the nail.

Al ritorno ho fatto un giro alternativo, con una lunga passeggiata serale lungo il fiume, approfittando anche dell’inaspettato cielo rasserenato. Il bello di Brisolo è la sua anima musicale che si scopre anche passeggiando. La tradizione musicale di Bristol è molto varia e tutta da scoprire 

Alla fine la stanchezza ha avuto il sopravvento e sono andata a dormire.

Peccato sarebbe stato carino fermarsi in uno di questi locali a bere una birra, ma da sola non mi andava molto. 

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