Maledetto pezzetto di plastica! Ti fa sentire padrone del mondo, ma se qualcosa non va, quello stesso mondo ti crolla addosso.
Sto parlando della carta di credito che mi ha aiutato a organizzare il mio viaggio in Inghilterra finito ieri mattina con il ritorno a Roma.
Dal college dove stavo studiando ho prenotato un ostello ed ho affittato una macchina, ho comprato il biglietto del pullman. Tutto ok. Nell’era di Internet è fin troppo facile organizzare un viaggio. Ma non è sempre così. I problemi sono arrivati quando ho prenotato l’ostello a Londra.
Nonostante il largo anticipo non è stato facile: io pretendevo di tovare posto nel fine settimana in occasione dell’uscita dell’ultimo libro di Harry Potter e nel primo weekend di chiusura delle scuole. Tutti elementi che nella mia organizzazione non avevo considerato.
Ma il posto in ostello sono riuscita a trovarlo lo stesso. La prima sera in camerata, le altre due in camera privata. Una prenotazione che può essere convalidata solo dietro pagamento anticipato. Ma io avevo il mio rettangolino di plastica, potevo fare quello che volevo (o almeno credevo). Avevo trovato posto a Londra per 22 sterline al giorno, colazione compresa, ero soddisfatta di me stessa.
Ride bene chi ride ultimo
Una soddisfazione che è durata poco. A farla crollare la e mail con la quale dall’ostello mi comunicavano che la mia banca aveva rifiutato l’operazione. “No come è possibile. Non posso aver speso così tanto!”
Ho scritto all’ostello chiedendo di mantermi la prenotazione fino all’indomani, in modo da avere il tempo per verificare la mia posizione e risolvere il problema.
Il telefono non accettava monete da una sterlina, ma solo pezzi più piccoli. Erano le 10 di sera e non avevo con me monete sufficienti per telefonare in Italia. E’ vero che si la Visa consente di telefonare a loro carico, ma non sapevo come.
La soluzione
Alla fine, sulla mia guida Rutard Galles Inghilterra (la peggiore guida che io abbia mai comprato) ho trovato il numero verde per le telefonate dall’UK.
Ho iniziato a spiegare la situazione, poi mi hanno passato un operatore che parlava italiano.
Un vero sollievo, io ero troppo agitata per parlare inglese.
Non sapevo che pensare. Se la mia carta non funzionava più io ero sola in Inghilterra con appena 20 sterline in tasca e ancora 10 giorni prima del mio volo di ritorno!
L’operatore internazionale mi ha passato direttamente Milano e questa telefonata mi ha rassicurato. La mia carta era OK. Era l’ostello di Londra che non aveva l’autorizzazione a compiere l’operazione.
Tutto è bene quello che finisce bene
A quel punto gli ho riscritto spiegando quello che mi aveva detto la Visa e “piangendo in cinese” (li ho assicuarati che a Londra sarei arrivata sicuramente, che avevo bisogno di quella sistemazione e he avevo un auto già noleggiata a riconsegnare a Londra il 21 luglio e un aereo pagato che il 24 mi avrebbe riportato a casa). Insomma, li ho convinti a tenermi la prenotazione anche senza il pagamento anticipato.
Detta così sembra facile, ma la situazione si è risola dopo due giorni e almeno 10 e mail.
Quando sono arrivata a Londra all’ostello non trovavano la prenotazione. Per un attimo ho temuto il peggio. Per fortuna era solo un falso allarme. Alla fine la prenotazione è stata trovata.
A proposito, ho pagato il conto con la mia carta di credito, la stessa che aveva dato problemi all’atto della prenotazione.
Tutto è bene quello che finisce bene, ma quella sera, dopo aver letto l’e mail dell’ostello mi sono sentita veramente perduta.
Morale: Prima di partire per un paese straniero procuratevi il numero verde per chiamare dall’estero il call center della vostra carta. Se possibile partite con almeno due carte e un po’ di Euro di scorta!