La faggeta di Oriolo Romano

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta del Parco di Bracciano e Martignano, oggi vi porto a fare una bella escursione nella faggeta vetusta del Monte Raschio ad Oriolo Romano, che – nonostante il nome – si trova in provincia di Viterbo.

faggeta oriolo romano

La faggeta del Monte Raschio

La faggeta ha due caratteristiche molto importanti, intanto è una faggeta vetusta, quindi molto antica, e poi si trova ad un’insolita altitudine, per questo viene anche definita faggeta depressa.

Una faggeta vetusta

La faggeta del Monte Raschio non solo è molto antica, ma praticamente non ha subito cambiamenti nel corso dei secoli. Tra le peculiarità di questa faggeta anche la presenza di veri e propri giganti, come piante alte fino a 45 metri di altezza, una rarità che in tutta Europa vanta poche decine di esemplari

Una faggeta depressa

Ci troviamo a circa 500 metri, decisamente un’altitudine insolita per una faggeta, che in genere in Italia si sviluppa molto più in altro, tra i 700 e i 900 metri.

Se poi a questa altitudine anomala aggiungiamo che la faggeta di Oriolo si trova ad una trentina di chilometri – in linea d’aria – dal mare, capiamo ancora di più l’eccezionalità di questa presenza.

faggeta vetusta oriolo

A giocare a favore oggi sono le correnti umide che arrivano dal lago di Bracciano e le precipitazioni abbondanti.

La sua presenza ad una quota così bassa si spiega con questo straordinario microclima, particolarmente umido, ma solo in parte. La presenza della faggeta – anche in questo caso, come per le betulle di Manziana – è ricordo vegetale dell’ultima glaciazione, parliamo del Quaternario ovvero di qualcosa come 10 mila di anni fa, anno più anno meno. Insomma, ancora una volta ci troviamo di fronte ad un relitto glaciale.

Questo significa che dopo l’era glaciale la faggeta qui ha trovato le condizioni ideali per sopravvivere: si è adattata a questo clima umido e al tempo stesso non eccessivamente caldo ed è giunta fino a noi.

Faggeta patrimonio Unesco

In tutto il mondo esistono 63 faggete che hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale Naturale Unesco. L’Italia – insieme alla Cina – è il Paese con il maggior numero di siti Unesco al mondo, accanto ai siti storici ce ne sono anche alcuni a carattere naturalistico, la faggeta di Oriolo è uno di questi.

faggeta monte raschio

Di queste 10 si trovano in Italia e quasi tutte si trovano all’interno di aree naturali protette. La faggeta del Monte Raschio ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra questi l’inserimento tra i siti “SIC (sito di interesse europeo), che è stato – possiamo dire – il primo passo verso l’ingresso nell’elenco dei siti Unesco, avvenuto nel 2017  all’interno del più ambio sito delle Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa.

faggeta oriolo sottobosco

Escursione nella faggeta di Oriolo

L’escursione alla faggeta del Monte Raschio è molto facile, adatta a tutti. Si sviluppa lungo un percorso ad anello ben segnato (sentiero CAI 175C), impossibile perdersi. Dopo un primo tratto in salita il sentiero prosegue in discesa

sentieristica

Parlo di faggeta perché sicuramente questo è l’ambiente più caratteristico, ma oltre ai faggi nel secondo tratto troviamo anche pini, castagni cerri e un bel sottobosco dove non mancano ciclamini, piante di pungitopo, orchidee selvatiche e non ultimi i funghi.

Un sentiero perfetto per gli amanti del trekking, ma c’è da dire che è accessibile anche a cavallo e in mountain bike.

I sentieri della faggeta di Oriolo

I sentieri del Monte Raschio sono percorribili, tutto l’anno. Ogni stagione ha le sue caratteristiche, io sono stata a inizio primavera con le prime fioriture che facevano capolino tra le foglie secche, in autunno invece trovate il foliage e le castagne

Il punto di partenza e di arrivo è la piazza centrale di Oriolo Romano, da qui il percorso completo ha una lunghezza di circa 8 km. C’è poi anche un secondo sentiero che porta a Fonte Petrella

Escursione lungo la ciclovia

Parte invece dalla stazione ferroviaria la ciclovia dei boschi, un facile percorso in MTB di circa 18 km che – dopo aver attraversato la faggeta di Monte Raschio – prosegue verso Trevignano Romano passando anche per Monte Termine.

Se capitate da queste parti dopo l’escursione nella faggeta fate un salto al borgo di Oriolo Romano, nato come progetto di città ideale. Da visitare anche Palazzo Altieri e i suoi giardini. Per il palazzo c’è un biglietto di ingresso, i giardini invece sono accessibili liberamente.

Fauna

Ricca anche la fauna. Tra i mammiferi presenti si segnalano il cinghiale, la donnola, il gatto selvatico, il ghiro, l’istrice, il lupo, lo scoiattolo, il tasso, il riccio, la volpe non mancano poi molti uccelli, tra questi rapaci- diurni e notturni- come il nibbio bruno, il gufo, l’allocco e la civetta.

Non importa se non li incontrate durante la vostra escursione, ma ci sono. Chi poi ha la fortuna di avvistarne uno porterà a casa anche l’emozione di questo incontro

Come arrivare alla faggeta di Oriolo

bosco di faggi

Il modo migliore per arrivare, sia da Roma, sia da Viterbo è sicuramente la macchina. Da Roma si percorre la via Cassia in direzione Viterbo e seguire le indicazioni per Bassano Romano fino ad Oriolo.

In alternativa si può utilizzare il treno regionale della linea Roma-Viterbo e scendere al Oriolo. Da Oriolo poi si prosegue a piedi fino all’ingresso della faggeta. Per chi invece viene in bici tutto è più semplice perché sul treno regionale è possibile trasportare la bici. Trevignano non ha una stazione, quindi per il ritorno bisogna pedalare ancora fino a Bracciano o Angulliara

La parte centrale che è quella relativa proprio a M. Raschio è tutta sottobosco, dove oltre ad una pineta e a un bosco di cerri la parte preponderante è costituita soprattutto dai stupendi faggi proprio del sito UNESCO. Quando arrivate in prossimità della vetta del Monte Raschio troverete un albero da un nome molto singolare: è il faggio del piccione, che anticamente era utilizzato dagli Altieri come richiamo per i piccioni.

Post scritto in collaborazione con Taste&Travel e Regione Lazio

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