Se l’edizione 2015 è stata una da grandi numeri, con 2 milioni di visitatori e oltre 11mila appuntamenti sparsi per tutte le regioni, quella 2016 non è da meno. Anche quest’anno, infatti, il programma si presenta ricchissimo con una serie di “feste nella festa” alle quali si aggiungono diversi progetti originali e innovativi.
Bouillabasse |
Il cibo è fatto anche e soprattutto di persone che con il loro mestiere portano in tavola specialità di ogni tipo… ecco allora che in programma troviamo anche gli incontri con i mestieri del cibo, in calendario dibattiti, giornate di informazione, porte aperte e infine conoscenza il savoir-faire delle tradizioni, dei segreti di chi si occupa food.
Padrino della Festa di quest’anno è il giornalista Eric Roux, noto per essere un appassionato difensore delle cucine popolari, creative e quotidiane.
![]() |
Formaggi francese Copyright: CRT Normandy |
Roux, che ha accettato con orgoglio il ruolo di padrino, ha spiegato il significato che ha per lui questa tematica. “Festeggiare le cucine popolari – ha detto – vuol dire festeggiare la tradizione, la trasmissione dei saperi e delle conoscenze su come produrre e trasformare i prodotti base della nostra alimentazione, e festeggiare insieme il nostro ‘pranzo di famiglia’ diventato patrimonio dell’Unesco. E vuol dire condividere con tutti, di qualsiasi origine e religione”
Una cucina popolare che risente pienamente non solo delle differenze culturali regionali, ma anche degli “apporti delle successive migrazioni, la nostra società contemporanea – ha aggiunto Roux – si è estremamente diversificata e più che di una cucina popolare si deve parlare di ‘cucine popolari’. Cucine diverse e vitali, alla ricerca del vivere insieme. Le cucine popolari si adattano ai luoghi, ai prodotti locali, alle situazioni economiche…Il cibo è una pratica culturale e sociale globale”
Per conoscere tutti i dettagli vi invito a visitare il sito della Fête Gastronomie
http://www.fete-gastronomie.fr/