Il 5 gennaio 2011 la città cinese di Harbin, nella provincia orientale di Heilongjiang, dà il via al festival del ghiaccio e della neve. Un evento che, dal 1963, richiama da ogni parte del globo migliaia di turisti.
Una festa per chi non soffre il freddo, visto che in questo periodo la colonnina di mercurio scende a temperature che possono toccare i – 30 gradi.
Il freddo però in questo caso è il migliore degli alleati perché il ghiaccio e la neve sono la materia prima di artisti che, armati di seghe elettriche, realizzano sculture di ghiaccio
Il risultato finale è una vera e propria città sottozero, resa ancora più suggestiva dalla luce che, con il calar della notte, illumina le pareti di ghiaccio e crea un effetto sensazionale, tra la favola e il surreale. L’Harbin International Ice Festival è uno dei quattro più grandi festival del mondo del genere. Per assistere a qualcosa di simile bisogna andare in Giappone al Sapporo Snow Festival, in Canada al Quebec Winter Carnival o in Norvegia allo Sky Festival.
Durante tutto il periodo in cui si svolge la manifestazione, circa un mese, freddo permettendo, gli spettatori possono partecipare anche ad una serie di eventi culturali, turistici e sportivi.
Quanto a sport, oltre ai più tradizionali legati al ghiaccio e alla neve, qui ce n’è anche uno a dir poco sorprendente, viste le temperature: si tratta del nuovo invernale nel fiume Songhua.
Harbin è famosa non solo per la festa del ghiaccio, ma anche per essere stata scelta come stazione finale della celeberrima Transiberiana. La storica linea ferroviaria che la collega a Mosca grazie alla linea ferroviaria e un viaggio lunto 150 ore
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