Gayser, un soffio d’acqua verso il cielo

12 agosto 2012

Tutti sanno che cosa sia un gayser, ma vi siete mai chiesti da che cosa derivi il nome?


Il nome gayser viene dall’Islanda, più esattamente dalla zona di Haukadalur dove si trova l’imponente Geysir, capace (un tempo) di impressionare con i suoi getti alti fino a 60 metri. Questa però è storia vecchia. Nel 1950, stanco di spruzzare la sua colonna di acqua calda si è addormentato per circa 50 anni, pare per colpa dei turisti che avevano la pessima abitudine di gettare sassi al suo interno, con il risultato di ostruirne il condotto. 


A risvegliarlo, nel 2000 è stato un terremoto, che probabilmente ha smosso le pietre e liberato il condotto.

Pare che il suo primo getto sia stato da record: ben 120 metri!!! Il getto d’acqua però ora è decisamente più modesto e Geysir, forse anche per vendicarsi dell’antico affronto, non saluta i turisti più con regolarità, ma si limita a farlo appena 4-5 volte all’anno. 

 

Se Geysir ha smesso di essere la principale attrazione, ad accontentare i numerosi artisti del Circolo d’Oro (Pingvellir e Gullfoss) è lo Strokkur che spruzza regolarmente il suo getto caldo ogni 10-15 minuti.


Durante la nostra permanenza nell’area abbiamo più volte visto la potenza dello Strokkur, mentre  Geysir è rimasto silente. Abbiamo però il dubbio che la possente colonna d’acqua che abbiamo visto in lontananza mentre stavamo arrivando fosse proprio lui che ci dava il suo “benvenuto”. 

Non sapremo mai se quell’altissimo getto di acqua fosse proprio il Geysir  in “persona”, ma a tutti noi piace pensarlo. In ogni caso il ricordo dell’immagine di quella colonna d’acqua all’orizzonte accompagnerà sempre i nostri ricordi legati a quest’area geotermale.

Certo avremmo voluto anche un po’ di sole, ma si sa. in Islanda il tempo è mutevole, anche troppo e poi il viaggio è appena iniziato, il sole arriverà.


Appena arrivati ci accoglie un penetrante odore di zolfo e un paesaggio completamente privo di vegetazione proprio a causa della componente solfurea. Il primo gayser che si incontra è il “cucciolo” di casa, il Litly-Gayser, e da qui ci si immerge in un’atmosfera decisamente surreale.

La visita a quest’area è stata molto apprezzata da tutti, anche da chi come me aveva giù avuto degli incontro con i gayser, il primo fu nel 2005 nel parco di Yellowstone quando questo blog, ancora non era nato!

Questo è il posto perfetto anche per una pausa pranzo. Sul lato opposto della strada, proprio dove si parcheggia, c’è una caffetteria, ottimo rifugio in caso di pioggia. Certo, visti i prezzi, meglio tirar fuori dallo zaino un panino… per usufruire dal tavolo basta comprare una bibita.
Annesso alla caffetteria c’è anche un fornitissimo negozio di articoli di artigianato e souvenir, non lasciatevi prendere dallo shopping… troverete prezzi migliori molto presto!



Ed ora una piccola lezione di islandese:

Geysir significa “soffio”

Poteva mancare una lezione di geologia?

Ci troviamo in una zona vulcanica, tutta l’Islanda lo è, e nel sottosuolo si trovano dei depositi di acqua bollente che collegati alla superficie da un canale. IL getto è frutto della pressione a cui è sottoposta l’acqua, che viene espulsa con getti spettacolari.

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