Un angolo di Roma da Scoprire
A Roma spesso basta aprire un cancello per svelare alla vista piccoli luoghi “segreti”, il più delle volte si tratta di cortili o giardini come il giardino giapponese di Roma.
Si tratta di un piccolo giardino, ma appena si oltrepassa il cancello ci si trova catapultati in Giappone.
Il giardino giapponese i trova in via Gramsci, 74, nella zona di Valle Giulia, caratterizzata dalla presenza di diversi istituti di cultura esteri e di fronte alla Facoltà di Architettura di Roma.
Piccolo giardino sen’en nel cuore di Roma
Il giardino non è grande, ma è un vero gioiellino. Avete presente quei giardini giapponesi con laghetti, rocce, cascate e ponticelli?
Ecco, è proprio così ed è stato realizzato negli anni ’60 da un grande maestro del genere, l’architetto nipponico Ken Nakajiama che ha progettato questo e altri giardini fuori dal Giappone, come ad esempio quelli di Montreal e Mosca. Suo anche il giardino giapponese dell’orto Botanico di Roma (Largo Cristina di Svezia, 2) che realizzò tra il 1990 e il 1994.
Il giardino è il primo realizzato in Italia da un architetto giapponese ed ha tutte le caratteristiche del giardino sen’en, cioè il tipico giardino giapponese con laghetto. Uno stile che si è perfezionato nei secoli, attraverso i periodi Heian, Muromachi (XVI-XVII sec.) e Momoyama (fine XVII sec.).
C’è davvero tutto, la cascata, il ponticello, le rocce, le piccole isole, la lampada di pietra, tôrô e ovviamente il laghetto con tanto di carpe che nuotano nelle sue acque.
Il giardino non è molto grande, poco meno di 1500 mq, ma grazie ad un gioco di punti di vista gli spazi sembrano ampliarsi, al punto che pare catturare nel suo paesaggio anche scorci di Monte Mario e Villa Borghese. Una suggestione voluta da Nakajima per farlo apparire più ampio.
Il giardino è costruito anche per sembra diverso a seconda del punto dal quale si osserva, il migliore è la veranda, tsuridono, che si protrae sul laghetto.
Festa dell’Hanami a Roma
Il giardino è bello in tutte le stagione, ma il periodo preferito dai visitatori è quello dalla fioritura dei ciliegi, che in genere coincide con la prima metà di aprile. In queste settimane ad essere protagonista è la pianta simbolo di rinascita e della vegetazione giapponese: i ciliegi.
Alberi così amati che alla loro fioritura è dedicata una festa, quella dell’Hanami. I giapponesi amano goderne la bellezza, mentre in allegria fanno pic nic sull’erba, sotto gli alberi in fiore. Ecco, questo non lo potete fare in questo giardino, perché qui non è consentito consumare cibi (né portare cani), però per chi ha voglia di provare questa esperienza a Roma può organizzare, nello stesso periodo, un pic nic al laghetto dell’Eur dove nel 1959 sono stati piantati 150 ciliegi, dono del primo ministro giapponese dell’epoca, come segno di amicizia tra i due Paesi.
Legame che troviamo anche nel giardino del centro culturale giapponese. Accanto a piante come ciliegi, glicini, iris e i pini nani troviamo alberi di ulivo in rappresentanza delle civiltà mediterranee. Piante che rappresentano anche un messaggio di amicizia tra Italia e Giappone. Arrivano invece dalla Toscana le pietre che formano la cascata.
Davvero suggestivo il percorso che si snoda nel giardino, dove tutto appare naturale, ma che è in realtà frutto di uno studio accurato. Bellissimi i pini nani, che sembrano rubati ad una stampa giapponese. Un piccolo albero che rappresenta longevità e resistenza.
Visitare il giardino in primavera è come fare un tuffo nella tavolozza di un pittore. Il ponticello in pietra che spicca nel verde, mentre tutto intorno è in fiore. La prossima volta però voglio tornare in autunno, quando i colori sono quelli del foliage.
Come visitare il giardino giapponese di Roma
La visita al giardino è consentita solo in occasione di visite guidate gratuite. Per la visita è però obbligatoria la prenotazione al numero di telefono 0694844655, attivo il martedì e il giovedì dalle 13.30 alle 17.30. Lo stesso numero risponde anche alla richiesta di eventuali informazioni.
Importante sapere che con ogni telefonata è possibile prenotare per massimo cinque persone e che non ci si può prenotare con largo anticipo: ogni mese, infatti, sono aperte le prenotazione per quello successivo.
Il giardino è aperto anche per gruppi organizzati, come le scuole, in quel caso la prenotazione va effettuata via posta elettronica (gruppi@jfroma.it)
Le visite guidate vengono effettuate tutto l’anno, con eccezione dei mesi di luglio e agosto e del periodo natalizio, nelle giornate di martedì, giovedì, venerdì. Quando il centro culturale è aperto, le visite si effettuano anche il sabato.
Non perdete tempo, perché i posti disponibili finiscono rapidamente, soprattutto in primavera. Sul sito comunque avrete sempre ben visibile il calendario e le disponibilità.
Accesso ai disabili
Utile sapere anche che il giardino non permette un accesso totale ai disabili su sedia a ruote o ai bambini su passeggino. Per loro la vista è garantita dalla parte superiore, che consente comunque di avere una bella visione d’insieme del giardino.
Il Centro di Cultura Giapponese di Roma
Una visita al giardino è un’ottima occasione anche per visitare il centro di cultura Giapponese, ospitato in una palazzina, progettata, sempre negli anni ’60, dall’ architetto Yoshida Hisoya, e ispirato ad una dimora signorile del periodo Heian (IX-XII).
Oltrepassata la porta di ingresso non dimenticate di ammirare le rifiniture interne, che dal legno delle superfici alle tipiche porte scorrevoli di carta, vi catapulteranno di nuovo nelle atmosfere giapponesi.
Se poi è il periodo giusto avrete anche occasione di visitare gratuitamente delle mostre temporanee.
Tra gli scopi principali del centro c’è quello della diffusione della cultura giapponese in Italia, a questo concorrono anche i corsi di lingua e letteratura, numerosi eventi (film, convegni, spettacoli, laboratori,) e la ricca biblioteca, circa 32 mila volumi, ma anche riviste, microfilm, CD di musica giapponese antica e moderna. Una biblioteca che raccoglie libri scritti sia in giapponese che in lingue occidentale e considerata la biblioteca sul Giappone più fornita e completa d’Italia.
Come arrivare al giardino giapponese
- metropolitana scendere alla fermata Flaminio della linea A e poi proseguire a piedi fino a via Gramsci
- autobus linea 52 (fermata Don Minzoni) o linea 982 (fermata Buozzi/Don Minzoni)
- tram linee 3 e 19 fermata Belle Arti)
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