Ricetta del gratin dauphinois

Il viaggio di gusto di oggi è in Francia con la ricetta del gratin dauphinois. Non solo ricetta, del gratin dauphinois scopriremo insieme anche le origini.

Si tratta di un piatto a base di patate originario della zona del Delfinato. Una delle tante ricette francesi a base di patate. Si tratta di una ricetta facile da preparare e di ottimo effetto, che premia il gusto, la vista e l’olfatto.

Quando si portano in tavola le patate non si sbaglia mai e di questo dobbiamo ringraziare i francesi. Sì, sì lo so che sono originarie del Messico, Perù e Bolivia e che arrivarono in Europa con i viaggi dal Nuovo Mondo. Ma non quelli di Colombo, bensì di Pizarro.

Che cosa c’entrano i francesi con le patate?

Patate

Un attimo che ve lo spiego. La patata all’inizio non incontrò molto fortuna in Europa perché la gente ne mangiava le foglie e il tubero crudo, che oltre a non avere esattamente un buon sapore è particolarmente indigesto, anzi proprio tossico. Anzi una legge del parlamento francese che l’aveva addirittura etichettata con portatrice di infezioni.

Merito del suo riscatto e della sua diffusione sono due francesi. Il primo è un farmacista e il secondo un Re.

Il farmacista è Parmentier Antoine-Augustin che durante la Guerra dei Sette Anni fu imprigionato in un carcere prussiano e fu lì che scoprì le caratteristiche delle patate. Al suo ritorno in patria, nel 1771 partecipò ad un concorso dal titolo “ Quali sono i vegetali che possono essere sostitutivi in caso di  carestia rispetto a quelli di impiego comune e la loro preparazione”.

Per lui la soluzione era una sola, la patata! Una proposta che si rivelò vincente.

Contadino patate

Fu poi re Luigi XVI a dare un forte impulso alla coltivazione della patata dopo la carestia del 1785. Il sovrano arrivò addirittura ad impartire ai nobile l’ordine di coltivare patate nelle proprie terre. I contadini obbedirono, non potevano fare altrimenti, ma restavano comunque diffidenti nel considerare le patate un cibo valido.

patate in terra

Insomma, le coltivavano per legge, ma non le mangiavano. Non si poteva certo obbligarli, bisognava trovare il modo per fargli cambiare opinione. Parmentier ebbe un’idea astuta. Consigliò al Re di far sorvegliare un campo di patate dall’esercito e di far diffondere la voce che quello che veniva coltivato era una prelibatezza riservata al sovrano. Non solo, anche la Regina diede il suo contributo, ornando la sua parrucca con un fiore di patata.

fiore di patata

Bastò questo per destare curiosità e interesse e furono in molti ad introdursi in quel campo per rubare il “cibo del Re”. Lo stratagemma funzionò a tal punto che da lì a pochi anni, ovvero durante la Rivoluzione Francese, la patata era diventata un cibo popolare e dalla Francia si diffuse rapidamente in tutta Europa.

Le origini del gratin dauphinois

Vi ho raccontato tutto questo perché la storia della patata fa parte anche della storia del gratin dauphinois. Questo piatto fu preparato per la prima volta in quegli anni, sappiamo anche la data: 12 luglio 1788 in occasione di una cena offerta da Jules Charles Henri di Clermont-Tonnerre, duca di Clermont-Tonnerre agli ufficiali municipali della città di Gap.

Se siete arrivati a legger fin qui lo avete fatto anche perché state aspettando la ricetta del gratin dauphinois.

Eccovi accontentati. Anzi di ricette ve ne do due. La prima quella ufficiale presa dal sito dell’Ente del Turismo Francese , ma anche una sua variante. Nel dubbio le ho preparate entrambe, a voi la scelta

Ricetta del gratin dauphinois

Ingredienti

  • 1,5 kg di patate
  • 100 g di burro
  • 5 gr di aglio
  • 3 dl di panna da cucina
  • 1 litro di latte
  • Sale, pepe
  • Noce moscata

Come preparare il gratin dauphinois

Per entrambe le ricetta il procedimento iniziale è lo stesso.

gratin dauphinois

Si inizia dalle patate che vanno pelate, lavate e tagliata a fettine sottili. Nel frattempo in una casseruola larga portate ad ebollizione un litro di latte insieme ad una grattatina abbondante di noce moscata, sale, pepe e aglio.

Latte per il gratin dauphinois

Non appena il latte inizia a bollire versate le fettine di patate e fate cuocere una decina di minuti a fuoco basso. Questa è una fase delicata, fate molta attenzione che non si attacchino al fondo della casseruola.

Trascorso questo tempo è il momento per iniziare a mettere in teglia il vostro gratin dauphinois.

Vi dico subito che per fare questo ho utilizzato solo una parte delle patate, le altre le ho utilizzate per preparar una variante al formaggio del gratin dauphinois, che vi illustrerò tra poco.

ricetta gratin dauphinois con panna

Per la prima versione le patate vanno disposte in una teglia da forno (imburrata) in un unico strato sul quale poi si versa la panna a pezzetti. Poi si arricchisce con fiocchetti di burro.

Gratin dauphinois, variante al formaggio

Esiste anche una variante di questa ricetta che non prevede l’utilizzo della panna da cucina, ma del formaggio.

ricetta gratin dauphinois

In questo caso le fettine di patata vanno disposte sulla teglia in due strati e tra l’uno e l’altro vanno disposte delle fettine sottili di emmenthal francese.

La cottura in forno

Il gratin dauphinois deve cuore in forno per circa 45 minuti ad una temperatura di 180 gradi fin quando non vedrete la superficie perfettamente dorata.

gratin dauphinois con formaggio

Appena sfornato, vista la temperatura, è altamente sconsigliato mangiarlo subito, il rischio è quello di ustionarvi il palato. Molto meglio farlo intiepidire un pochino.

Consiglio finale

Vi accorgerete che nella casseruola nella quale avete cotto le patate è avanzato del latte. Se non lo volete buttare il consiglio è quello di utilizzarlo per preparare, anche il giorno seguente, un purè di patate.

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