Dopo Catania oggi è la volta di Palermo e dei suoi mercati. Chi mi segue sa che il mercati sono una delle mie passioni. Il mercato è il cuore pulsante di una città e i mercati di Palermo hanno il pregio di portare indietro del tempo, offrendo profumi, atmosfere e colori dei mercati dei secoli scorsi, forse in alcuni casi, come si legge anche in alcuni antichi racconti di viaggi, addirittura gli stessi della Sicilia araba del X secolo.
I mercati di Palermo possono essere visitati tranquillamente in autonomia, ma per chi preferisce una visita più completa può optare per un tour guidato tra storia, cultura e delle immancabili degustazioni di prodotti tipici.
I mercati i più tipici di Palermo sono quattro: Ballarò, Vucciria, Borgo Vecchio e Capo.
Ballarò
Il mercato di Ballarò è uno dei più antichi della città. Ne scrive già, nei suoi appunti, un viaggiatore arabo del X secolo, qui si trova soprattutto frutta, ortaggi, verdure, carne e pesce, ma non mancano prodotti cotti, tipici della tradizione siciliana: dalle panelle (frittelline di ceci) al polpo, dalle cipolle ai cazzilli (crocchette di patate). La merce è ospitata in casette di legno che viene offerta dai venditori che con i loro richiami chiassosi, urlati e cantalineati, cercano di attirare l’attenzione dei compratori sulla qualità e il buon prezzo dei prodotti. Nessun dubbio, un giro al mercato è il modo migliore per immergersi nelle atmosfere siciliane.
Il mercato di Ballarò sorge nella piazza omonima, nel quartiere Albergheria, vicino alla stazione centrale, è quindi il luogo perfetto da visitare anche prima di partire, per comprare dei prodotti da portare a casa. L’origine del nome, secondo una prima versione, deriverebbe dal nome di un antico villaggio musulmano, che sorgeva ai piedi di Monreale, e da dove dove provenivano i commercianti che lo frequentavano.
Mercato della Vucciria
Il mercato della Vucciria così come quello del Capo, sono facilmente raggiungibili da alcuni dei monumenti più celebri di Palermo.
La Vucciria è situata tra via Roma e Corso Vittorio Emanuele, all’altezza dei Quattro Canti, a due passi dalla Cattedrale e dalla chiesa greco-ortodossa de La Martorana.
Il suo nome deriva dal termine francese boucherie che significa macelleria. Un tempo infatti qui si trovava il macello e non a caso, i prodotti più commercializzati erano le carni. Nel Cinquecento, venne chiamato bocceria della foglia, segno che in quel periodo accanto alla carne si vendeva anche frutta e verdura. Oggi, tra le stradine strette e i vicoli che si intrecciano il mercato offre tutti gli ingredienti della cucina siciliana, in un tripudio di colori, forme e profumi. L’allegra baraonda di questo mercato è stata immortalata dipinto la Vucciria di Palermo, di Renato Guttuso, oggi conservato a Palazzo Steri, sempre a Palermo.
A proposito di palazzi, visitando il mercato, non mancate di dare un’occhiata a Palazzo Mazzarino, a palazzo Gravina Filangeri di Rammacca al Garraffello e alla fontana del Garraffello,
Il mercato di Capo
Il mercato di Capo è un mercato agro alimentare, situato in pieno centro storico alle spalle del Teatro Massimo e si sviluppa lungo una strada che va da Porta Carini, una delle più antiche della città, fino Corso Vittorio Emanuele. Anticamente qui si erano stabiliti mercanti arabi di schiavi, in seguito, verso il XIII secolo, si popolò di artigiani e commercianti. Ancora oggi La lunga strada che attraversa il mercato è popolata di bancarelle, botteghe e negozi, con generi alimentari dai mille odori, sapori e colori, anche se tra le strette viuzze si può trovare di tutto.
Tra gli assaggi che offre questo mercato c’è la tipica pizza palermitana chiamata sfincione.
Mercato di Borgo Vecchio
Il mercato di Borgo Vecchio si trova nella zona settentrionale di Palermo, vicino al teatro Politeama, e si sviluppa fino alla zona del Porto. Famoso per l’ottima qualità e i prezzi di frutta e verdura. Anche questo mercato è noto per la frutta e verdura di ottima qualità che si può comprare a buoni prezzi. Il mercato alimentare occupa soprattutto le vie Scinà, Principe di Scordia, Ximenes, piazzetta Nascè, mentre vicoli e cortili interni ospitano piccoli esercizi commerciali e artigiani che lavorazione legno e ferro.
Spero come al solito di avervi fatto venire voglia di prenotare un volo o un treno, un hotel a Palermo e partire per immergervi nelle atmosfere senza tempo di questi mercati. Che poi i mercati sono anche uno dei luoghi dello street food di Palermo .