Il body scanner della discordia

body scanner In tema di sicurezza negli aeroporti in questi ultimi anni ne abbiamo viste di tutti i colori. Ok la sicurezza dei passeggeri è importante, ma ci sono norme che forse passano il segno, violando non solo la libertà personale, ma addirittura delle leggi. E’ il caso del body scanner che il governo di Londra, che vorrebbe attivare in tutti gli scali nazionali.

Secondo il ” The Guardian” le immagini riprodotte dagli scanner corporali sono cosi’ accurate che potrebbero essere involontariamente dare vita parla di uno “striptease virtuale” del passeggero.
E che succede se questo passeggero è un bambino? A questo proposito c’è chi ha addirittura parlato di una violazione delle norme contro la pedopornografia. 

E in attesa che venga redatto l’annunciato “codice di comportamento per gli addetti ai body scanner” in attesa di regole chiare e univoche, in alcuni scali si sta pensando di utilizzare questo strumento solo su passeggeri maggiorenni.

Un tema scottante che verrà affrontato il prossimo 7 gennaio a Bruxelles dal Comitato per la sicurezza aerea della Commissione europea e che riguarda non solo la privacy, ma anche la salute.

E mentre la discussione ancora è aperta, l’Italia è pronta all’introduzione dei body scanner negli aeroporti, ritenendoli “lo strumento più sicuro per prevenire il terrorismo”, pur riconoscendo che si tratta di un “male necessario” e di un “sacrificio per la privacy”.

Giovedì prossimo il Comitato Interministeriale per la sicurezza aeronautica avvierà le procedure per la dotazione dei cosiddetti body scanner. I primi dovrebbero arrivare in tempi rapidi a Fiumicino e Malpensa. Un’operazione che terrà “nella dovuta considerazione le problematiche inerenti la privacy”.
Per quanto sarà tenuta in considerazione la privacy, per il passeggero il passaggio traverso il body scanner rappresenterà pur sempre un momento imbarazzante.

A intervenire sull’argomento anche Vladimir Luxuria. Secondo l’ex parlamentare a subire i danni maggiori sarebbero le trans, costrette a “mettersi a nudo” e sottoposte a maggiori controlli, a domande imbarazzanti, “se non addirittura il diniego di accesso”.

E voi, che ne pensate?

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