Il bazar di Khān al-Khalīlī è una di quelle mete imperdibili di un viaggio a Il Cairo, soprattutto per chi, come me, ha una gran passione per i mercati.

Fare un giro qui è immergersi nell’essenza dell’oriente. Secondo solo a quello di Istanbul, per quanto riguarda il vicino oriente, il bazar del Cairo è un’esplosione di colori, profumi e forme.
Un’esperienza imperdibile. Non a caso è considerato una delle principali mete turistiche della città.

Il suo nome tradisce l’antica origine, nel 1382, di caravanserraglio (Khan). Anche i prodotti venduti, salvo qualche eccezione, sono più o meno gli stessi da secoli. Buona la qualità dei tessuti e delle pelli. Tutte da provare le spezie, anche bisogna fare attenzione a non comprare curcuma per zafferano e a non lasciarsi ammaliare dal prezzo dell’oro, apparentemente molto conveniente, però non è a 18 carati!

Per chi vuole portare a casa qualcosa di particolare ci sono i profumi tradizionali, venduti in artistiche bottigliette di vetro. Oggetti tradizionali, ma anche souvenir, gli stessi che trovate un po’ in tutte le aree archeologiche del Paese.

A Khān al-Khalīlī si fanno buoni affari, l’importante è non avere fretta. Vige infatti il tradizionale rituale del mercanteggiare, che richiede pazienza da entrambe le parti. E visto che l’arte del mercanteggiare è lunga e faticosa, il bazar offre anche la possibilità di riposarsi e rifocillarsi in qualche caffè.
Io ho avuto occasione di visitarlo in occasione del Ramadam, anzi mi sono trovata a Khān al-Khalīlī anche in coincidenza della fine del mese di digiuno.
Un’esperienza decisamente fuori dal comune. Provate ad immaginare che cosa significa la più importante festa dell’anno in una città di 15mila abitanti!
Ovviamente non si va al Cairo solo per il bazar, anche se è un’esperienza entusiasmante. Il Cairo è anche e soprattutto Museo Archeologico e Piramidi, ma di questo vi parlerò un’altra volta.
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