Il fascino della nebbia…al mare ed in campagna

Sapevate che Padova ha uno sbocco sul mare?  

Di buon mattino ci siamo diretti presso la spiaggetta artificiale denominata “Boschettona”, creata nell’ambito del progetto MOSE per Venezia e che d’estate si affolla di bagnanti. 

Veneto

L’abbiamo apprezzata fuori stagione, in piena solitudine ed avvolta dalla nebbia. 


Tra le immagini più suggestive che abbia mai scattato, un pontile in legno che s’insinua nella laguna, dove, in una giornata come quella, lo stacco tra cielo e mare quasi non esisteva.  

L’itinerario prevedeva una camminata in stile nordic walking, un’attività motoria completa che ha grandi benefici sul corpo. 

Insomma non è una moda e non è solo accompagnare la passeggiata con i bastoncini.

A svelarci tutti, o quasi, i segreti di questa tecnica doveva essere la nostra istruttrice Barbara, ma il tempo era davvero pessimo ed abbiamo dovuto rinunciare, seppur a malincuore. Ci siamo portati direttamente in bus ai “casoni”!”

Si tratta di edifici moderni di nuova costruzione, curiosa la forma ovale coperta dal tetto spiovente realizzato con fascine. Ampi gli spazi interni ed importante la presenza di un camino che funziona ad acqua geotermica.

Il loro utilizzo è quello di accogliere eventi e manifestazioni  e gli ampi spazi, organizzati su più livelli, ben si addicono a questo scopo. 

L’accoglienza è la stessa delle precedenti, ottimo vino e buon cibo. 

 Accanto alle strutture moderne anche quelle antiche, come il Casone delle Sacche, che nella sua storia vanta anche un passato cinematografico, come location del film “La moglie del prete” con Sofia Loren e Marcello Mastroianni. 

 Di nuovo in pullman, si chiacchierava riguardo alla via Romea, dove si transita velocemente, magari per andare a lavorare, senza considerarne i dintorni. In realtà
basterebbe entrare in qualunque traversa per ritrovarsi circondati di storia e bellezze naturali, che hanno il loro fascino in ogni stagione. La caratteristica del padovano è quella di una bellissima ragazza timida che va avvicinata con garbo e scoperta lentamente, certi che avrà da offrire inaspettate e gradite sorprese. L’ospitalità di questa gente mette quasi in imbarazzo, la signorilità, le generosità e la buona educazione sono caratteristiche che stanno via via svanendo lungo i più blasonati circuiti turistici, ormai presi d’assalto da una clientela incapace di cogliere l’essenza di un luogo, della sua gente e della sua cultura. E l’offerta si adatta.


Perciò, vi prego, se deciderete di visitare queste terre ed i loro abitanti, fatelo con rispetto. La loro ricchezza consiste appunto nel rispetto che hanno per la terra, per la natura che preservano a fatica e per quello che la natura restituisce loro in cambio, per la loro storia fatta di immensi sacrifici e di lavoro, di onestà e generosità. 

Forse sono un po’ di parte, ma per una serie di motivi il Veneto è stata la mia seconda casa per anni. C’è chi dice che i veneti siano chiusi, forse con chi non offre lo stesso rispetto che offrono loro al turista e all’ospite in generale. Anche in mezzo alla nebbia, nel grigiore di certi paesaggi, con l’acqua che a volte ti bagna anche se non c’è, anche allora in Veneto riuscireste a sentirvi a casa.

P.S. : un saluto speciale a tutti i miei compagni di viaggio
Alberto, Nicola, Letizia, Arturo, Roberta, Gian Luca, Lisa, Manuela, Francesco, Piera, William ed un sentito ringraziamento a Cristina, Barbara, Stefano ed Annalisa che hanno curato l’organizzazione del #TuRivers14.

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