Ernesto mi ha lanciato una sfida: realizzare il mio abecedario di viaggio.
Potevo non accogliere la sfida? Certo che no. Ho buttato giù l’alfabeto ed ho scritto, di getto, la prima parola che mi è venuta in mente. Forse un abecedario meditato sarebbe diverso, ma ho voluto lasciare libertà al mio impulso, una sorta di flusso di coscienza. Dimenticavo, all’abecedario di Ernesto ho dato solo una rapida occhiata, non volevo lasciarmi condizionare, l’ho letto solo dopo ed ho scoperto qualche simpatica similitudine.
Basta chiacchiere: ecco il risultato:
A= AEREO: forse sarò banale, ma mi piace viaggiare in posti vicini e lontani e l’aereo è il mezzo che uso di più, anche perché all’insegna del lowcost non sempre la scelta è su un volo diretto.
B= BANDIERE:
sono sempre stata affascinata dalle bandiere, fin da quando, ricevuto in regalo il primo atlante, ho scoperto quei rettangolini colorati. Poi ho scoperto che dietro a quelle forme e a quei colori c’è una storia e un significato profondo. Non c’è viaggio che io faccia senza la foto di una bandiera… e dal viaggio la voglia e la curiosità di scoprire i segreti, le curiosità e i significati che stanno dietro a quelle forme apparentemente semplici.

C= CUORE: un viaggio si fa prima di tutto con il cuore. Inizia dal cuore e va dritto al cuore.
D= DIARIO: era il mio vecchio modo di racconare e ricordare i miei viaggi. Mi fa quasi sorridere pensare a quando rileggevo il miei diari di viaggio guardando le dia scattate con la cara vecchia macchina analogica. Il mio viaggio prima finiva in un diario, ora nel blog… e grazie al blog non finisce mai e diventa condiviso.
E= EMOZIONE: viaggiare è emozione e la migliore emozione è quella suscitata dalla sorpresa. Non dico che non vada preparato, ma va comunque lasciato spazio allo stupore. Avevo tanto sognato il viaggio in Egitto, avevo letto tanto, visto foto, documentari… e alla fine mi è sembrato quasi scontato. Lo stesso Petra, ma lo stupore di fronte alla vista di Jerash non lo dimenticherò mai. Da ogni viaggio torniamo arricchiti, cresciuti. Dopo ogni viaggio la valigia dell’esperienza che ci portiamo dietro si fa più pesante, arricchita dalle emozioni dei luoghi visitati e da quello dell’incontro con le persone… ma stranamente diventa più leggera da portare. … avvicinandosi, l’immagine si smitizza e il viaggiatore finalmente capisce: il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta; il fine del viaggiare è il viaggiare stesso e non l’arrivare (Tiziano Terzani)

F= FOTO: sono parte del viaggio. A dire il vero una volta ero un po’ negata… non è che facessi gente senza testa… solo senza piedi 🙂 Poi scatto dopo scatto, e seguendo i consigli di un amico, ho iniziato a migliorare. Le foto sono parte del viaggio, non sono il viaggio. Le immagini più belle non sono quelle impresse nella memoria della macchina fotografica, ma in quella della nostra mente. Immagini, ma accompagnate da odori, sensazioni, emozioni. Le foto ci aiutono a riportare tutto questo alla mente.
G= GELATO: spesso durante i miei viaggi il mio pranzo è un gelato, rigorosamente confezionato. Semplice, nutriente, appetitoso, veloce e sicuramente più salutare di un junk/fast food. Il vero pasto, quello che attraverso il gusto mi aiuta ad esplorare il posto dove sono, lo riservo alla sera. Di giorno meglio un gelato, piuttosto che trascorrere un’ora (o più) al ristorante. Gelato si, ma se sono in zona tropicale allora mi butto sul mango… lo adoro
H= HOTEL: parte fondamentale in un viaggio… bisogna pur dormire. Però non contano le stelle, quello che mi interessa è che sia pulito e centrale. Piuttosto che un hotel elegante decentrato, molto meglio un semplice ostello, anche in camera condivisa, ma in buona posizione. Mi piace spostarmi a piedi e un hotel centrale offre maggior libertà di movimento a tutte le ore.
I= INDIA: con la lettera “I” sventolo con orgoglio la bandiera indiana perché l’India è stato il mio primo vero viaggio nel mondo. Un viaggio assolutamente non organizzato. Io, Iolanda e l’India. Un’esperienza difficile, ma splendida che ci ha cambiato nel profondo. Se oggi sono una viaggiatrice lo devo anche all’esperienza indiana.
L= LUNA: perché la luna è uguale in ogni posto, ma le atmosfere del viaggio la rendono sempre magicamente diversa. La luna del deserto ai nostri occhi non è quella che si vede in montagna o si ammira in riva al mare.
M= MAI: mai rimandare un viaggio, mai perdere l’occasione di salire su un treno o un aereo. Non è vero che si può fare un’altra volta. Il viaggio è adesso, “un’altra volta” ci sarà un altro viaggio… magari anche con la stessa destinazione, ma sarà comunque un altro viaggio.
N= NATURA: nei miei viaggi ci deve essere sempre almeno un po’ di natura. A volte è poco facile, ma io la cerco sempre.. e faccio il possibile per non farmela mancare.
O= ODORI: ogni Paese ha un odore dominante, non sempre si tratta di profumi… ma sono comunque odori caratterizzanti che a volte rimangono nel naso anche tornati a casa.
P= PATAGONIA: è il viaggio dei miei sogni e prima o poi ci andrò. Peccato sia nell’altro emisfero e che sia un viaggio invernale, quando cioè ho pochi giorni a disposizione. Ma ci andrò, chissà, forse prima di quanto io stessa speri.
Q= QUANDO?: Ho voluto mettere un punto interrogativo perché è vero che non perdo l’occasione di fare un viaggio, ma quando sono io a scegliere, faccio il viaggio che mi sento. Non ho “la fissa” per una parte del mondo, anche se a dire il vero la mia preferenza va all’Asia. Non so quali siano i motivi che mi spingono a scegliere una meta, la decisione mi nasce da dentro, la sento fortemente. Anche se ci sono viaggi che desidero fare almeno una volta nella vita, un anno non vale l’altro. E così dopo un’estate a Cuba e una in Messico, questo per me è l’anno dell’Islanda.

R= REGALI: i venditori di souvenir con me andrebbero falliti. Nei miei viaggi difficilmente entro nei negozi per souvenir, preferisco regali (soprattutto per me stessa) più autentici. Musica tradizionale, prodotti enogastronomici, abbigliamento, artigianato… ogni tanto cedo alla classica maglietta, ma solo ogni tanto. Una volta compravo tazze, poi mi sono resa conto che facevo troppi viaggi e le tazze… proprio non sapevo più dove metterle. Anche perché le uso, ma non si rompono 🙂
S= STRADE: le strade sono quelle reali che percorro nei miei viaggi, ma anche quelle virtuali del mio blog. Viaggiare per me è il miglior antidepressivo del mondo e “Sulle Strade del Mondo” non solo è nato in un momento per me particolarmente difficile, ma con il tempo è diventato uno strumento per viaggiare. Viaggio con i vari blog tour, ma viaggio anche da sola, spesso stimolata proprio dalle informazioni che scopro lavorando al blog.
T= TOP TEN: Anche se non esistono viaggi di serie A e viaggi di serie B, ho la mia top ten dei viaggi da fare almeno una volta nella vita. In vetta alla classifica ci sono la Patagonia, lo Yemen e la Sicilia on the road. In Sicilia sono stata spesso, ma sono stati viaggi spot, quello che desidero è fare un viaggio in auto che tocchi un po’ tutta l’isola.
U= UNICO: ogni viaggio è unico e irripetibile. Si può anche tornare nello stesso posto, anzi di dovrebbe tornare, ma non sarà mai lo stesso viaggio. Non mi sentirete mai dire “No, perché ci sono già stata”. Viaggiare significa anche ritornare negli stessi posti. Un viaggio non è mai lo stesso, cambiano le stagioni, cambiano gli incontri con le persone e il nostro approccio con i luoghi. Cambiamo anche noi e i luoghi.
V= VALUTA: viaggiare mi piace, ma avere a che fare con le valute straniere mi fa impazzire. Ricordo la prima volta che sono stata in Turchia avevo a che fare con i milioni di lire turche o nel viaggio in Scandinavia con tutte quelle corone… ognuna di valore diverso. E che dire di quella volta, credo fosse in Siria, che ho cambiato gli euro ed ho avuto tante di quelle banconote che non entravano nel portafoglio e le ho dovute mettere in una busta della spesa. Forse è per questo che adoro la carta di credito!
Z= ZONZO: in un viaggio è bello lasciare gli itinerari classici, suggeriti dalle guide, e lasciarsi trasportare dai piedi andando a zonzo per scoprire ed esplorare l’aspetto più vero e autentico. Questo non significa tralasciare le mete più gettonate, più semplicemente non fermarsi a quelle e cercare l’essenza del posto. Un esempio è Patan (Nepal) la Lonley Planet dice che non vale la pena dormire qui… io l’ho fatto e sono felice di averlo fatto.
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