Il Nuraghe di Palmavera ad Alghero

Oggi andiamo in Sardegna, nel comune di Alghero, a scoprire il nuraghe di Palmavera.

Si perché la Sardegna non è solo mare, ma offre tanti motivi per un viaggio in ogni stagione, primi fra tutti i nuraghi.

nuraghe di Palmavera di Alghero

In tutta l’isola se ne contano circa 8.000, costruzioni che sfidano il tempo e che rappresentano le testimonianze delle antiche culture megalitiche del Mediterraneo. Così importanti che si sta lavorando per il loro riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità, titolo che ad oggi spetta solo a quello di Barumini.

Il loro fascino sta soprattutto nel fatto che la loro complessa architettura sia una importante testimonianza della straordinaria abilità della civiltà nuragica.

Sembra quasi incredibile che stiamo parlando di una costruzione che risale a qualcosa come 3.600 anni fa. La sua edificazione seguì tre fasi diverse, a partire dal XV-XIV sec. a.C., epoca a cui risale la torre principale.

Il complesso nuragico

Il complesso nuragico si compone di un corpo centrale con due torri, preceduto da un antemurale e include anche un villaggio con una cinquantina di capanne. Un numero decisamente molto esiguo rispetto alle circa 150 capanne – o forse 200 – che si stima costituissero in origine il villaggio.

Questo vi fa capire sicuramente che quello che possiamo vedere oggi è una piccola parte del complesso, ovvero circa un quarto rispetto al villaggio in epoca dell’Età del Bronzo.

capanne del nuraghe di palmavera

Tra le capanne significative c’è quella delle riunioni, dove ancora si può notare il sedile destinato ad ospitare il capo del villaggio e il bancone riservato alle persone di rilievo della comunità. Interessante capire come, già all’epoca, gli abitanti di Palmavera sentissero l’esigenza di riunirsi e confrontarsi. Importante anche sottolineare come questo tipo di capanna, al momento, rappresenti un qualcosa del tutto inedito in Sardegna.

la capanna delle riunioni

Tra le cose interessanti che si trovano qui c’è il modellino della torre, importante perché ci mostra una sua rappresentazione molto diversa da quello che è l’immaginario: non a forma di tronco di cono, ma con una terrazza finale nella parte superiore.

Quello che si può ammirare oggi nel nuraghe di Palmavera è solo una copia, l’originale è conservato a Sassari, nel museo G.A. Sanna.

La torre principale

Le due torri sono senza dubbio la prima cosa che si colpisce quando si arriva a Palmavera. Quella principale, la prima ad essere stata costruita, è alta otto metri ed ha un diametro di dieci. Al suo interno si cela una camera centrale con copertura a tholos.

Si trattava di una torre a più livelli. Grazie ad una scala era possibile raggiungere il piano superiore e anche il terrazzo. A questa prima torre, intorno al IX sec. a.C. ne fu aggiunta una seconda. Le due torri erano collegate l’un l’altra grazie ad un cortile e un corridoio.

Recentemente è stato scoperto che in passato c’era anche una terza torre. Durante una campagna di scavi sono venute alla luce le fondamenta di questa terza torre, che ebbe però vita breve, si ritiene, infatti, che crollò già in epoca nuragica.

nuraghe di palmavera

Come dicevo prima, il complesso di Palmavera ha visto diverse fasi costruttive, testimoniate non solo dai resti presenti, ma anche dai reperti attualmente esposti ai musei di Sassari e di Alghero. Vasi, lucerne, oggetti in bronzo e molto altro ancora costituiscono le tessere di un grande puzzle che, a distanza di millenni, ancora è in grado di raccontare la storia di questo villaggio. Una storia che passa anche da un incendio importante, che non ne bastò a segnarne il declino perché all’incendio seguì la ricostruzione.

Il suo abbandono arrivò solo in seguito, intorno al VIII sec a.C.. Perché Palmavera fu abbandonata? Una domanda che al momento non ha un risposta, non se ne conoscono i reali motivi, ma c’è l’ipotesi che il responsabile potrebbe essere stato ancora una volta un incendio.

Il sito fu quindi abbandonato definitivamente, o quasi. Sono stati infatti trovati dei segni di una sua frequentazione tra il III e il II scolo a. C.

visitatori all'interno del complesso

Percorso di visita

Il sito può essere fruito tranquillamente in autonomia grazie al percorso attrezzato con pannelli didattici che ne aiutano ad una lettura dal punto di vista storico archeologico.

Pannello didattico

Per chi non si accontenta, e preferisce una visita guidata, può prenotare una guida contattando il numero +393294385947

In alternativa sono a disposizione dei visitatori anche delle audioguide multilingue al costo di 3 euro.

Perché si chiama Palmavera

Il nuraghe deve il suo nome alla presenza della palma nana, che non solo rientra tra le piante tipiche della macchia mediterranea, ma è anche l’unica palma italiana.

La palma nana tra i ruderi

La troviamo non solo in Sardegna, ma anche in Sicilia lungo tutta la fascia costiera occidentale, in Calabria, in Toscana, in particolare sul promontorio di Piombino e in alcune delle isole dell’Arcipelago Toscano (Capraia ed Elba), nel Lazio al Circeo, a Gaeta e sulle isole di Palmarola e Ventotene e ancora in Liguria nel Parco di Portofino e sull’Isola Palmaria.

Dove si trova

nuraghe di palmavera panoramica

Il nuraghe di Palmavera, o meglio il complesso nuragico, si trova all’interno del parco di Porto Conte, nella Sardegna Nord-Occidentale, per la precisione nel comune di Alghero.

Da Alghero basta seguire le indicazioni per Fertilia, poi, lungo la SS 127 bis, si prosegue in direzione Porto Conte-Capo Caccia. Dopo 4 km si arriva all’ingresso al complesso nuragico.

ingresso del complesso di palmavera

Orari di Apertura  

da Novembre a Marzo: 10:00-14:00.
da Aprile a Ottobre: 10:00-18:00

Biglietti

Intero: € 5,00
Ridotto: € 4,00

modellino della torre del nuraghe di palmavera

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