La Polonia di Giovanni Paolo II
È con la nascita stessa del Cristianesimo che si sviluppa il pellegrinaggio religioso che da duemila anni porta i fedeli sui luoghi della cristianità e su quelli simbolo della vita dei santi. È nello spirito di questo sentimento religioso che negli ultimi anni la Polonia, patria del neo beato Giovanni Paolo II, si è affermata come importante meta di turismo religioso, per scoprire da vicino i luoghi cari al Papa polacco.
Tour in Małopolska
Durante tutta la sua vita Karol Wojtyla ha sempre avuto nel cuore la sua terra, la Polonia e soprattutto la regione Małopolska che gli ha dato i natali e lo ha visto consacrato vescovo.
“Qui, in questa terra, sono nato. Qui, a Cracovia, ho passato la maggior parte della mia vita (…) Qui ho anche ricevuto la grazia della vocazione sacerdotale (…). Ed è in questo luogo che, nella Cattedrale di Wawel, sono stato consacrato vescovo.” (Giovanni Paolo II, 6 giugno 1979)
Ecco che un tour in questa regione rappresenta senz’altro un’occasione straordinaria per conoscere da vicino i luoghi e la storia di un papa che ha saputo amare e farsi amare: un viaggio di questo tipo ha non solo un valore religioso, ma anche storico e culturale.
Se il pellegrino dei primi secoli si muoveva essenzialmente a piedi, quello del XXI secolo ha a disposizione comodi voli aerei per raggiungere le mete. Cracovia è collegata a molte città italiane con voli economici
Wadowice, dove tutto ebbe inizio
Punto di partenza è senza dubbio la città di Wadowice e la casa in cui il piccolo Karol venne alla luce, oggi trasformata in un museo a lui dedicato. Nella piazza principale, intitolata al Santo Padre, si trova invece la Basilica della Madonna del Perpetuo Soccorso in cui venne battezzato.
“In questo posto a Wadowice, tutto ha avuto inizio, è cominciata la mia vita, la scuola, sono iniziati gli studi, il teatro, il sacerdozio” (Giovanni Paolo II,16 giugno 1999)
E dal sacro al profano, sempre nella stessa piazza, al numero 15, c’era un’antica pasticceria dove il giovane Karol, dopo la maturità si fermò a mangiare le kremówki, sfogliatelle alla crema. Era una tradizione e tra i ragazzi c’era una vera e propria sfida a chi ne mangiava di più. Oggi l’antica pasticceria non c’è più, ma le kremówki possono ancora essere assaporate in tutte le pasticcerie della città.
Santaurio Kalwaria Zebrzydowska e il culto mariano
Lasciata quindi Wadowice, con lo stomaco pieni di kremówki, ci si sposta verso Cracovia, facendo prima tappa a Kalwaria Zebrzydowska (a 33 km da Cracovia), un luogo a cui il Beato Wojtyla era legato fin da bambino.
“ E se c’è una cosa alla quale tengo molto e alla quale vi voglio sollecitare e invogliare è che non smettiate di rendere visita a questo santuario” (Giovanni Paolo II, 7 giugno 1979)
Qui si trovano il magnifico santuario mariano in stile prebarocco, il secondo per importanza della Polonia dopo Cestochowa, il Convento dei Padri Bernardini (Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco), e la pittoresca via crucis di Kalwaria, dove si trova l’immagine della Madonna, a cui, al termine del suo ultimo viaggio in Polonia affidò il destino di tutta la Chiesa. Da non perdere le celebrazioni durante la Settimana Santa e quella in occasione della festa dell’Assunzione di Maria (15 agosto)

Cracovia
“Cracovia, sin dalla mia infanzia, ha rappresentato per me ua speciale sintesi di tutto quanto è polacco e cristiano” (Giovanni Paolo II, 6 giugno 1979)
La capitale della regione conserva molti luoghi legati a Giovanni Paolo II. Primo fra tutti il Palazzo Arcivescovile, in cui Giovanni Paolo II risiedeva durante i suoi pellegrinaggi e dalla cui finestra amava intrattenersi con i fedeli. E ancora il Santuario della Divina Misericordia di Łagiewniki, che nel 2002 fu consacrato dallo stesso Giovanni Paolo II. Altro luogo di interesse turistico-religioso è il Centro di Giovanni Paolo II, la cui apertura è prevista per il prossimo mese di luglio e l’11 giugno, nella chiesa che porterà il suo nome, verranno trasferite le reliquie di Giovanni Paolo II.
Sulle montagne di Wojtyla
Un viaggio sulle tracce del papa polacco non può non tralasciare le sue montagne. Una delle località da lui predilette, durante il periodo di cardinalato, era Stary Sącz, situata nella regione Sądecczyzna. Qui si recava abitualmente nel monastero medievale delle suore Clarisse fondato da Santa Kinga.
Giovanni Paolo II amava camminare nelle sue montagne. Gli escursionisti che vogliono seguire i suoi stessi itinerari, hanno a disposizione una rete di sentieri che attraversano tutte le catene montuose della Malopolska.
In questo itinerario non possono quindi mancare gli scenari montani della regione di Podhale: il Santuario della Madonna Regina di Podhale di LudŹmierz , 4 km ad ovest di Nowy Targ, nella cui chiesa amava soffermarsi davanti all’immagine della Madonna di Ludzimierz, scolpita nel legno nel XV secolo.

“Gli uomini cercano di ritrovare se stessi a contatto con la natura, desiderano rinforzarsi attraverso un sano esercizio fisico, nel cammino, nella salita, nell’arrampicata, nella discesa con gli sci. Oh, mi vengono le lacrime agli occhi…” (Giovanni Paolo II, 8 giugno 1979)
A pochi km si trova Zakopane dove troviamo il Santuario della Madonna di Fatima di Krzeptówki, con un monumento a lui dedicato; la valle Chochołowska e il sentiero delle escursioni di Giovanni Paolo II nei Tatra; il santuario di Sant’Adalberto; le piste da sci di Krokiew e la cappella nascosta fra gli abeti della Madonna delle Nevi a Wiktorówki.
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