In treno da Venezia a Vienna con il nuovo Spirit of Venice

Lo scorso martedì 12 dicembre è stato inaugurato il nuovo treno “Spirit of Venice” delle ferrovie austriache OBB, che collega Venezia a Vienna. 



Si chiama Railjet e permette di raggiungere la capitale austriaca in poco più di sette ore, idem da Vienna a Venezia. 

Vi sono due partenze giornaliere più un comodo treno notturno Nightjet che impiega undici ore, e consente di arrivare a destinazione di prima mattina, per un totale di sei treni dedicati. 

Vi sono 440 posti a sedere distribuiti tra economy, first class e business. I prezzi partono da 29 euro in promozione, i biglietti si possono acquistare online sui siti OBB e Trenitalia, prenotando il posto a sedere, e nelle stazioni ferroviarie. 

Interno railjet

La conferenza stampa si è svolta direttamente al binario quattro della stazione di Venezia Santa Lucia, alla presenza dei rappresentanti delle società ferroviarie austriaca e italiana OBB e Trenord, di autorità locali e nazionali che hanno sottolineato l’importanza di questa storica tratta rivolta verso Oriente. 

Conferenza stampa

Diverse agevolazioni sono previste per le famiglie che viaggiano con bambini.

In realtà il treno Venezia Vienna rappresenta un grande impegno per il futuro, le ferrovie austriache intendono infatti unire le due città in modo efficiente e capillare, includerle in una rete più ampia di collegamenti (in coincidenza con Salisburgo e Monaco di Baviera) ed attuare una serie di pratiche sostenibili, secondo le attuali tendenze dei moderni viaggiatori. 

Un viaggio green

Railjet time

Vi sono spazi dedicati nelle carrozze per alloggiare le biciclette, un incentivo ai viaggi “green” tanto di moda, da abbinare con le reti di piste ciclabili presenti lungo il percorso del treno. 

Esso si snoda tra Veneto e Friuli, le fermate di Treviso, Conegliano, Pordenone, Udine e Tarvisio Boscoverde colmano un vuoto del trasporto su rotaia che, negli ultimi anni, è andato a favore delle corriere e più in generale del trasporto su gomma. 

Prima tappa austriaca: Villach

Varcato il confine austriaco la prima fermata è a Villach, a metà del percorso; nella giornata inaugurale abbiamo provato questo treno proprio fino a qui viaggiando da Venezia a Villach, approfittando per una visita guidata alla cittadina della Carinzia e ai suoi bei mercatini di Natale. Eccovi il racconto di questa esperienza slow e green.

VIlach

Innanzi tutto siamo fortunati perché partiamo coperti come se andassimo in Nord Europa, abbiamo cappello e ombrello, il meteo prevede maltempo. Ma non piove mai anzi vediamo il paesaggio invernale dalla campagna veneta, alla pianura friulana più aspra e meno umanizzata in una grigia veste invernale, sino ai paesaggi naturali e urbani tipicamente austriaci. 

Pranzo

Il mio viaggio si svolge in seconda classe all’andata, in prima classe al ritorno, approfitto sia del wifi che funziona sempre tranne in galleria, sia del servizio ristorante che ci coccola per tutto il viaggio.  

Mercatini di Natale a Villach

trenino rosso

A Villach un trenino rosso su gomma ci porta in centro storico per la visita guidata di un’ora, alternata alla visione dei mercatini di Natale. 

Sulle bancarelle c’è come sempre un’ampia scelta di regalini preziosi o semplici, bigiotteria, tessuti, accessori per la casa, e un sacco di specialità gastronomiche da assaggiare. 

Mercatini di Natale

Non mancano i cioccolatini che sanno di musica, dedicati a Mozart di cui l’Austria giustamente va fiera. Ci fermiamo solo per rifocillarci con il vin brulé, che qui chiamano gluhwein, e delle favolose tartine.

Villach, un po’ di storia

Per il resto facciamo il pieno di cultura, Villach è la seconda città della Carinzia, ha 60.000 abitanti e una lunga storia, strettamente legata a quella parte di Italia confinante con cui condivide per esempio la religione cristiana cattolica, praticata da oltre metà della popolazione. La comunità ebraica invece è scomparsa dopo le persecuzioni naziste e ha lasciato un memoriale con i nomi di alcuni suoi membri perseguitati.

VIllach

Posta in terra di confine tra Austria, Italia e Slovenia, si trova su una rotta strategica percorsa già dai Romani (ma vi sono testimonianze di insediamenti umani sin dal Neolitico), e passata dagli Slavi al Sacro Romano Impero poi, dopo la Controriforma, agli Asburgo. Anche Italia e Jugoslavia ne hanno rivendicato il possesso e durante entrambe le guerre mondiali l’hanno vista contesa tra più fronti. 

Villach città dall’impianto medievale

Attorno alla piazza centrale si svolge la vita culturale della città, che avrebbe un impianto medievale (si conservano i resti delle mura) ma ha subito varie ricostruzioni. Le più recenti a causa dei danni delle guerre, le precedenti come conseguenza dei due fortissimi terremoti del quattordicesimo e diciassettesimo secolo che hanno distrutto l’intera regione e si sono sentiti in vaste aree dell’Italia. 

Le chiese di Santa Croce e San Nicolò fanno da sfondo ad antichi palazzi e a una sequenza ininterrotta di botteghe e negozi, scintillanti nelle luci di Natale.

Il duomo di San Giacomo è riccamente decorato all’interno e salendo sul campanile si può godere di una splendida vista sulla città.

Villach città d’acqua

Villach ha diversi impianti termali, alla prossima visita voglio assolutamente andare a Warmbad, è percorsa dal fiume Drava affluente del Danubio, lungo la quale si trova la pista ciclabile Drauradweg. Ospita un festival per gli appassionati delle due ruote che coinvolge tutta la regione Alpe Adria. 

Non mancano le infrastrutture per gli ospiti che la visitano per affari e per provare la fortuna al casinò. Nei dintorni si possono visitare laghi, parchi e bellezze naturali, verdi d’estate e bianchi di neve d’inverno, meta ideale per gli sciatori.

Viaggio in treno

Il nostro viaggio all’insegna di comfort e coccole dura dieci ore, dalle dieci di mattina alle otto di sera. Se posso consigliare due cose da aggiungere alla perfetta organizzazione austriaca, senza ritardi o sbavature, penso che ci vorrebbero prese elettriche in ogni posto a sedere per caricare i dispositivi (è così solo in prima classe), una necessità nelle lunghe tratte ferroviarie. E vorrei vedere i menù in italiano, non solo in tedesco e inglese. 

Molti italiani vorranno prendere questo treno che sicuramente sarà un’opportunità per nuovi viaggi, per i tanti turisti e i pendolari che si muovono su questa tratta. Per il resto sono molto soddisfatta dell’esperienza, la consiglio e sono pronta a raggiungere Vienna, la capitale austriaca, in treno. 

Chi vuole unirsi?

Per saperne di più:

http://www.obb-italia.com
https://www.region-villach.at/it/home/
http://www.villach.at/

Foto e testo di Roberta Zennaro

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