In viaggio nella regione del Cognac

© Vue générale du village d'Avy et de son église au clocher à flèche de pierre. Photographe : Jean-Michel NOSSANT
© Avy, l’église   
Foto J.M. Nossant

La settimana scorsa vi ho portato a Nantes, alla scoperta dei suoi parchi. Oggi voglio proseguire idealmente con voi il viaggio per raggiungere la regione di Poitou-Charentes (AGGIORNAMENTO: ora fa parte della Nuova Aquitania). Forse il nome ai più non dirà niente, perché in Italia è più nota come la “Regione del Cognac”. 

La città che maggiormente rappresenta quello che Victor Hugo ha definito “il liquore degli dei” è appunto Cognac.
Un grande liquore e una grande ricchezza per il Paese. Basti pensare che i vigneti della Charente si estendono per oltre 80mila ettari e che nella Cognatèque di Cognac (il negozio, su tre piani è più fornito di Francia) la scelta è tra 450 diversi tipi di questo straordinario nettare. 

© Vue d'une rue piétonne le soir, avec ses terrasses de cafés et restaurants. Photographe : Michel GARNIER
© Angoulême, rue piétonne
Foto M. Garnier

E’ in questa zona che le più celebri etichette hanno la loro produzione e organizzano visite guidate nelle cantine dove il cognac viene realizzato attraverso due diverse distillazioni tra novembre e marzo, per poi passare ad un lungo periodo di invecchiamento in botti di quercia. 

La visita alle cantine è solo uno dei modi per scoprire il cognac. Il liquore infatti è anche presente in molti piatti ed è offerto con una serie di accostamenti che esaltano anche gli altri prodotti della regione. 

© Le château des Valois, siège de la Maison de cognac Otard, à Cognac. Bateau de plaisance naviguant sur la Charente, au premier-plan. Photographe : Michel GARNIER
© Cognac, le château
 Foto M. Garnier

Il maggior centro di commercio e produzione di acquaviti, dopo Cognac, è Jarnac, la città natale di Mitterand, attraversata dal fiume Charente. Sul lungo fiume si susseguono splendide dimore legate al commercio del cognac e si affacciano tutte le principali località della regione. Ed è proprio il fiume che si rivela una straordinaria via d’acqua, navigabile per 147 km da Angouleme, senza chiuse da superare, offrendo così ai viaggiatori un modo diverso e a stretto contatto con la natura per esplorare il territorio regionale. 

Navigando sulle sue acque a bordo di una comodissima houseboat, si possono raggiungere le principali località vivendo la regione da una dimensione diversa, rilassante, insomma quella fluviale. Una vacanza perfette per le famiglie, soprattutto se numerose, o per gruppi di amici. Le case galleggianti infatti possono ospitare da 4 a 12 persone, hanno comode cuccette, cucina attrezzata e un comodo soggiorno. Sono noleggiabili a seconda le esigenze, un weekend o una settimana (o anche di più), senza contare che si manovrano molto facilmente e non è necessaria la patente nautica (e non è poco!!).

© Vue de Montmorillon du pont au-dessus de la Gartempe : omniprésence de l'église se détachant sur fond de ciel bleu ; suspensions fleuries le long du pont ; aspect coquet du village. Photographe : Maud PIDERIT
© Montmorillon, le pont
Foto M. Piderit

Ho fatto iniziare il viaggio da Nantes, perché da qui il modo migliore per raggiungere la regione è, in circa un’ora di viaggio, un’auto a nolo. Per chi invece arriva direttamente dall’Italia l’alternativa è quella di scegliere un volo con destinazione Parigi-Charles de Gaulle, dove è possibile prendere direttamente un TGV fino a Poiters, Angouleme e La Rochelle via Poiters. 

Il mio consiglio è quello di scegliere  voli di linea, magari cogliendo l’occasione di un’offerta .che rispetto ai voli lowcost dà la certezza di atterrare direttamente al Charles de Gaulle (e da qui prendere il TGV) e soprattutto quella di non dover pagare supplementi per imbarcare il bagaglio. 

Un accortezza non da poco se pensate di tornare a casa con dell’ottimo cognac, che, in quanto liquido, non può essere portato nel bagaglio a mano. 

Un viaggio in questa regione offre molte altre sfaccettature, alcune anche del tutto inaspettate, per ora lo spazio a disposizione è terminato, ma prometto che tornerò presto a parlarvi di altri a aspetti della Poitou Charentes… insomma non solo cognac!

2 thoughts on “In viaggio nella regione del Cognac

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