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L’imponente arcata dell’Acquedotto Claudio |
Ce l’ho fatta!
So che non dovevo avere dubbi, amo il Parco degli Acquedotti e non è la prima volta che porto un gruppo, ma era un’esperienza che mi mancava da un po’ e… non avete idea di quanto fossi tesa!
La notte avevo dormito poco e mi ero svegliata con un’ansia che mi mangiava. Eppure avevo programmato tutto nei dettagli, avevo fatto la ricognizione, c’era persino uno splendido sole primaverile, due validi aiuti per tradurre in lingua LIS e a documentare il tutto anche il fotografo di fiducia: mizio.gem. Che volevo di più?
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Eccomi in azione con Giacomo che traduce in Lis |
Arrivata all’appuntamento non c’era nessuno, l’ansia era alle stelle. Ero troppo puntuale. Passato il fatidico “quarto d’ora accademico” avevo il mio gruppetto di invasori ed ero pronta ad iniziare le #invasionidigitali. Volete sapere che fine aveva fatto l’ansia e la tensione? Sparite in un colpo quando ho iniziato a parlare e a spiegare la storia della zona, passando dalla preistoria all’epoca romana, dal medioevo ad oggi.
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Qui racconto la storia dei barbari e di Coriolano |
Il momento più bello è stato verso la fine, quando Giacomo, 12 anni, il più giovane del gruppo, ha chiesto di fare un discorso. Ero un po’ sorpresa, ma che voleva dire? Tutto mi aspettavo tranne che volesse ringraziarmi pubblicamente per la bella passeggiata e per le emozioni che gli avevo regalato ed ha concluso chiedendo un applauso.
Non c’è che dire…. MISSIONE COMPIUTA
Per ora con il post chiudo qui, ma le #invasionidigitali proseguono nei prossimi giorni con una serie di post dedicati al Parco degli Acquedotti… perché è un posto magnifico, perché i partecipanti mi hanno chiesto di poter avere informazioni su quello che ho detto oggi e perché le bellissime foto di mizio.gem se lo meritano… e poi ho in programma un’altra invasione, in formato junior
Ciao e alla prossima!!!
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4 thoughts on “#invasionidigitali al Parco degli Acquedotti: Missione compiuta”