#invasionidigitali è ora di dare i numeri

L’immagine che ho pubblicato oggi riassume in modo semplice, ma efficace, la forza di impatto che hanno avuto le invasionidigitali.

Invasioni digitali, bilancio della prima edizione

In totale ad essere stati invasi sono stati 225 tra musei, monumenti, parchi e siti archeologici. 

Le regione dove le invasioni di sono fatte sentire di più Campania, Toscana e Sicilia, rispettivamente con 34,33 e 25 invasioni programmate.

Dal Lazio non mi posso certo lamentare, la mia regione infatti, con 19 invasioni si attesta al quinto posto. Il tutto con un impatto dirompente sul web e in particolare sui social media

… non sto a continuare con i numeri perché li potete leggere tranquillamente dalla grafica. 

Tra i tanti, un numero però uno lo voglio sottolineare perché mi sembra davvero notevolr: è il milione e mezzo di persone raggiunte con Twitter.

 Chi ha collaborato

Un grazie per questo successo va sicuramente a tutti quanto hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento, da Fabrizio Todisco ai blogger di #iofacciorete (scusate l’autocitazione, visto che ne faccio parte), e ancora Istagramers Italia, Officina Turistica e l’associazione piccoli musei

Il grazie più grande però è tutto per gli invasori, quegli oltre 9mila “matti” che hanno accolto il nostro invito ed hanno scelto di compiere con noi queste straordinarie #invasionidigitali.
Ad aver creduto in questa idea anche molte istituzioni che, prima timidamente, hanno dato patrocini e concesso agevolazioni per l’ingresso nei vari musei.
Il risultato è stato quello di accendere  riflettori su molte realtà del nostro Paese, alcune delle quali a torto poco conosciute.

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