Ogni anno milioni di visitatori arrivano a Roma per visitare il Colosseo, il più grande anfiteatro romano al mondo. Lo scorso anno con 7 milioni di ingressi è stato il monumento italiano più visitato!
Io non riesco a immaginare la meraviglia che possa provare chi vede per la prima volta il Colosseo, perché per me è sempre stato lì, parte della città e della mia vita fin da bambina.
Entrare nel Colosseo una volta era molto facile, niente file e niente biglietto.
L’accesso al pianterreno era infatti gratuito, si pagava solo per l’accesso ai piani superiori. Entrare nel Colosseo mi è sempre piaciuto molto, mi dava addirittura serenità. Ecco perché ogni volta che mi trovavo da quelle parti non perdevo mai l’occasione di fare una passeggiata al suo interno, a volte anche solo per pochi minuti, giusto il tempo per riempirmi gli occhi di bellezza. Abitudine che con l’introduzione della biglietteria ho un po’ abbandonato.
Non proverò lo stupore della prima volta, ma ho sempre sentito un forte legame con il Colosseo e questa cosa mi è sempre piaciuta. La sera quando tornato a casa in motorino sceglievo sempre la strada che passa sotto al monumento.
Per me c’è sempre un buon motivo per andare al Colosseo, più di una volta mi sono presa l’impegno di portarci dei bambini romani che non lo avevano mai visto, neppure da fuori. Sembra impossibile, ma è così.
L’ho visto il restauro, imprigionato dietro le impalcature. L’ho visto la sera buio, illuminato solo dal chiarore della città e della luna. L’ho visto illuminato dalle luci giallo oro perché, da qualche parte del mondo, qualcuno aveva detto “no” alla pena di morte.
L’ho visto tante volte fare da quinta scenica alla parata militare del 2 giugno o alla Via Crucis celebrata da vari pontefici che in questi anni si sono succeduti sul soglio di Pietro e l’ho visto immortalato in tantissimi film. Uno fra tutti “Vacanze Romane” (ho pure la calamita sul frigo!).
Ricordo quando studiavo archeologia all’Università di Tor vergata, il sabato mattina era dedicato alle visite di monumenti e musei, e una di queste mattine l’abbiamo trascorsa al Colosseo, una visita che ci ha fatto scoprire la storia e i segreti di questo monumento.
Non serve dire che in quell’occasione ho scoperto molte più cose di quante ne avevo appreso tutte le mie precedenti visite al Colosseo. E poi ci sono stati tanti altri momenti di visita, comprese le mostre temporanea che vengono allestite al suo interno.
Decisamente sono di casa al Colosseo, non potrò mai vederlo con gli occhi di un turista che viene a Roma per la prima volta. Eppure ci sono state due occasioni speciali nelle quali il Colosseo mi ha stupito ed ha saputo regalare delle fortissime emozioni.
Time for life (maggio 2002)
La prima è stato un concerto. Ma non concerto qualunque vicino al Colosseo, un concerto speciale, il Time for life (il concerto per la pace nel Medio Oriente e nel Mondo) che si è tenuto l’11 maggio 2002 proprio all’interno del Colosseo con la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo, che hanno cantato di fronte ad un ristretto pubblico di invitati.
Un concerto speciale non solo per il significato o per i grandi nomi sul palco (Ray Charles, Noa, Khaled, Gil f, Fiorella Mannoia, Nicola Piovani, Zucchero), ma anche e soprattutto per come il Colosseo fu magicamente trasformato grazie ad effetti di luce e alle proiezioni luminose sulle mura millenarie.
Il risultato fu straordinario. Una rappresentazione unica, pulsante e vitale, che ha saputo unire il passato doloroso di questo luogo ad una speranza per un futuro di pace… una pace purtroppo in alcuni luoghi del mondo ancora molto lontana.
Uno spettacolo unico e un’esperienza magnifica. E’ difficile descrivere le emozioni e le vibrazioni che si percepivano all’interno dell’Anfiteatro Flavio, bisognava esserci e io ringrazio di esserci stata. Certo io non ero seduta tra gli ospiti super VIP, ma in piedi affacciata al secondo anello, ma esserci è stato comunque un grande privilegio, un ricordo che porterò sempre con me.
Cats, il musical (settembre 2009)
Altro momento speciale che ho vissuto al Colosseo è stato quello della conferenza stampa del Musical Cats, andato in scena al teatro Sistina nel 2009.
Già vi sento: Come fa una conferenza stampa di emozionare? In effetti le conferenze stampa sono sempre un pochino noiose, ma in questo caso il Sistina ha voluto esagerare e visto se si parlava di gatti, ha portato la conferenza stampa all’interno del Colosseo, cioè il luogo di Roma che nell’immaginario è particolarmente legato ai gatti.
Eravamo tutti sul palco di legno che copre parzialmente i sotterranei. Eravamo tutti in piedi ad ascoltare le solite chiacchiere quando all’improvviso c’è stato il colpo di scena: dalle antiche mura del Colosseo sono spuntati i gatti, ma non i famosi gatti di Roma, quelli in carne, ossa e pelo, con baffi, coda e quattro zampe, ma dei gatti speciali che hanno preso possesso dell’Anfiteatro Flavio stiracchiandosi, facendo le fusa, dormendo e strofinandosi tra le antiche strutture. I gatti in questione altro non erano che il cast di Cats che hanno mostrato per la prima volta gli straordinari costumi realizzati per il musical.
I gatti umani e ballerini si sono poi esibiti al centro del palco offrendo una pillola di Cats non solo ai giornalisti presenti, ma anche a quei visitatori che per caso si trovavano al Colosseo. Affacciati dall’anello del primo piano hanno potuto assistere a quello che per loro è stato un piacevole fuori programma.
Mamma mia quanto ho scritto! Avevo iniziato questo post per parlare degli anfiteatri romani nel mondo, ma se siete arrivati a leggere fino a questo punto vi sarete accorti che mi sono un po’ persa, anzi, diciamo che praticamente non ho proprio iniziato l’argomento, non vi ho detto neppure quanti sono e dove si trovano, ani non vi ho neppure parlato del Colosseo, come monumento.
Allora non mi resta che cambiare il titolo al post e rimandare l’argomento anfiteatri romani nel mondo ad un’altra occasione. Anche da dire ci sarebbe tanto, a cominciare dall’Anfiteatro Campano e quello tunisino di El Jem che sono i due più grandi dopo il Colosseo di Roma.

E visto che la notizia di oggi è la nevicata a Roma, chiudo con una foto del Colosseo sotto la neve del mio amico Camillo.
Avrei voluto scattarla io, ma motivi di salute mi hanno bloccato in casa.
Magari se la neve tiene qualche giorno in più riuscirò a fare un giro fotografico della neve a Roma. Per ora sono riuscita solo a fotografare la mia gatta sul balcone che scopre la neve, ma questo è un altro discorso, ecco, sto divagando di nuovo!