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Godafoss, tra storia e leggenda |
14 agosto 2012 Godafoss, tra storia e leggenda
Vi ho già detto che l’Islanda è l’isola delle cascate. Sono così tante che gli islandesi ne esaltano una o l’altra caratteristica.
Tra le più spettacolari c’è Godafoss, non tanto per l’altezza (12 m) o la porta d’acqua, quanto il fronte, la cui una larghezza è di circa 30 m.
La leggenda
Questo racconta la leggenda, ma già precedentemente gli antichi abitanti dell’Islanda vedevano nei tre getti principali la rappresentazione della sacra triade: Odino, Thor e Freyr.
Al giorno d’oggi, nel giorno del solstizio d’estate, gli Asatruar, cioè gli islandesi che ancora praticano l’antica religione pagana (5%), si ritrovano presso la cascata eseguire al contrario il gesto di Lagosumatur, lanciando le immagini degli idoli dal basso della cascata verso l’alto, me per riparare il gesto profano di oltre mille anni fa.

La cascata è spettacolare, anche se il salto è di “appena” 12 metri. Una visita alla cascata è d’obbligo, anche se avete poco tempo. Come molte delle principali cascate islandesi, Godafoss è vicina alla strada principale e può essere ammirata da vari punti di vista, ecco perché non bisogna accontentarsi di un solo lato. Spostatevi su entrambi per cogliere al meglio le varie panoramiche che sa offrire, anche se il lato migliore, dal punto di vista fotografico, è il sinistro.